Bergamo, 05/02/2020.
Perchè Sanremo è Sanremo, recita il celebre slogan del Festival. Ma i Pinguini Tattici Nucleari chi sono? Forse più di una persona se lo è domandato, dopo aver appreso la notizia della partecipazione della band alla settantesima edizione della kermesse canora. I Pinguini Tattici Nucleari sono infatti in gara al Festival di Sanremo 2020 con la canzone Ringo Starr, per altro nella categoria big.
Più noto a un pubblico giovane, questo gruppo indie rock dal nome insolito fugge quasi sicuramente alla generazione precedente, quella che, per intenderci, non vede l'ora di ascoltare la canzone che Rita Pavone porta al Festival di Sanremo 2020.
Eppure, basta ascoltare alcune della canzoni della discografia dei Pinguini Tattici Nucleari per respirare qualcosa di nuovo, una ventata di aria fresca che, volendo, può soffiare anche per le generazioni precedenti. I giovani componenti della band sono nati ascoltando Dalla e De Andrè, così come i Queen e i Coldplay. Il risultato è una band che sa giocare con la musica e con le parole, tra leggerezza e ironia senza frivolezza, con brani ben eseguiti che non escludono testi impegnati.
Ma andiamo con ordine. I Pinguini Tattici Nucleari nascono a Bergamo, in maniera piuttoso casuale, nel 2012. La band è formata da Riccardo Zanotti, Nicola Buttafuoco, Elio Biffi, Lorenzo Pasini, Simone Pagani e Matteo Locati: i ragazzi trovano subito una certa intesa e decidono di mettere su un progetto che inizialmente era basato su alcune cover metal.
Il gruppo si è fatto notare negli ultimi anni soprattutto attraverso YouTube e sui social network, ma è da tempo che la band sforna album e canzoni. Il primo album dei Pinguini Tattici Nucleari, Il re è nudo, esce nel 2014, anno in cui Riccardo Zanotti si trasferisce a Londra per iniziare gli studi presso la University of Westminster, che terminerà nel 2017 con una laurea in Commercial Music BA. Questo cambiamento non ferma il cammino della band che il 18 dicembre 2015 pubblica il secondo album, Diamo un calcio all'Aldilà, mentre Gioventù Brucata, il terzo album dei Pinguini Tattici Nucleari, arriva il 17 aprile 2017.
Nell'agosto dello stesso anno i Pinguini partecipano alla venticinquesima edizione del Sziget Festival di Budapest. Il 2019 segna un anno importante: il 5 aprile 2019 esce per Sony Music il quarto album, Fuori dall’Hype, che entra al dodicesimo posto della classifica Fimi/Gfk degli album più venduti, per rimanere poi diversi mesi nella rosa dei primi 50. Fuori dall’Hype supera nel 2019 i 50 milioni di streaming complessivi mentre i brani Irene (contenuto in Gioventù Brucata) e Verdura conquistano il disco d’oro a un mese di distanza l’uno dall’altro.
Sempre nel 2019, i Pinguini Tattici Nucleari partecipano al disco Faber Nostrum, album tributo a Fabrizio De André, con una rivisitazione del brano Fiume Sand Creek e a ottobre viene presentato al Lucca Comics & Games il fumetto Pinguini Tattici Nucleari a fumetti, totalmente dedicato alla band.
Cosa ascoltare dei Pinguini Tattici Nucleari per farsi un'idea sul loro stile? Noi consigliamo Gigi Cinque Ottavi e Cancelleria: quest'ultima è una specie di Bratracomiomachia - ovvero La Guerra dei Topi e delle Rane, un poemetto che nell'antichità era attribuito a Omero - tra penne e matite che, all'indomani dello sciopero nazionale delle gomme, ineggiano a uguaglianza e rivoluzione. Ma anche nello Libero Stato di Cancelleria le dinamiche politiche rispecchiano quelle attuali: la lotta delle matite finisce così nel sangue, o meglio, nella grafite, per mano di stilografiche e graffette. La trasposizione di queste vicende nella quotidianità si traduce in una critica al populismo.
La storia e il percorso artistico dei Pinguini Tattici Nucleari prosegue al Festival di Sanremo 2020, a cui il gruppo si presenta con la canzone Ringo Starr: Un mix di pop, rock e funky dal ricco arrangiamento orchestrale, con ottoni e archi a farla da padrone. Tra le citazioni beatlesiane, i Pinguini Tattici Nucleari si fanno portavoce della loro generazione, alla ricerca di un posto nel mondo, e con ironia e giochi di parole prendono il famoso batterista dei Fab Four come metafora esistenziale.
E per la serata cover di Sanremo 2020? Giovedì 6 febbraio i Pinguini Tattici Nucleari salgono sul palco dell'Ariston con un medley. Da Papaveri e papere a Nessuno mi può giudicare, da Gianna a Sarà perchè ti amo. Tutto è pronto dunque e i Pinguini non vedono l'ora di calcare il palco dell'Ariston, abbandonando almeno per cinque serate il loro look scazonato e giocoso per indossare abiti più sobri. Sulla loro pagina Instagram, il gruppo ha preso tutto con filosofia: «È andata così, questo Sanremo ci ha costretto a vestirci eleganti».
Ma ecco la domanda che tutti quanti si pongono: da cosa deriva il nome Pinguini Tattici Nucleari come nome della band? Cosa c'è di tattico e nucleare nel gruppo bergamasco? A rispondere è il frontman del gruppo, Riccardo Zanotti: «Il nome Pinguini Tattici Nuclearui deriva dal nome di una birra scozzese a gradazione piuttosto alta, la Tactical Nuclear Penguin», racconta il frontman del gruppo Riccardo Zanotti, «il nome della band, però, non ci piace molto, perché non siamo stati noi a sceglierlo. Lo hanno scelto i primi componenti della band, Bernu e Claudio, che si sono trovati davanti la birra scozzese in un pub di Brescia. Da quel giorno non possiamo cambiarlo, ma con il tempo abbiamo visto che il nome Pinguini Tattici Nucleari funziona».
Al termine dell’esperienza sanremese i Pinguini Tattici Nucleari partono per un atteso tour nei palazzetti. Si parte da Pordenone (27 febbraio), per poi toccare Milano (29 febbraio, sold out), Padova (2 marzo), Firenze (3 marzo), Roma (6 marzo), Bologna (12 marzo), Montichiari (14 marzo) e Torino (16 marzo); in chiusura una seconda data a Milano (19 marzo).
Di Fabio Liguori