Genova, 27/04/2017.
Primo Maggio a Genova: cosa fare nella giornata di festa? In caso di tempo buono, un pic nic sul prato sarebbe fantastico. Si, però evitiamo posti come i Piani di Praglia o il pratone di Casella, che ci va tutto il mondo. Ho sentito parlare spesso della Badia di Tiglieto , ma non ci sono mai stata. Dai, sembra bello!
Dove rimane? Arrivando da Genova, si prende l'autostrada e si esce a Masone, poi si prosegue verso Rossiglione. Per chi vuole fare una passeggiata prima di pranzo, c'è un percorso ad anello che richiede circa 2 ore e mezza di cammino, senza particolari difficoltà. Chi invece mira solo al prato e al relax, può fare solo la breve passeggiata che passa sopra al ponte romanico; da lì si raggiunge la Badia.
Il ponte, con le sue arcate in pietra, sembra uscito dal Nome della rosa e al suo inizio sorge una bellissima quercia monumentale, detta di Napoleone, probabilmente perché già documentata a quell’epoca. In Italia siamo pieni di denominazioni napoleoniche, non saprei se perché effettivamente il corso è stato ovunque oppure perché ad un certo punto dire che era passato da lì faceva molto trendy. In ogni caso il colpo d’occhio è molto suggestivo.
Il parcheggio della Badia si raggiunge in pochissimo tempo; lì accanto c'è un’area picnic dotata di tavoli, con un piccolo chiosco che vende bibite, gelati e caffè e - udite udite - perfino un capanno in legno in cui è presente un bagno dignitosissimo e dotato di carta. Per occupare i tavoli bisogna arrivare la mattina; sono molte le famiglie e i gruppi di amici che scelgono il prato per una giornata nella natura; c'è anche chi si porta dietro il barbecue da viaggio.
Una visita alla Badia è consigliatissima, ma attenzione: tutta la zona intorno al complesso di edifici è circondata da verdeggianti pianori molto ben curati e ricoperti di esili pratoline bianche: non ci si può accampare lì, ovunque compaiono cartelli che invitano a non calpestare l’erba e a non raccogliere i fiori, che servono al sostentamento della Badia.
Il monastero di Santa Maria di Tiglieto, che risale al 1120 - fra 3 anni compirà 9 secoli di storia, ndr - è la prima fondazione cistercense esterna alla terra di Borgogna (regione in cui sorse l'Ordine di Citeaux), la prima al di fuori della Francia e la prima in Italia. La purezza di linee della Chiesa, le volte a conci alternati bianchi e rossi della Sala Capitolare, il giardino una volta circondato da portici dove i monaci nei loro abiti bianchi avranno passeggiato pregando: è come un piccolo viaggio nel tempo, che trasmette serenità e pace.
La cura e la bellezza dei prati che circondano la Badia colpisce evidentemente i suoi visitatori, che in genere non si azzardano a calpestare la sua erba. Anche tutta la zona adibita al pic nic è molto pulita, anche dopo una giornata di festa, sintomo di un rispetto per la natura che ci piacerebbe vedere sempre.
Una curiosità: per tornare a Genova il consiglio è quello di evitare l'autostrada (e le code che il Primo maggio potrebbero essere dietro l'angolo) e scegliere invece le strade statali. Con un po' di fortuna, verso il passo del Faiallo ci si può ritrovare circondati da un'atmosfera magica, tra nubi che salgono veloci dalla valle e che in breve circondano la montagna e la strada, rendendo invisibile ogni cosa. Uno spettacolo davvero emozionante che, per qualche manciata di minuti, vi farà sentire un po’ highlanders.
Di Cristina Torriano