Crespi d'Adda, nuove visite al villaggio operaio patrimonio Unesco: come arrivare, calendario e storia del borgo

Bergamo, 02/04/2025.

Un borgo unico di fine Ottocento ancora abitato, oggi patrimonio Unesco, sospeso nel tempo ma con proposte di visite supportate dalle più moderne tecnologie. Un’esperienza unica è quella di chi visita Crespi dAdda, il villaggio operaio in provincia di Bergamo e poco distante da Milano, secondo sito di turismo industriale tra i più visitati in Italia. Dal primo marzo al 19 luglio 2025 è possibile partecipare alle nuove visite guidate organizzate dall’Associazione Crespi dAdda.

Il villaggio di Crespi dAdda si è conservato pressoché immutato dalla sua fondazione, voluta nel 1876 da parte di Benigno Crespi, imprenditore illuminato che, nei pressi della confluenza dei fiumi Adda e Brembo, fece costruire il grande cotonificio che arrivò ad ospitare fino a 4 mila operai e 70 mila fusi funzionanti nel periodo di massima produttività. 

Crespi dAdda, frazione del comune di Capriate San Gervasio, a pochi passi da Bergamo, con le sue casette tutte uguali allineate, circondate da giardini e orti e delimitate dalle stesse recinzioni basse; con la grande fabbrica cotonificio che si estende su 80 mila metri quadrati, gli edifici pubblici, il suggestivo cimitero e l’affascinante centrale idroelettrica, è un borgo da visitare, unico e sorprendente, dal sapore un po’ retrò. Camminare oggi tra le vie silenziose - dal 2004 la grande fabbrica è chiusa - è un po’ come sentirsi in una fiaba o in un romanzo ambientato negli anni della prima rivoluzione industriale, in un tempo sospeso e immutato.

L’Unesco nel 1995 ha riconosciuto a Crespi dAdda l’eccezionale valore storico, sociale e ambientale. Non solo per la conservazione materiale che restituisce il luogo integro dagli anni Venti del Novecento, ma anche per l’eredità immateriale della famiglia fondatrice: a Crespi dAdda ancora nel 1995 gli operai hanno scandito il tempo del lavoro e quello della socialità.

«Quest’anno celebriamo il trentennale dell’inserimento del nostro villaggio operaio nella World Heritage List e l’iniziativa di un manipolo di studenti che ha reso Crespi dAdda quello che è oggi», dichiara Giorgio Ravasio, presidente dell’Associazione Crespi dAdda: «un luogo rigenerato grazie alla cultura e alla valorizzazione della sua storia umana e industriale e questo tema è centrale anche nei percorsi di visita e negli eventi che intendiamo organizzare lungo tutto l’arco dell’anno».

Al Centro Visitatori di Crespi d'Adda si può visitare il museo multimediale dove scoprire la storia di Crespi tramite oggetti d’epoca, fotografie d’archivio e video realizzati da attori che interpretano personaggi che hanno fatto la storia di Crespi dAdda. Dalla loro viva voce il racconto sulla vita nel borgo ai tempi del lavoro nel cotonificio. Sono cinque i nuovi personaggi che si aggiungono a quelli già inseriti nel museo: c’è Romano Cocchi che si batte per i diritti dei lavoratori, la moglie di Silvio Crespi, Gaetano Moretti, uno degli architetti artefici del villaggio, il responsabile della centrale elettrica e il federale del periodo fascista che racconta l’operatività e l’organizzazione di Crespi quando, negli anni Quaranta, prese il nome di Tessilia. Grazie alla realtà virtuale è possibile anche immergersi e rivivere una giornata di lavoro tra i rumorosi telai del grande cotonificio Crespi, in un vero e proprio viaggio nel tempo e nello spazio, in un intreccio tra memoria e futuro.


