Milano, 03/10/2017.
Qualunquismi con l’ambizione dell’aforisma, surrogati low cost di vecchie idee reazionarie, pillole di oscurantismo al sapore di buonsenso o, molto più semplicemente, violente direttive del pensiero dominante: ecco cosa sono i luoghi comuni. Il luogo comune è il protozoo del fake, è lo stereotipo che falsifica la realtà e la distorce. E nel gassoso mondo digitale la democrazia non basta per renderci più immuni, più intelligenti.
Se è vero che il teatro è il gemello eterozigote della democrazia e se non possono sussistere teatro e democrazia senza cultura, allora oggi più che mai il teatro deve occuparsi di quel pericoloso processo di deperimento culturale alimentato dalla disinformazione. Il teatro è la massima espressione di una comunità, più democratico della community e fuori dal luogo comune. Finalmente una mezza stagione è il titolo del cartellone 2017/2018 del Teatro Verdi di Milano: un doppio senso, un gioco di parole. Innanzitutto perché nella contraddizione di uno dei cliché più famigerati, allude alla necessità di un teatro contemporaneo capace di restare fuori dai luoghi comuni.
La mezza stagione raccoglie infatti una selezione di titoli che, spaziando attraverso vari linguaggi, dal comico al drammatico – pur mantenendo un costante tono pop – affrontano il tema dello stereotipo: quello della famiglia tradizionale con Modern Family 1.0 (dal 5 all'8 ottobre 2017, in apertura di stagione) con la compagnia Le Brugole; quello dello straniero con Deuteronomio - #Pentateuco5, progetto internazionale della Confraternita del Chianti in collaborazione con Teatro Verdi/Teatro del Buratto (dal 18 al 21 ottobre 2017), e con Arle-chino, traduttore-traditore di due padroni (Premio Teresa Pomodoro) interpretato dall’attore cinese Shi Yang Shi con la regia di Cristina Pezzoli (dall'1 al 3 dicembre 2017); quello del genere, della sessualità e della condizione di quello che ancora oggi chiamiamo il sesso debole con apPUNTI G (dall'8 al 19 novembre 2017), risultato dell'incontro fra Lucia Vasini, Alessandra Faiella, Rita Pelusio, la giornalista Livia Grossi e la fotografa Laila Pozzo.
Grazie alla collaborazione con Atir, il Teatro Verdi ospita la prima nazionale di Essere bugiardo di Carlo Guasconi, testo vincitore dell’11° Premio Riccione Pier Vittorio Tondelli (dal 24 al 29 ottobre 2017). Altra prima nazionale al Verdi, quella del nuovo spettacolo di Rita Pelusio, attrice conosciuta al grande pubblico e impegnata nella ricerca di un linguaggio comico, poetico e allo stesso tempo civile: nel suo Urlando Furiosa (dal 12 al 17 dicembre 2017) veste i panni di una diversamente paladina che attraverso il racconto delle sue battaglie perse, si interroga sulle contraddizioni del nostro quotidiano. Ogni sera, a fine spettacolo, vengono raccontate le storie di piccoli eroi e diversamente paladini che si sono battuti per un ideale; persone semplici, che spesso hanno pagato con l’emarginazione e l’oblio il coraggio delle proprie battaglie.
A chiudere il 2017, dopo il successo dello scorso anno, Alessandra Faiella, irresistibile donna parasimpatica, torna sul palco di via Pastrengo con Il cielo in una pancia anche per la replica speciale di Capodanno (dal 27 al 29 dicembre + 31 dicembre).
La seconda accezione di mezza stagione preannuncia invece un’importante novità: la nascita di una nuova casa stabile del Teatro del Buratto in area Maciachini center, dove prenderà vita il primo polo di produzione e promozione teatrale e culturale dedicato all’infanzia e giovani della Città di Milano e della Lombardia. Uno spazio di 2000 mq progettati dall’architetto Italo Rota, realizzati da Generali Real Estate per il Comune di Milano - affidati al Teatro del Buratto tramite bando pubblico dall’Assessorato Cultura del Comune, guidato dall’Assessore Del Corno - e articolati tra una sala teatrale da 380 posti, aule laboratoriali, uffici e altri spazi per incontri ed eventi (tra cui il Sipario Tomaselli, caffetteria interna al teatro ma aperta su un’area verde con una specifica offerta di healty food e altre golosità).
Un nuovo luogo teatrale tout public per Milano, in cui si alterneranno spettacoli, incontri, laboratori e corsi teatrali, momenti di formazione, scambi internazionali, attività sul territorio e tante altre iniziative, eventi e ospitalità, aperte ad altri linguaggi culturali e creativi (musica, cinema, danza), anche in sinergia e collaborazione con altre realtà milanesi - e non solo - che sono eccellenze nei diversi ambiti culturali e creativi rivolti ai bambini, ragazzi, giovani, scuole e famiglie. Uno spazio aperto ad ospitare anche spettacoli serali ed internazionali (IF festival), serate musicali, eventi e iniziative istituzionali (da Book City alla Milano Music Week), così come eventi di privati, enti e aziende. L’inaugurazione del Teatro Maciachini (sabato 21 e domenica 22 ottobre) é anche occasione per una festa di presentazione del nuovo teatro, una festa aperta alla città con visite gratuite agli spazi, guidate e teatralizzate a cura del Teatro del Buratto.
La programmazione del 2018 al Verdi a cura del Teatro del Buratto verrà successivamente annunciata e avvierà una nuova modalità di programmazione partecipata. Si potranno confermare importanti proposte in ambito musicale: con nuovi incontri per l’edizione 2018 di Verdi Suite, in collaborazione con Show & Grow e la direzione artistica di Giovanna Polacco e la regia di Luca Massiotta e nuove aperture e collaborazioni con artisti e realtà culturali, che operano nell’ambito della musica contemporanea, classica e jazz. Al Verdi potranno tornare anche nel 2018 nuove proposte per l'undicesima edizione di IF festival internazionale di teatro di immagine e figura. Il Verdi si aprirà inoltre per location e nuove opportunità artistiche e programmazioni ospiti, come per eventi culturali privati, momenti di formazione aziendale, iniziative legate ai grandi appuntamenti cittadini dal Fuori Salone alla Moda, dalla Fotografia all’Editoria e così via.