Genova, 22/01/2018.
Sono state svelate le 227 Bandiere arancioni assegnate dal Touring Club Italiano per il triennio 2018-2020, iniziativa nata in Liguria esattamente vent'anni fa. Nella nostra regione sono 15 i comuni insigniti con il vessillo che riconosce la qualità turistico-ambientale dei piccoli borghi dell’entroterra (meno di 15 mila abitanti): Santo Stefano d'Aveto in provincia di Genova; Airole, Apricale, Dolceaqua, Perinaldo, Pigna, Seborga e Triora in provincia di Imperia; Brugnato, Castelnuovo Magra, Pignone e Varese Ligure in provincia di La Spezia; Castelvecchio di Rocca Barbena, Sassello e Toirano in quella di Savona.
La regione italiana con più Bandiere Arancioni, che quest'anno compiono 20 anni? La Toscana con 38 riconoscimenti, seguita dal Piemonte con 28 e dalle Marche con 21. Diciannove sono le nuove bandiere rispetto all'ultima premiazione, quella del 2015: Gressoney Saint Jean (Valle d'Aosta); Aglié, Chiusa di Pesio, Gavi e Ozzano Monferrato (Piemonte); Almenno San Bartolomeo, Bellano e Pizzighettone (Lombardia); Miniago e San Vito al Tagliamento (Friuli Venezia Giulia); Santa Fiora (Toscana); Frontino e Serra San Quirico (Marche); Fara San Martino, Lama dei Peligni e Opi (Abruzzo); Aliano (Basilicata); Oriolo e Taverna (Calabria).
«La valorizzazione dei borghi dell’entroterra è una delle ricette del successo turistico del nostro Paese - ha commentato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti - Ma l’Italia non è ancora cresciuta ai ritmi e ai livelli che le competerebbero: dobbiamo continuare a puntare sulle nostre peculiarità, facendo però sistema. Ogni singolo paese ha una sua ricetta, un suo castello, un’opera d’arte, un patrimonio diffuso che altrove sarebbe in un unico museo, e che iniziative come la Bandiera Arancione contribuiscono a offrire a sistema in uno sforzo comune».
Bandiere Arancioni, il primo programma di sviluppo e valorizzazione turistica dei borghi in Italia e, ancora oggi, l’unico dedicato esclusivamente a comuni con meno di 15.000 abitanti dell’entroterra, compie 20 anni. L’iniziativa è nata in Liguria nel 1998 (la prima bandiera arancione fu Sassello), grazie anche al contributo dell’Assessorato al Turismo della Regione, con l’obiettivo di una maggiore valorizzazione dell’entroterra, del suo paesaggio, della sua storia, cultura e tipicità, per avviare un percorso di miglioramento e di crescita economica sostenibile, riconoscendo il ruolo centrale delle comunità locali.
La Bandiera arancione è pensata dal punto di vista del viaggiatore e della sua esperienza di visita: viene assegnata alle località che non solo godono di un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio, ma sanno offrire al turista un’accoglienza di qualità. Il marchio ha una validità temporanea, ogni tre anni i Comuni devono ripresentare la candidatura ed essere sottoposti all’analisi del TCI che verifica la sussistenza degli standard previsti e garantisce così ai viaggiatori un costante monitoraggio della qualità dell’offerta turistica e alle amministrazioni uno stimolo al miglioramento continuo.