Genova, 24/04/2017.
La notizia era già stata annunciata lo scorso settembre (2016, ndr) quando, con il supporto di Comune di Genova e Regione Liguria, era stata sottoposta al Miur la domanda per la trasformazione dell'Accademia Ligustica di Belle Arti in ente statale. La situazione economico-finanziaria dell'ente era sempre più a rischio sia rispetto al patrimonio museale, sia nell'ottica del percorso di alta formazione offerto.
Lunedì 24 aprile i motivi per celebrare sono due: l'approvazione della trasformazione dell'istituzione da privata a pubblica, che entra nel concreto grazie alla firma dell'accordo di programma da parte della senatrice Valeria Fedeli, (Ministra per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca), ospite in città proprio per siglare il documento insieme al sindaco Marco Doria e al governatore della regione Giovanni Toti.
La seconda ragione per segnare questa giornata è il più ampio e ambizioso progetto, ovvero la creazione del Politecnico delle Arti, istituzione di Alta Formazione Artistica e Musicale, in collaborazione con il Conservatorio Paganini, che la ministra e tutte le istituzioni sostengono all'unisono e che potrà concretizzarsi solo in seguito alla formalizzazione della statizzazione dell'Accademia.
«L'Accademia Ligustica è parte del patrimonio del nostro Paese - afferma la ministra Valeria Fedeli - una delle istituzioni per cui siamo considerati un'eccellenza all'estero. Abbiamo studenti che fanno richiesta da tutti i paesi; sarebbe assurdo, quindi, non valorizzare quanto possediamo e gli altri ci invidiano. Fra l'altro so che qui è attivo, fin dal 1997, il programma Erasmus, che allarga ulteriormente il bacino delle relazioni con l'estero, offrendo ai nostri studenti e alle nostre studentesse un'occasione per migliorare le proprie competenze e la loro autorevolezza». Si arriva al 20% di studenti stranieri iscritti all'Accademia Ligustica, di cui una grossa componente proviene dalla Repubblica Popolare Cinese - basta alzare gli occhi sulle pareti dell'aula in cui si tiene il corso di decorazione per scorgere i tanti nomi di origine orientale.
Prima della firma, la ministra definisce con chiarezza anche la sua volontà a sostenere l'evoluzione successiva: «Accolgo con piacere l'impegno delle istituzioni locali e rilancio: quello di oggi è il primo risultato, ma io intendo andare avanti, da pragmatica riformista quale sono, per consolidare e sostenere la creazione del Politecnico delle Arti. Il mio plauso va al presidente dell'Accademia, alle istituzioni e ai docenti. Cruciale per me è il benessere dei docenti all'interno dell'ambiente di lavoro. La loro stabilità contrattuale rende più facile, come in tutti gli ambienti professionali, la possibilità di dare il meglio di sé. Questo è il secondo accordo dei tre che faremo; certamente è importante per Genova, ma credo lo sia per tutta l'Italia».
L'accordo tra stato, enti locali, Accademia Ligustica e Conservatorio Paganini definisce le reciproche competenze e gli impegni futuri. Ecco in sintesi chi si impegna e come per i prossimi tre anni accademici (incluso quello attuale 2016-17): alla Regione Liguria spetta un contributo annuale di 100.000,00 Euro, mentre il Comune di Genova fornirà all’Accademia Ligustica le sedi in cui svolgere la didattica, sia quella attuale (di largo Pertini) che la succursale di Palazzo Senarega, che è già sede condivisa con il Conservatorio Paganini, appunto. Sempre da parte del Comune arriverà un contributo annuale di 150.000,00 Euro, a fronte di una contribuzione annuale ministeriale di 670.000,00 Euro, a cui si aggiunge un contributo ordinario di 370.000,00 Euro (secondo le ripartizioni definite nella Legge 28 dicembre 2015 n. 208, art. 1 c. 358 e dal D.M. 20 giugno 2016 n. 489).
L'Accademia sarà tenuta a utilizzare il contributo ministeriale per coprire i costi dei propri dipendenti, sia in ambito amministrativo che didattico (con obbligo di rendicontazione periodica della propria attività). Infine si stipula un accordo formale tra Accademia Ligustica e Conservatorio Paganini, con l'obiettivo di realizzare insieme un Politecnico delle Arti.
Il sostegno degli enti locali era condizione fondamentale e vincolante all'avvio dell'intero accordo di programma. «Il Comune di Genova ha fortemente voluto il processo di statizzazione dell'Accademia Ligustica e quello federativo con il Conservatorio Paganini – ha commentato Carla Sibilla, assessora alla Cultura e al Turismo del Comune di Genova - poiché rispondono a una logica di rafforzamento economico, di salvaguardia delle origini storiche e della valenza didattica e di valorizzazione e supporto all'innovazione. Il Comune ha confermato la messa a disposizione della sede di largo Pertini 4 e di Palazzo Senarega, oltre a programmare interventi di manutenzione straordinaria del Palazzo dell'Accademia per migliorarne lo stato conservativo».
