Un viaggio sensoriale tra sette annate della cantina Dacapo di Agliano Terme (AT) in degustazione all’Osteria Bo Russ. La serata vedrà protagonista la produttrice Renata Bonacina, intervistata da Laura Norese, collaboratrice della guida Slow Wine.
La sede di Acqui Terme della Banca del Vino organizza un nuovo appuntamento dedicato agli appassionati del vino, offrendo un’esperienza unica alla scoperta dell’evoluzione del Nizza DOCG. L’evento, in programma per martedì 18 febbraio alle ore 20, si terrà presso l’Osteria Bo Russ (Via Giuseppe Garibaldi, 98 – Acqui Terme, AL) e sarà un’occasione speciale per esplorare la storia e le caratteristiche di uno dei vini più rappresentativi del Monferrato.
I vini in degustazione
La degustazione si aprirà con un vino giovane e fragrante, il Ruchè di Castagnole Monferrato, per poi proseguire con due annate di Pinot Nero, mettendo in luce l’evoluzione di questo vitigno nel tempo. Il cuore dell’evento sarà dedicato al Nizza DOCG, con una selezione di annate significative che permetteranno di comprendere il percorso di questa denominazione, dalla sua origine come sottozona della Barbera d’Asti fino al riconoscimento ufficiale come DOCG.
Grazie alla collaborazione con la Banca del Vino di Pollenzo, che ha custodito annate storiche di questo prestigioso vino, la serata offrirà anche un approfondimento sulla denominazione Nizza DOCG. Renata Bonacina, della cantina Dacapo, condividerà la sua esperienza, raccontando il cammino che ha portato l’azienda alla certificazione biologica a partire dalla vendemmia 2020.
Ad accompagnare la degustazione, lo chef Eugenio Nani dell’Osteria Bo Russ, locale segnalato tra le eccellenze di Osterie d’Italia, preparerà un piatto tipico del territorio: polenta con cinghiale. Per chi lo desidera, sarà disponibile anche una versione vegetariana della polenta.
"Il Nizza è il fiore all’occhiello della nostra azienda e siamo felici che, con la vendemmia 2020, diventi anche un vino biologico" – racconta Renata Bonacina, intervistata da Laura Norese per la guida Slow Wine 2024.
"Le marne sabbiose, il tufo e la ricchezza del suolo conferiscono al vino struttura e longevità. La Barbera, con la sua acidità caratteristica, dona freschezza e grande bevibilità anche a un vino strutturato come il Nizza. Il disciplinare impone una resa massima di 70 quintali per ettaro, rispetto ai 90 previsti per il Barbera d’Asti. La nostra vigna, impiantata nel 1960, produce naturalmente meno, attestandosi sui 50-55 quintali per ettaro, il che ci permette di ottenere un Nizza più concentrato e complesso."
Iscrizioni e informazioni
Prenotazione obbligatoria. Per partecipare all’evento, è possibile iscriversi al seguente link:
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