Milano, 07/05/2020.
Chi sono gli Umarell? Sono quei signori, spesso pensionati, che, con le mani rigorosamente intrecciate dietro la schiena, amano trascorrere le giornate osservando e controllando gli operai al lavoro nei cantieri in giro per le città, commentando e, talvolta, elargendo consigli non richiesti. Simbolo di curiosità, lentezza, amore per l’osservazione, L’umarell è da oggi anche il titolo della canzone che Fabio Concato in uno dei momenti più difficili della storia del paese ha dedicato a Milano e all'Italia.
Negli anni gli umarell sono diventati un fenomeno nazionale, fino a raggiungere lo status di eroi metropolitani: la loro figura si è evoluta al punto tale da trovare in commercio la sua miniatura da alcuni anni, nella classica postura da osservatore privilegiato. Da lì l’ispirazione per la canzone. «Tempo fa un mio amico mi ha regalato la statuina di un umarell: la tengo nel mio studio, sul leggio della tastiera. Mi osserva quando suono, quando canto. Una settimana fa sembrava che volesse chiedermi che cosa stessi facendo per il dramma che stiamo vivendo, in che modo mi stessi adoperando per questa emergenza. Ma cosa dovrei fare in quarantena? Mi sono chiesto, guardandolo… e così è nata L’Umarell», racconta Fabio Concato, che l’ha scritta di getto nei giorni scorsi e cantata in milanese perché fosse testimonianza di una terra tra le più ferite al mondo dalla pandemia.
«Ho cercato di dare il mio contributo come autore, senza alcuna retorica, con un pizzico d’ironia e con molto cuore», prosegue il cantautore milanese: «ho registrato la canzone senza orpelli tecnici, è tutto molto casalingo, l’ho cantata con il telefonino ed è stato un grande piacere condividerla con i miei musicisti, con cui siamo fermi da un po’ per ovvie ragioni». L’Umarell è stata scritta, prodotta e cantata da Fabio Concato, e suonata da Ornella D’Urbano (piano, tastiere e arrangiamenti), Larry Tomassini (chitarre) Gabriele Palazzi (batteria): tutti rigorosamente distanziati, nei propri studi.