«Regione Liguria non solo ha condiviso il percorso dell'Accademia Ligustica per diventare ente pubblico – afferma Ilaria Cavo, assessora regionale alla cultura e al turismo – ma lo ha accompagnato e sostenuto. La convenzione annuale tra Regione Liguria e Accademia si basa sulla consapevolezza del ruolo di alta formazione svolto dall’Accademia, che ci auguriamo possa in futuro attivare anche corsi di restauro per soddisfare le esigenze dell’ampio patrimonio artistico esistente sul territorio regionale».
L'Accademia una volta divenuta dello stato potrà beneficiare di finanziamenti statali stabili, il che crea le premesse per l'aggregazione dell'insieme delle opportunità artistiche da offrire congiuntamente al Conservatorio. Ma qual è la tempistica per l'apertura ufficiale del Politecnico delle Arti? «I passaggi successivi dipendono dai tempi della statizzazione - afferma Roberto Iovino, direttore del Conservatorio Paganini - la cosa bella è che se tutto procede senza intoppi saremo i primi in Italia. L'accordo tra noi e l'Accademia ha già messo a parte alcuni insegnamenti e, insieme, abbiamo presentato un Master di Regia Teatrale in Regione. Sono tutte attività che favoriscono la possibilità di integrazione fra i nostri enti, già avviata occupando lo spazio comune del rinnovato Palazzo Senarega». Felicissimo del nuovo spazio già abitato da alcuni corsi del Conservatorio a partire dal mese di febbraio, Iovino ribadisce la speranza verso l'affidamento della Loggia dei Banchi come spazio pubblico.
Anche l'Accademia ha già avviato la sua attività nella nuova sede: «Da un mese - spiega Osvaldo Devoto, direttore dell'Accademia Ligustica - c'è un corso di pittura su stoffa, non obbligatorio, ma molto seguito e alcuni piccoli eventi. In futuro avremo a disposizione gli spazi dal quinto all'ottavo piano, dove andrà tutto il corso di Design. Il nostro progetto prevede che nella sede di via Bertani si sposti tutto il polo plastico, quindi scultura (attualmente in Sant'Agostino), plastica ornamentale e ceramica; tutto il polo tecnologico e musicale sia collocato a Palazzo Senarega e quello storico nell'attuale sede di largo Pertini».
Se la notizia è buona sul fronte della formazione, non è meno interessante dal punto di vista della rivitalizzazione di uno dei centri storici più antichi e belli d'Italia. Palazzo Senarega, proprio alle spalle della Loggia dei Banchi, non appena l'attività sarà a pieno regime, sarà infatti popolato - ci auguriamo anche in orari serali - da una gioventù attiva, che abitandolo renderà l'intera zona più dinamica. Senza contare che un edificio medievale della metà del '500 ritorna ad essere funzionale a tutti gli effetti con i suoi 2500 mq distribuiti su 10 piani.
Un restauro fatto in tempi da record (per l'Italia): due anni circa. «Era in uno stato di forte degrado - racconta l'arch. Silvia Toccafondo, direttrice dei lavori - sia perché era rimasto abbandonato a lungo, sia perché reduce da una destinazione a casa popolare; molti gli ambienti in cui era stato appiccato il fuoco». Nel corso del restauro al palazzo è stato restituito quasi integralmente l'atrio principale, ridotto nel Settecento, e oggi in parte non recuperabile perché alcuni spazi sono occupati dai locali di una banca.
All'interno del Palazzo Senarega, in occasione della visita della ministra Fedeli, sono state presentati due eventi con il coinvolgimento di studenti e docenti di Accademia e Conservatorio: Carola Puppo al violoncello e Gabriel Paiato al pianoforte hanno eseguito Romance op. 69 in la maggiore di Faurè. Mentre in un'altra sala è stata offerta una performance integrata tra arti visive, video proiezione e musica live dal titolo Preludio - Colori sospesi e Note sull'acqua, per la parte artistica, la creazione di immagini ispirate alle macchie di Rorschach e ad altre tecniche, tra cui quella giapponese del Suminagashi, Marta Wrubl e Glenda Pintus, affiancate per la parte di improvvisazione musicale da Julyo Fortunato e Luca Pranx al pianoforte e arpa giapponese da tavolo.
Avanti tutta con la cultura in un virtuoso programma formativo, di collaborazione tra istituti culturali e di pianificazione illuminata sia patrimoniale che territoriale.
Di Laura Santini