© Walter Carrera

La centrale idroelettrica, poi, è un imperdibile gioiello di archeologia industriale dall’indiscutibile fascino grazie alle sue decorazioni in stile tardo Liberty lombardo, il parquet originale, il pannello di controllo e le grandi turbine in ghisa del 1909 ancora oggi in attività. Fondata nel 1909 per soddisfare il fabbisogno energetico del cotonificio e del villaggio e inizialmente dotata di 3 turbine Kaplan (con asse verticale e completamente immerse nell’acqua per permettere la rotazione orizzontale) è caduta in disuso nel 2009. Oggi è tornata a nuova vita grazie alla Società Adda Energi, del Gruppo Iniziative Bresciane Spa, che nel 2015 l’ha acquistata, ristrutturata e rimessa in funzione.

Punto di partenza delle visite è l’Unesco Visitor Centre, situato in posizione strategica al centro del villaggio nell’edificio che ospitò un tempo la scuola. Qui hanno sede, oltre alla biglietteria e il punto informazioni, anche il museo multimediale, l’archivio storico, il bookshop e le aule laboratoriali. L’Unesco Visitor Centre è gestito dall’Associazione Crespi dAdda che, dall’aprile 2017 è incaricata dal Comune di Capriate San Gervasio del coordinamento e della gestione delle attività turistiche del villaggio. L’associazione è, inoltre, anche il motore delle attività culturali che si svolgono durante l’anno nel borgo e oltre i suoi confini.


© Marlin Dedaj

I nuovi tour guidati del 2025, organizzati dall'Associazione Crespi dAdda organizza nei weekend e nelle festività, permettono di visitare il villaggio, il museo multimediale, la vicina centrale idroelettrica e di vivere, attraverso la realtà virtuale, un giorno di lavoro nel cotonificio di fine Ottocento. Di seguito tutte le date fino al 19 luglio 2025 (prezzi a partire da 8 euro).

  • Tour guidato al villaggio operaio e al museo multimediale di Crespi dAdda: tutti i sabati alle 14.00 e 15.30; tutte le domeniche e festivi (ad eccezione di Pasqua) alle 14.00, 15.00, 16.00 e 17.00
  • Tour guidato al villaggio operaio e alla centrale idroelettrica di Crespi dAdda: la prima e la terza domenica del mese (ad eccezione di Pasqua) alle 10.00
  • Tour guidato al villaggio operaio, alla centrale idroelettrica ottocentesca e al museo multimediale di Crespi dAdda: la prima e la terza domenica del mese (ad eccezione di Pasqua) alle 14.30, 15.30 e 16.30
  • Tour guidato al villaggio operaio e al museo multimediale di Crespi dAdda con esperienza in realtà virtuale Un giorno di lavoro nel cotonificio: la seconda e la quarta domenica del mese alle 14.00, 15.00 e 16.00
  • Tour guidato nei luoghi del romanzo Al di qua del fiume di Alessandra Selmi: la prima e la terza domenica del mese (ad eccezione di Pasqua) alle 10.00

Per la partecipazione ai tour è necessaria la prenotazione sul sito di Crespi d'Adda. Se durante il fine settimana il villaggio operaio è meta di turisti e famiglie a passeggio, nei giorni feriali è possibile vivere una nuova atmosfera e respirarne la sua storia: chi per motivi diversi si trova a passare a Crespi d’Adda senza che essa sia la vera destinazione del loro viaggio, non possono non rimanere affascinati dal silenzio e dalla quiete che regna nella cittadina. Grazie alla miniguida cartacea di Crespi d’Adda, in vendita a 5 euro presso l'Unesco Visitor Centre e presso tutti i bar/ristoranti del villaggio, è possibile intraprendere in modo autonomo il viaggio alla scoperta di questa cittadina industriale di fine Ottocento.

Come arrivare a Crespi d'Adda? In auto, dall’autostrada A4 Milano-Venezia, uscire al casello di Capriate San Gervasio e seguire le indicazioni che conducono al villaggio operaio di Crespi dAdda. Con i mezzi pubblici, dalla stazione dei treni di Bergamo, prendere il bus Locatelli Atb Tbso Locatelli in direzione Trezzo sull’Adda: una delle fermate del bus è proprio Crespi dAdda. Da Milano, arrivare in metropolitana fino a Gessate (linea verde M2) e da qui prendere il bus Atm in direzione Trezzo sull’Adda: una volta scesi al capolinea, prendere il bus Tbso Locatelli in direzione Bergamo e scendere alla seconda fermata (Crespi dAdda).

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