Il berretto a sonagli di Pirandello in scena all'Auditorium Diocesano Vallisa di Bari

La Compagnia Diaghilev, guidata da Paolo Panaro, torna a Bari con un nuovo allestimento de "Il Berretto a Sonagli" di Luigi Pirandello. Lo spettacolo, in scena all'Auditorium Vallisa dal 17 gennaio al 26 febbraio, promette di affascinare il pubblico con la sua analisi profonda della società e delle sue maschere.

Paolo Panaro, regista e interprete, è affiancato da un cast di talento: Valeria de Santis, Giuseppe Sangiorgi, Giuseppe Tagarelli e Monica Veneziani, con i costumi di Angela Gassi. Insieme, daranno vita alla storia di Beatrice Fiorica, una donna che decide di denunciare il tradimento del marito, innescando una serie di eventi che svelano l'ipocrisia e le convenzioni sociali che dominano la vita dei personaggi.

Scritta nel 1916, la commedia è un'esplorazione dei temi cardine della poetica pirandelliana: l'ipocrisia, la dissimulazione e la relatività della verità. "Il Berretto a Sonagli", simbolo di derisione e vergogna, rappresenta la maschera che gli individui sono costretti a indossare per essere accettati dalla società.

Beatrice, tormentata dalla gelosia per il marito, vuole smascherare il suo tradimento con la moglie del suo scrivano, Ciampa. Quest'ultimo, consapevole della relazione, cerca di dissuadere Beatrice, spiegandole la teoria delle "tre corde" che regolano la vita sociale: la civile, la seria e la pazza.

Nonostante gli avvertimenti, Beatrice procede con il suo piano, causando uno scandalo che travolge tutti. Ciampa, per evitare il disonore, propone una soluzione paradossale: far passare Beatrice per pazza.

Con un finale amaro e grottesco, "Il Berretto a Sonagli" mette in luce la disperazione e l'assurdità di una società che costringe gli individui a sacrificare la propria autenticità sull'altare delle convenzioni sociali.