Aprono eccezionalmente al pubblico con visite guidate i bunker antiaerei della Seconda Guerra Mondiale grazie al progetto Bunker 1944, che si propone di recuperare, valorizzare, mettere in rete e rendere fruibili, grazie a visite guidate, alcuni rifugi antiaerei della Lombardia per farli conoscere attraverso un percorso tra storia, memoria e forti emozioni.
Sabato 7 dicembre 2024 è visitabile il bunker del quartiere Garbagni a Dalmine (Bergamo). Nel luglio 1939 la commissione per la difesa antiaerea progettò opere di protezione per la popolazione e il territorio di Dalmine venne suddiviso in settori di esodo, in cui furono costruite trincee e ricoveri. Nel 1943 si realizzò il rifugio antiaereo nel quartiere operaio Garbagni, in prossimità della grande acciaieria, con una capienza di circa 500 persone, oltre a quello nel villaggio impiegati Leonardo Da Vinci.
Al rifugio si accede attraverso una doppia entrata/uscita costituita da pozzi con scale a chiocciola. Le gallerie destinate alla protezione delle persone sono collocate ad una profondità di circa 20 metri. Le pareti, spesse 50 centimetri, sono in calcestruzzo non armato, rivestite internamente con mattoni forati e intonacati con malta di cemento per creare un’intercapedine isolante contro l’umidità e le infiltrazioni d’acqua.
Le visite - della durata di 60 minuti circa - si svolgono alle ore 10.00, 11.00, 14.00, 15.00 e 16.00. Il costo è di 8 euro a persona (ingresso omaggio fino ai 14 anni). La prenotazione on line è obbligatoria sul sito di Bunker 1944, fino a esaurimento posti.
Oltre al bunker di Dalmine si possono visitare i bunker di Ponte San Pietro in provincia di Bergamo, di Sesto San Giovanni in provincia di Milano e quello di Brescia.