Festival dei Diritti Umani 2024: incontri, spettacoli, dj-set

Salam/Shalom (due padri)
La Fabbrica del Vapore Cerca sulla mappa
DA Mercoledì08Maggio2024
A Venerdì10Maggio2024

Da mercoledì 8 a venerdì 10 maggio 2024 si svolge presso la Fabbrica del Vapore di Milano (via Giulio Cesare Procaccini 4) la nona edizione del Festival dei Diritti Umani, che quest'anno punta i riflettori sul tema della violenza che non smette di essere protagonista di questo tempo.

Quale principale iniziativa di sensibilizzazione sui diritti in Italia, il Festival dei Diritti Umani ha raggiunto in nove anni oltre 20 mila studenti, coinvolgendoli in incontri, attività di laboratorio e gamification dove i ragazzi hanno avuto la possibilità di esprimersi liberamente, interrogarsi e interrogare testimoni diretti e studiosi chiamati a condividere buone pratiche sui diritti umani in Italia e nel mondo. Anche l’edizione 2024 il festival ha deciso di rivolgersi soprattutto ai giovanissimi con un programma mattutino dedicato a loro, nella convinzione che l’educazione delle giovani generazioni sia un obiettivo che necessita di tutti gli sforzi possibili. Gli eventi serali sono invece aperti a tutti (di seguito il programma completo).

Sempre al servizio dei più giovani, per il terzo anno consecutivo, il Festival dei Diritti Umani propone poi alcuni momenti dedicati al disagio giovanile, in una formula in cui la testimonianza è accompagnata dal supporto di professionisti e associazioni che, con formule innovative, possano rispondere ai dubbi e alle domande dei presenti. Quest’anno in particolare si parla delle difficoltà che devono affrontare le persone con disabilità con Francesca Donnarumma (affetta da sindrome di Usher, una rara patologia che con il tempo causa la sordocecità, si è laureata in giurisprudenza e ora si sta preparando per sostenere il concorso di magistratura) e Cristina Alippi, operatrice territoriale presso il Centro della Lega del Filo d’Oro di Lesmo; e di disturbi alimentari con Valeria Vedovatti che si occupa quotidianamente di questo tema con 1.4 milioni di follower su Instagram e 3 milioni su Tik Tok.

Tra le numerose declinazioni che un tema ampio quale quello della violenza può assumere, il Festival dei Diritti Umani ha scelto due punti di vista: quello della violenza di genere, come forma di violenza individuale, e quello della violenza di massa per eccellenza, la guerra.

Sul tema della guerra e le sue conseguenze, importanti sono i momenti di testimonianza di: Yousef Hamdouna, palestinese, direttore dell’area Gaza di Educaid, ong italiana che ha nella Striscia un centro per la vita indipendente rivolto alle persone con disabilità; Jean Paul Habimana, nato nel 1984 a Nyamasheke (Ruanda), insegna religione a Milano, che riporta il suo ricordo del genocidio in Ruanda, di cui quest’anno ricorre il 30° anniversario; e il racconto di Anna Maria Mizzi, anestesista di Medici Senza Frontiere.

Per la violenza di genere intervengono: Stefania Prandi, giornalista, scrittrice e fotografa freelance, che si occupa di diritti umani, sfruttamento sul lavoro, violenza di genere, questioni sociali, ambiente e cultura; Giovanna Ferrari, autrice del libro Per non dargliela vinta: scena e retroscena di un uxoricidio che racconta il femminicidio della figlia Giulia Galiotto e la successiva vicenda processuale; Mariachiara Cataldo, presidente di Break the Silence, progetto contro la violenza sessuale e di genere, nato dalla volontà di quattro ragazze classe 1997 che portano avanti un obiettivo comune: rompere il silenzio; ed Elisa Giustarini, Francesca Formaggio e Greta Garignani, psicologhe volontarie di Mama Chat, primo ente europeo per le richieste d’aiuto via chat che si avvale di oltre 70 professionisti tra psicologi, psicoterapeuti ed esperti di salute della donna, per proteggere le donne vittime di violenza e in difficoltà psicologiche.

In un incontro serale aperto a tutti, alle 19.30 di mercoledì 8 maggio, tale tema è inoltre affrontato da Unite Azione letteraria e Amnesty International Italia, con gli interventi di: Laura Bosio, scrittrice e editor, fondatrice di Penny Wirton; Marta Peregogiornalista, autrice e conduttrice televisiva; Irene Soave, giornalista, autrice di Lo statuto delle lavoratrici; Alba Bonetti, presidente di Amnesty International Italia; Leila Belhadj Mohamed, giornalista esperta di migrazioni, diritti umani e geopolitica; e Francesca Garisto, vice presidente della Casa delle Donne Maltrattate di Milano. L'ingresso è gratuito previa iscrizione via email.

Il reading teatrale Salam/Shalom (due padri), aperto a tutti, è la proposta per la seconda serata del Festival dei Diritti Umani, in scena alle 21.00 di giovedì 9 maggio. Scritto e interpretato da Massimo Somaglino e Alessandro Lussiana, tratto dal romanzo Apeirogon di Colum McCann vincitore del Premio Terzani 2022, il reading è ispirato alla storia vera di Rami Elhanan e Bassam Aramin, il primo israeliano, il secondo palestinese, recentemente ricevuti da Papa Francesco nell’udienza generale del 27 marzo. La figlia di Rami è stata uccisa da un attentatore palestinese, la bambina di Bassam da un soldato israeliano: quel lutto che prima li divideva, ora, grazie al dialogo, li accomuna. Provano a capirsi in un’area del mondo così complessa da assomigliare a un apeirogon, la figura geometrica con un numero infinito di angoli che dà il titolo al libro. Ingresso con donazione minima obbligatoria e previa iscrizione via email.

Il Festival dei Diritti Umani si chiude venerdì 10 maggio con un dj-set al Tempio del Futuro Perduto, dal titolo Dire Fare Ballare, in cui il pubblico ha l’occasione di incontrare in modo informale e conviviale alcuni degli ospiti intervenuti alla tre giorni. A condurre la serata, a partire dalle 19.30, è la dj Clarice Trombella, speaker radiofonica e scrittrice, appassionata da sempre di musica e grande sostenitrice della causa ecofemminista, che ha composto per l'occasione una playlist sul filo rosso dei diritti universali. Ingresso libero e gratuito.

Il Festival dei Diritti Umani è promosso dalla Fondazione Diritti Umani Ets, in collaborazione con il Parlamento Europeo e con il patrocinio del Comune di Milano, Amnesty International Italia e Rai per la Sostenibilità, e realizzato con il sostegno di Fondazione Banca Popolare di Milano e la sponsorship tecnica di Ostello Bello. Per info 02 22198120.

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