Brescia, 14/04/2021.
La Ciclovia del Garda è un itinerario lungo le sponde del Lago di Garda, che tocca la Lombardia, il Veneto e il Trentino. Inugurato nel 2018, il percorso dovrebbe essere ultimato tra il 2021 e il 2022 dando vita - con i suoi 140 chilometri - ad una delle piste ciclabili più lunghe del mondo. Un vero e proprio sogno, dunque, per tutti gli appassionati di escursioni in bicicletta, ma anche un’occasione per ammirare panorami mozzafiato, bellezze culturali e artistiche dei borghi circostanti e per gustare la buona cucina della zona. La pista ciclabile, inoltre, fa parte delle dieci ciclovie turistiche di interesse strategico nazionale e da molti è già definita la più spettacolare del mondo.
L’itinerario è stato inaugurato nel 2018, con il primo tratto della Ciclovia a Limone sul Garda, in località Capo Reamol e fino al confine con il Trentino: circa due chilometri e mezzo di pista ciclopedonale sospesa a strapiombo sulle acque del lago, con strutture in acciaio agganciate alle pareti della montagna. Il percorso, dunque, è davvero suggestivo e adatto a tutti (anche a famiglie con bambini) e può essere completato in qualsiasi momento della giornata, vista l'illuminazione attiva 24 ore su 24.
Ma quali sono gli altri tratti della Ciclovia del Garda già aperti al pubblico e percorribili, oltre alla spettacolare passerella a picco sulle acque di Limone sul Garda? In primis è possibile citare le parti dell'itinerario ciclabile che si incrociano con la famosa Ciclovia del Sole e con i route 7 e 8 di EuroVelo (il gruppo di itinerari ciclistici europei). In secondo luogo un altro tratto già disponibile è quello che collega Riva del Garda e Torbole, che si unisce poi con la pista Torre dei Laghi fino a Salò. Infine è già percorribile la ciclabile da Gragnano a Tremosine, esistente da inizio Novecento e definita da Churchill l'ottava meraviglia del mondo.
L'obiettivo è dunque quello di completare la pista ciclopedonale del Garda e i progetti di questo inizio 2021 sembrano andare proprio in questa direzione. Nei mesi futuri, infatti, si punta a completare i tratti mancanti per collegare il Trentino e far sì che la ciclovia incominci a prendere forma nella sua interezza. Tra le novità da segnalare degli ultimi tempi, infatti, ci sono soprattutto interventi per la parte trentina dell’itinerario. Sono ripresi, innanzitutto, i lavori di realizzazione del tratto che dalla centrale idroelettrica di Riva del Garda, sul lungolago D’Annunzio, collegherà fino al sottopasso/galleria per la Via Ponale. Si punta a completare il tutto nei prossimi mesi primaverili/estivi, così grazie a questo tratto non sarà più necessario attraversare la statale Gardesana occidentale. Proprio di recente, poi, si è conclusa la messa in sicurezza della parete sovrastante la via Ponale, così da scongiurare cadute di massi o parti pericolanti.
È poi in fase di progettazione avanzata la tratta che dalla Galleria Panda (prima galleria inutilizzata sulla Gardesana) porterà fino alla Galleria Orione. Così come è in stato avanzato il progetto per la parte di tracciato di 110 metri al confine bresciano, che consentirà di collegare in sicurezza il tratto di ciclabile già realizzato a Limone sul Garda. È poi in costruzione nella parte veneta ad Assenza (nei pressi di Brenzone sul Garda) una barriera spondale di 95 metri: la struttura permetterà di risolvere il problema del passaggio della ciclovia nei punti più stretti e con meno margine di sponda, allargando la costa con un progetto a basso impatto ambientale e con materiali naturali (pietre e marmo). Infine nel 2021 per completare l’intera ciclovia, è prevista la progettazione di un tratto che dalla Galleria Orione arriva fino alla Galleria dei Titani e di un primo tratto anche sulla sponda est del Lago di Garda.
Di Simone Caravano