Glocal Film Festival 2018: il programma. Da Ligabue ai documentari

Antonio

Torino, 28/02/2018.

«Nel corso degli anni siamo cresciuti», così Gabriele Diverio, direttore diGlocal Film Festival, ha sottolineato l’evoluzione del festival, organizzato dall’associazione Piemonte Movie, che inaugura al Cinema Massimo il prossimo 7 marzo, per proseguire fino all’11. Sono 88 i film in programma, con l’apertura affidata a un’opera rara e importante, Ligabue di Salvatore Nocita. Restaurato da Rai Teche e Museo Nazionale del Cinema, il film è tratto dalla serie tv che andò in onda nel 1977 e che fece esplodere il talento di Flavio Bucci, ancora oggi ricordato proprio per quella straordinaria interpretazione.

E proprio a Bucci, presente a Torino e presidente della giuria di Spazio Piemonte, sarà dedicato un omaggio, con diverse proiezioni tra il Cinema Massimo e altri luoghi. L’attore, peraltro, riceverà il premio Riserva Carlo Alberto, in collaborazione con Compagnia dei Caraibi, istituito quest’anno per valorizzare gli artisti torinesi.

Nel programma ci sono anche 20 cortometraggi in arrivo da Too Short to Wait, l’anteprima di Glocal dedicat alla forma breve, di cui 15 scelti dalle selezionatrici di Spazio Piemonte, Roberta Pozza e Chiara Pellegrini, e altri 5 votati dal pubblico. Ci sono opere come Il futuro non me lo ricordo di Alessandra Cataleta, ma anche Maggio. A Grandparents’ Tale di Luca Canale Brucculeri e quattro film distribuiti dalla torinese Lights On.

Laura Milani, presidente del Museo Nazionale del Cinema, ha elogiato il lavoro di Piemonte Movie e, oltre a fare gli onori di casa, ha annunciato una convenzione con l’associazione. «Dalla sinergia – ha commentato – nascono le opportunità». L’opera portata avanti sul territorio ha ottenuto il sostegno di Regione Piemonte e Comune di Torino, grazie soprattutto ai presìdi cinematografici in Piemonte, le attività organizzate durante l’anno e soprattutto il nuovo progetto Torino Factory.

Quest’ultimo, in particolare, ha selezionato 8 troupe su 44 proposte, che con altrettanti tutor realizzeranno un cortometraggio sul territorio torinese, uno per ogni Circoscrizione della città.

Ma c’è anche Film Commission Torino Piemonte a rinnovare la solida collaborazione con la realtà torinese. Quest’anno, ad esempio, sette documentari su dieci della sezione Panoramica Doc sono stati realizzati con il sostegno del Piemonte Doc Film Fund. «Questo è un momento in cui la cultura è spesso costretta a difendersi – ha commentato Paolo Manera, direttore di Film Commission – noi invece vogliamo andare all’attacco».

Nel programma si trovano anche titoli in arrivo dall’ultimo Torino Film Festival, come ’78. Vai piano ma vinci di Alice Filippi e Cento anni di Davide Ferrario, ma c’è anche il biopic Enrico Rava. Note necessarie di Monica Affattato. Il festival, poi, chiuderà l’11 marzo con Non ne parliamo di questa guerra di Fredo Valla, doc sul delicato tema della “giustizia di guerra” durante il primo conflitto mondiale.

Altri eventi, poi, accompagnano le proiezioni, dall’omaggio a Flavio Bucci (con diverse proiezioni) all’evento dedicato al regista Pit Formento, oltre ai focus con i festival gemellati e alla masterclass con Francesco Ghiaccio e Marco D’Amore.

Il Premio Tòret Alberto Signetto per il miglior documentario sarà assegnato, infine, da Emanuela Piovano, Emanuele Baldino, Sara Benedetti, Ettore Scarpa e Fabrizio Vespa. Mentre il miglior cortometraggio sarà scelto da Flavio Bucci, Carla Signoris, Francesco Ghiaccio, Mirna Muscas e Stefano Di Polito.

Di Paolo Morelli

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