Brescia, 12/04/2022.
All’inizio della Val Camonica e sulla sponda orientale del Lago d’Iseo sorge Corna Trentapassi, montagna parte delle Prealpi Bresciane di 1248 metri. Nonostante l’altezza tutto sommato modesta, il monte è da tutti considerato una vera e propria terrazza naturale sul Lago d’Iseo e su tutti le vette circostanti. La cima di Corna Trentapassi, infatti, offre vedute spettacolari sul Monte Isola, Monte Guglielmo, fino ai bergamaschi Monte Bronzone e Monte Creò.
Il luogo prende il nome di Corna Trentapassi per via di un’italianizzazione non del tutto corretta dell’originale denominazione locale: quella bresciana, infatti, corrispondeva al termine Tré Tapàsch (tre spunzoni), facendo semplicemente riferimento all’aspetto del monte e senza nessuna indicazione ai trenta passi. Il paesaggio della località, inoltre, per la sua spettacolarità si pensa sia stato usato da Leonardo Da Vinci in ben tre suoi dipinti: La Madonna dei Fusi, Temporale su una Vallata e secondo alcuni addirittura la Gioconda. In tutti e tre i quadri, infatti, il paesaggio riprodotto sembra avere le somiglianze di Corna Trentapassi e si dice come l’artista toscano ritrasse spesso valli, fiumi e laghi della Lombardia.
Chiusa la parentesi artistica, però, è necessario sottolineare come la località di Corna Trentapassi offra diversi percorsi escursionistici per salire in vetta, per tutti gli appassionati di trekking e non solo. Precisamente gli itinerari per arrivare in cima al monte sono tre, uno principale e due varianti, con tempi di percorrenza, dislivelli e difficoltà differenti. L'itinerario più noto prevede la partenza da Zone, piccolo paese a 680 metri d’altezza in provincia di Brescia, e si sviluppa per 6,3 chilometri lungo sentieri in ottime condizioni senza particolari difficoltà. Il percorso, infatti, è adatto anche per le famiglie, seppur un buon allenamento è sempre consigliabile visti alcuni tratti in pendenza.
Come accennato prima, però, esistono anche due varianti per escursionisti più esperti, con tempi di percorrenza più lunghi e dislivelli maggiori. La prima variante parte da Vello, piccola località a 200 metri d’altezza, quindi con il tratto in salita fino in cima molto più prolungato e duro. L’altra variante prevede una deviazione che si dirige sulla vetta del Monte Vignole, prima di giungere a Corna Trentapassi.
Il primo itinerario
L'intinerario più semplice per raggiungere Corna Trentapassi parte da Zone, precisamente dalla frazione Cusato, ed è accessibile a tutti. Per iniziare questa escursione è necessario, in primis, lasciare la macchina in uno dei parcheggi del paese, per poi percorrere a piedi un primo tratto di strada asfaltata. Dopo qualche chilometro si prende una mulattiera e si giunge a due cartelli che indicano due possibilità di sentieri da percorrere. Il sentiero 229 è maggiormente adatto alle famiglie, mentre il 229A è un po’ più ripido e richiede un minimo di preparazione fisica. Entrambi comunque portano allo stesso punto, ovvero la Forcella di Coloreto, dove la strada si stringe e si prosegue il percorso. Inizialmente il tratto è per lo più boschivo, ma dopo qualche chilometro di cammino il percorso diventa più roccioso e incominciano ad apparire affascinanti scorci sul Lago D’Iseo. Così in salita si giunge alla prima vetta, l’anticima est Corna Trentapassi, dove è situata una croce metallica e da cui si può ammirare un ottimo panorama. Successivamente si continua e si sale per l’ultimo tratto, arrivando alla vetta di Corna Trentapassi. Qui è possibile godere di una bellissima vista panoramica a sud sul Lago d’Iseo, sul Monte Isola e sul Monte Vignole, a est sul Monte Guglielmo e a nord sulla Val Camonica, sulla Presolana e sull’Adamello.
Il secondo itinerario
Gli escursionisti più esperti possono anche scegliere altre due varianti per raggiungere la vetta di Corna Trentapassi. Una parte da Vello, paese a 200 metri d’altezza, lasciando la macchina al parcheggio dopo la galleria di San Rocco. Iniziando a camminare da più in basso, rispetto ai 680 metri di Zone, il dislivello aumenta fino a 1000 metri, così come la durezza del percorso. Da Vello gli escursionisti possono scegliere se percorrere il sentiero 263, di 3 chilometri, oppure se prendere il 265 di 4 chilometri. Generalmente i più esperti decidono di salire in vetta con il sentiero 263 e di scendere con il 265, realizzando così un itinerario ad anello.
Il terzo itinerario
L'ultima variante parte da Zone ed è, tra tutte, quella più difficile in quanto le cime da raggiungere sono ben due. La prima parte del tracciato è la stessa del primo itinerario, ma prima di salire alla cima del Monte Trentapassi c’è una deviazione di percorso per la vetta del Monte Vignole. L’escursione presenta così un dislivello di 590 metri e una lunghezza di 6,8 chilometri, con tratti di pendenza molto duri. La realizzazione di questo percorso, infatti, è indicata solo per coloro che sono davvero esperti di escursionismo, viste le forti pendenze e alcuni tratti molto rocciosi.
Di Simone Caravano