Asti, 30/12/2024.
La città di Asti custodisce ancora oggi l'autenticità della cultura piemontese, soprattutto attraverso le proposte culinarie che esaltano la tradizione regionale. Nel 2023 però la città ha vissuto una piccola rivoluzione con l'arrivo di Libera, una pasticceria contemporanea creata dal sogno di Arianna Valente, astigiana doc, e il veneto Raffaele Gant.
I due artigiani si sono conosciuti all'Alma, la prestigiosa scuola internazionale di cucina di Colorno e, da quel momento, il loro percorso personale e professionale si è legato indissolubilmente.
Ma cosa propone Libera? Il nome rappresenta la loro filosofia, ovvero una pasticceria innovativa e svincolata dalle convenzioni, nonché un vero e proprio regno dei dolci, tra colazioni d'autore proposte nel reparto di caffetteria curato nei minimi dettagli, viennoiserie e una grande varietà di prodotti tra monoporzioni, mignon, macarons, torte da cerimonia e cioccolato.
Tutto però parte dalla scelta delle materie prime, tutte pressoché a km 0:
Gli ingredienti locali non mancano, come il Moscato d’Asti e le nocciole che impreziosiscono creme e impasti, tutti rigorosamente preparati in laboratorio: «Non utilizziamo semilavorati, facciamo tutto noi, incluse marmellate e confetture, per sostituire la frutta fuori stagione», spiegano Arianna e Raffaele.
Per i tradizionalisti, Libera offre anche dolci della tradizione come la seirass, ricotta piemontese mista vaccina e ovina, utilizzata per farcire torte o le frittelle di Carnevale.
Durante il periodo natalizio, il laboratorio si dedica alla produzione di panettoni artigianali, reinterpretando la tradizione con ingredienti particolari. Tra le creazioni su misura per il territorio spicca il Pandolce del Vignaiolo, con uvetta alla grappa invecchiata, ideato per la cantina Torchio1953 di Isola d’Asti.
Il loro mettersi in gioco li ha portati a ricevere il Premio Speciale Pasticcere Emergente - Petra, selezionando Libera Pasticceria tra numerose giovani realtà emerse negli ultimi anni.
Di Giulia De Sanctis