Milano, 31/01/2018.
Il Capodanno Cinese, chiamato anche Festa di Primavera o Capodanno Lunare, è tra le più sentite festività cinesi. Dipendendo dal calendario lunare, la sua data è variabile: a partire da quel giorno, le festività durano per quindici giorni, concludendosi con la tradizionale Festa delle Lanterne. L’origine di questa festa risale ad un’antica leggenda che racconta di un mostro, Nian, che era solito uscire dalla sua tana una sola volta all’anno per mangiare esseri umani: unico modo per salvarsi era spaventarlo con rumori forte e il colore rosso, di cui aveva terrore. Ecco perché ancora oggi le feste per il Capodanno sono accompagnate da canti, urla, fuochi d’artificio e dall’uso del colore rosso.
Il Capodanno Cinese è una festa familiare in cui i parenti più stretti si ritrovano, generalmente a casa delle persone più anziane, e festeggiano con una tavola riccamente imbandita: le pietanze immancabili sono pesce e pollo. L’abbondanza nei paesi del Nord della Cina, è sottolineata anche dall’offerta di piccoli dim-sum (Jiǎozi) chiusi a saccottino, tradizionalmente riempiti con carne di maiale macinata, gamberi o verdura, e serviti in file parallele (non in cerchi, perché questi rappresentano il (non andare in alcun luogo): più se ne mangiano a Capodanno e più denaro si guadagna nell’anno che viene.
Nei paesi del Sud della Cina si servono invece gli Niángāo, gli gnocchi di riso di Capodanno: la traduzione di questo ideogramma significa ogni anno sempre di più, il significato augurale che è filo conduttore dell’intera festa del Capodanno Cinese. Un tempo si preparavano a mano pestando in un mortaio di pietra il riso cotto a vapore, mescolandolo poi con acqua e sale per ottenere una pasta densa (operazione chiamata Shi Jiu). Oggi invece si compra l’impasto fresco e lo si taglia a piacere.
Di seguito proponiamo la ricetta dello chef Zhang Quoqing del ristorante Bon Wei di Milano. La ricetta prevede che 15 giorni prima del Capodanno si metta a marinare la pancia di maiale con zucchero, soia e zenzero, per poi farla essiccare (l’ideale sarebbe al sole e al vento). Poi si fanno saltare nel wok le verdure (cavolo cinese, zucchine, carote e funghi cinesi) aggiungendo verdure tsa-tsai (in salamoia), a cui aggiungere gli gnocchi e il maiale.
La pancia di maiale va fatta essiccare 15 giorni prima con salsa di soia, zucchero e zenzero, per cui per cui la si deve lavorare almeno due settimane prima della data del Capodanno.
Tagliare gli gnocchi (solitamente la pasta si presenta a forma di cilindro) a fette dello spessore di 1 cm. Sbollentarli in acqua senza sale e lasciarli raffreddare da parte. Preparare le verdure tagliandole a rettangoli della stessa dimensione degli gnocchi (si possono a piacere tagliare anche a julienne). Scaldare l’olio di semi di semi di girasole nel wok, metterci le verdure con sale, vino cinese e un pizzico di zucchero e farle saltare velocemente a fuoco alto per 1 minuto (su di un fuoco casalingo almeno 3 minuti) per far perdere loro l’acqua: è molto importante che le verdure restino croccanti nel gioco di consistenze con gli gnocchi che sono morbidi. Aggiungere poi gli gnocchi e farli saltare per 2 minuti (su di un fuoco casalingo almeno 5/6 minuti). Infine condire con un cucchiaio di olio di sesamo e servire.