Tra i nove candidati sindaco, per il centrosinistra, c'è Gianni Crivello. Genova avrà presto il suo nuovo primo cittadino. Le elezioni comunali 2017 saranno domenica 11 giugno, con eventuale turno di ballottaggio (domenica 25 giugno) se nessuno dei candidati ottiene la maggioranza assoluta, ossia il 50% più uno dei volti validamente espressi. Chi prenderà il posto di Marco Doria?
Mercoledì 31 maggio, ore 17.15, mentelocale, insieme al Teatro della Tosse, ha organizzato un incontro-dibattito alle 17.15 alla Claque (via san Donato 9, angolo vico Biscotti, Genova) con i candidati sindaco: Centro storico, quale futuro? Moderano Laura Guglielmi, direttore della testata, ed Emanuele Conte, presidente del Teatro della Tosse.
Genova, 30/05/2017.
Il centrosinistra, alle elezioni comunali 2017 di Genova, punta su Gianni Crivello. L'incarico attuale è quello che lo vede, nella giunta Doria, assessore ai Lavori Pubblici e Manutenzioni, Protezione Civile, Rapporti con i Municipi. Conseguito il diploma di infermiere professionale, con esperienza di dipendente pubblico della Asl 3 Genovese, dal 1992 al 1999 ha collaborato nella segreteria del vice sindaco Claudio Montaldo e ha prestato collaborazione al vice presidente del Senato Carlo Rognoni. Presidente della Circoscrizione della Valpolcevera dal 2002 al 2007, dal 2004 al 2007 è stato rappresentante dell’amministrazione comunale di Genova nel Consiglio di Amministrazione dell’azienda A.S.Ter. Dal 2007 al maggio 2012 ha ricoperto il ruolo di residente del V Municipio della Valpolcevera. A livello politico, risale ai primi anni '70 la sua iscrizione al P.C.I. e, a seguire, al PDS e al DS. Nel tempo ha continuato il suo impegno con responsabilità di vari livelli.
Per queste elezioni comunali sono nove i candidati in corsa per Tursi. Perché i cittadini dovrebbero votarla e in cosa si differenzia dagli altri?
Gianni Crivello: Credo di aver in testa un progetto serio di sviluppo della città che parte dal lavoro fatto in questi ultimi anni, che è sotto gli occhi di tutti. Sono abituato a lavorare, tutti sanno che sono disponibile 24 ore al giorno. Non cambierò una volta sindaco.
Qual è la prima cosa che farebbe se diventasse sindaco? Quali sono le urgenze della città?
Gianni Crivello: Bisogna continuare a lavorare per rendere Genova sicura. Come? Con un'idea della sicurezza che non è certamente quella dei droni. La sicurezza, per noi, è prima di tutto continuare i lavori di messa in sicurezza del territorio e contemporaneamente impostare un lavoro programmatico che metta al centro le persone: le loro potenzialità e fragilità. Il primo atto da sindaco sarà controllare come stanno andando i lavori sul Bisagno e, un minuto dopo, occuparmi della raccolta dei rifiuti.
Questa città ha una forte vocazione culturale ed è sempre più votata al turismo. I numeri delle visite, come testimoniano gli ultimi ponti di primavera, sono in crescita. Cosa fare in questo settore?
Gianni Crivello: Il turismo in città ha raggiunto cifre da record: sono stati superati i due milioni di pernottamenti annui e sono stati raggiunti circa due milioni di visitatori giornalieri. Dal 2012 al 2016, le presenze sono cresciute del 31,83% e non fa più notizia il tutto esaurito delle strutture ricettive del weekend. Ora è necessario mettere a sistema quanto fatto fino a oggi con l’attivazione di progetti di promozione della città: istituiremo un tavolo di coordinamento servizi per mappare i processi di accessibilità, mobilità e cura del territorio in funzione dei flussi turistici. Inoltre svilupperemo un patto tra Genova patrimonio Unesco e Cinque Terre patrimonio Unesco per rafforzare un'offerta internazionale. E poi mi farò carico personalmente nell’interlocuzione con la Regione e con il Governo per tutto ciò che attiene i collegamenti stradali, ferroviari e aerei.
In tutta Italia aumentano i giovani senza lavoro, e in molti scappano da Genova perché non lo trovano. Come fare per rilanciare l'occupazione giovanile?
Gianni Crivello: Lavoreremo perché il know how di IIT e Università di Genova alimentino i processi in grado di trasformare Genova in un centro strategico di ricerca e sviluppo che possa dare opportunità di studio e lavoro. È fondamentale il completamento del polo tecnologico di Erzelli, così come un patto tra Comune e Università per favorire il trasferimento di giovani in città. Stiamo inoltre pensando alla costituzione di una Global Service Jam, finalizzata al co-design di prodotti e servizi sostenibili.
Il Centro Storico sta tornando a vivere. Ma negli ultimi tempi i sintomi di degrado stanno aumentando. Ci sono i problemi legati a pulizia, negozi che chiudono (soprattutto alla Maddalena e Prè) e sicurezza. Ha pensato a un piano per renderlo più pulito? Come favorire la riapertura delle piccole attività? E come regolamentare la movida, favorendo le attività virtuose? In sintesi, qual è il suo progetto per il centro storico?
