Torino, 25/10/2019.
Il Comune di Torino informa che Oslo, insieme alle città europee aderenti alla rete Eurocities, ha lanciato una dichiarazione congiunta che impegna le città a sviluppare una strategia e fissare obiettivi temporali per ridurre significativamente l'inquinamento da plastica nel proprio territorio entro il 2021. Sono venti le città che finora hanno firmato la dichiarazione comune Oslo-EUROCITIES sulla riduzione dei rifiuti di plastica nelle città. Tra queste Bergen, Braga, Bristol, Copenaghen, Firenze, Gent, Guimaraes, Amburgo, Helsinki, Malaga, Mannheim, Mezitli, Milano, Munster, Oslo, Porto, Reims, Varna, Saragozza e anche Torino.
La dichiarazione impegna le città firmatarie a produrre entro due anni un piano d'azione che vedrà le città orientarsi verso l'eliminazione o la riduzione significativa dell'uso di prodotti di plastica non necessari e del consumo di materie plastiche monouso; collaborare con le imprese e l'industria per incentivare una rapida trasformazione dal consumo di materie plastiche monouso a prodotti sostenibili; istituire sistemi per la raccolta differenziata di tutti i rifiuti di plastica. I vantaggi di questa mossa porteranno una città molto più pulita insieme con spiagge e corsi d'acqua, riduzione della necessità di incenerire i rifiuti di plastica, una delle principali fonti di emissioni di CO2 nelle città.
«L'Unione Europea ha adottato misure ambiziose per ridurre urgentemente l'uso di materie plastiche monouso, incentivare il riutilizzo e il riciclaggio delle materie plastiche e spingere l'industria in un'economia circolare per le materie plastiche. Uno degli obiettivi chiave della strategia europea per la plastica nell'economia circolare adottata nel 2018 è che tutti gli imballaggi devono essere riutilizzabili o riciclabili entro il 2030. Le città europee hanno un ruolo chiave da svolgere mettendo in atto azioni di prevenzione dei rifiuti di plastica, implementandone un'efficace raccolta differenziata o organizzando la prevenzione e la pulizia dei rifiuti sul loro territorio», afferma Olivier De-Clercq, responsabile delle politiche nella gestione dei rifiuti e Unità di riciclaggio, Direzione generale Ambiente, Commissione europea.
«I rifiuti di plastica non rispettano i confini nazionali ed è un problema globale che richiede soluzioni internazionali in diversi settori e attori della catena del valore, comprese le autorità locali- spiega Alberto Unia, assessora all’Ambiente della Città di Torino -. In ambito locale, la nostra Amministrazione comunale ha elaborato il piano Plastic free per eliminare la plastica da tutte le forniture comunali. Sono in corso azioni pilota nelle sedi degli uffici anagrafici e una revisione dei capitolati per la fornitura di distributori automatici all’interno degli uffici comunali».
Le città stanno usando il loro potere di acquisto per eliminare gradualmente le materie plastiche monouso e incoraggiare l'uso di materie plastiche riciclate nei prodotti. A loro il ruolo chiave nel migliorarne la raccolta e il trattamento, mentre molte stanno già migliorando le pratiche di raccolta e gestione dei rifiuti come Oslo, Capitale verde europea 2019. Eurocities nasce proprio per mettere in rete i governi locali di oltre 140 delle più grandi città d'Europa e più di 40 città partner che tra loro governano circa 130 milioni di cittadini in 39 paesi.