Gianni Crivello: Il centro storico va ripensato nel suo insieme e visto come una delle nuove fabbriche della città. Al nostro centro storico è consegnata l'attrattività turistica internazionale, fino ad oggi non pienamente valorizzata. È necessario, quindi, sviluppare un lavoro di rigenerazione urbana a partire da Caricamento e Sottoripa per connettere tutto il centro storico con l’area a mare. Dobbiamo dare continuità al lavoro fatto in questi ultimi 5 anni, che hanno visto l’impegno dell’amministrazione comunale per quasi tre milioni per la promozione di piccole e medie imprese e per l’attivazione di start up innovative. Inoltre vorrei proseguire nella riqualificazione degli immobili trasformandoli in residenze studentesche giovanili. Per quanto riguarda la movida penso sia necessario fare coesistere le esigenze, da una parte dei giovani che si vogliono divertire e di chi invece ha diritto al riposo. Se sarò eletto, nominerò un consigliere delegato che si occuperà della notte. Questo è possibile creando accordi con gli esercenti, con le associazioni del territorio e con regole chiare e trasparenti, perché è innegabile che una città viva anche di notte è una città più sicura.
Se il centro cittadino vive e si riempie di turisti, le periferie e diversi quartieri soffrono. Da Sampierdarena a Prà, passando per la Valpolcevera, fino al Lagaccio: cosa farebbe per migliorarne la vivibilità e avvicinarle al centro?
Gianni Crivello: A breve arriveranno i fondi del bando per le periferie: 24 milioni, che serviranno per opere di riqualificazione urbana. In coerenza con quanto fatto in questi ultimi cinque anni, la priorità è quella di restituire alla città spazi abbandonati e degradati perché vengano rigenerati; in questo senso l’opera di acquisizione di strutture demaniali da parte del Comune è un pezzo importante di questo lavoro già in essere. Proprio recentemente è stato adottato il regolamento tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazioni in forma condivisa dei beni comuni urbani, e grazie a questo regolamento vorremmo completare il percorso partecipato che permetterà di definire le destinazioni d’uso della ex Caserma Gavoglio, dell’ex ospedale psichiatrico e dell’ex mercato di corso Sardegna, oltre che dei forti.
Il porto resta la più grande ricchezza della città. Quali sono le sue politiche per farlo ritornare grande?
Gianni Crivello: Il porto è un'opportunità per tutta la città. Anzi, è tra le parti più importanti della città. Per questo ci impegneremo per il completamento delle grandi opere portuali e di connessione con il territorio, per accompagnare la crescita e la sostenibilità dei traffici di merci e persone. Allo stesso tempo vorremmo mettere in campo un progetto di nuove infrastrutture legate alla telecomunicazione e al mondo digitale. Queste e altre proposte saranno realizzate in consiglio comunale attraverso l’approvazione di un nuovo piano regolatore portuale.
L’immigrazione è un problema mondiale, che tocca anche Genova. Quali potrebbero essere le soluzioni per favorire l'integrazione? E come intende risolvere la questione del mercatino di Corso Quadrio?
Gianni Crivello: I dati ufficiali dicono che l’Europa è toccata in minima parte dai flussi forzati migratori. Detto ciò, la nostra città, nel suo piccolo, ha fatto il proprio dovere in questi anni, arrivando ad accogliere oggi circa 2500 persone. Noi continueremo a farlo anche in futuro, a differenza di quei comuni, amministrati in gran parte dal centrodestra, che hanno fatto dell’egoismo il loro unico credo politico. Il mercatino corso Quadrio è stata la soluzione migliore che si poteva trovare per liberare tutta la zona di Turati, e al tempo stesso è stata un’occasione per ridare dignità a tante persone che hanno potuto regolarizzare la loro posizione. Laveremo per avanzare una proposta alla città di stabilizzazione del mercatino in un’altra area più idonea.
Ora la mobilità. Ha in progetto di creare piste ciclabili, favorendo la mobilità sostenibile? Come risolvere il problema del traffico e della viabilità cittadina?
Gianni Crivello: A Genova, ogni giorno, vengono effettuati circa 950 mila spostamenti con una quota elevata di trasporto pubblico ferroviario e automobilistico (45%), e un elevato uso di moto e ciclomotori (20%)m che nel tempo hanno eroso quote al TPL. Occorre un piano urbano di mobilità sostenibile che riduca l’impatto del traffico privato sulle persone e sull’ambiente e che definisca per il traffico privato una o più low emission zone. Al tempo stesso, occorre un'estensione degli ambiti riservati alle piste ciclabili. Per quanto riguarda il trasporto pubblico locali vogliamo proseguire nel prolungamento e e nell’estensione della metropolitana a Levante fino a San Martino, a Ponente fino alla Fiumara e a nord fino a Rivarolo.
Parliamo un po' di lei. In che quartiere abita?
Gianni Crivello: Rivarolo, nel quartiere Valtorbella.
Genoa o Sampdoria?
Gianni Crivello: Sampdoria.
L'ultimo libro letto?.
Gianni Crivello: La trilogia di Follet.
E il piatto preferito?
Gianni Crivello: Linguine con le vongole e pinoli.
Cosa, invece, vorrebbe cambiare dei genovesi?
Gianni Crivello: Un po' più accoglienti.
Qual è il suo più grande pregio? E il difetto?
Gianni Crivello: Sono un grande lavoratore. Difetto? Sono un po' rustego.
Di Andrea Sessarego