Como, 25/02/2022.
Il Percorso nella Roccia è un itinerario escursionistico tra le bellezze naturalistiche, geologiche e faunistiche della Riserva Naturale Valsolda, località in provincia di Como sul versante settentrionale del Lago di Lugano, al confine con la Svizzera.
L’escursione prevede un vero e proprio viaggio tra le grotte, le rocce, i minerali, i fossili, le guglie e i torrenti ad acqua limpida della valle, una tra le più selvagge e suggestive della Lombardia. All’interno dei 318 ettari della riserva naturale è possibile ammirare non solo bellezze naturalistiche, ma anche moltissime ricchezze faunistiche: i boschi della zona, infatti, sono abitati da splendidi camosci, cervi, caprioli e diversi specie di uccelli, tra cui la maestosa aquila reale.
Il percorso presenta una difficoltà media/impegnativa, con un dislivello tra i 600 e i 900 metri circa, e dunque richiede un minimo di esperienza nell’ambito del trekking e dell’escursionismo. La partenza dell’itinerario è prevista a Dasio, frazione di Valsolda, e si stima possa essere completato in un intervallo di tempo tra le 4 e le 6 ore, giungendo nuovamente al punto iniziale vista la sua struttura ad anello. Inoltre l’intero percorso è segnato con diverse targhette che indicano la strada da percorrere e otto pannelli didattici, che accompagnano il cammino degli escursionisti con curiosità e spiegazioni sulle particolarità della zona.
L’escursione inizia, dunque, dalla frazione di Dasio e precisamente il punto di partenza è il parcheggio vicino alla chiesa del piccolo paese. Da qui bisogna prendere un sentiero sulla sinistra e si entra ufficialmente nella Riserva Naturale Valsolda. Dopo qualche minuto di cammino si giunge al torrente Soldo e si attraversa un ponticello, arrivando ad una pozza davvero affascinante. Si prosegue così lungo il percorso, accompagnati dai già citati pannelli didattici, e si attraversa nuovamente il torrente. Ci si trova poi a percorrere una strada che porta fino all’Alpe Serte. Qui si incontra un’area attrezzata, in cui è possibile fare una prima pausa con una fontana per il rifornimento d’acqua. Dopo questo breve stop, seguendo sempre le indicazioni lungo il sentiero, si arriva ad un tratto boschivo pianeggiante.
In questo punto si può decidere di procedere verso destra, continuando per la strada principale, oppure di percorrere una variante a sinistra, che allunga l’itinerario di circa 2 ore. Questo sentiero aggiuntivo, con un dislivello di circa 300 metri, permette di godere di alcune vedute sul Lago di Lugano davvero spettacolari.
Tornando al sentiero principale, dopo qualche chilometro di cammino, si giunge al Passo Stretto, storico passaggio tra Valsolda e Val Rezzo. Da qui si procede in salita e si arriva ad un punto panoramico, con scorci suggestivi sulle rupi e i boschi dei monti circostanti. Anche in questo punto è possibile realizzare una piccola deviazione, prima di continuare a percorrere il sentiero principale. Infatti svoltando leggermente a sinistra e percorrendo alcune scalinate/passerelle in legno, si può godere di un altro meraviglioso panorama sulle località della Valsolda, sul Lago di Lugano e sulle cime di Pradè e del Torrione.
Dopo questa breve deviazione, però, per proseguire il percorso si deve tornare sulla strada principale, che dopo un breve tratto porta alla cosiddetta zona delle terre morte. Il luogo è chiamato così perché presenta un terreno poco permeabile e caratterizzato da rocce scure facilmente sfaldabili. Qui si creano delle pozze di accumuli di acqua piovana, dette bolle, che diventano veri e propri abbeveratoi naturali per i cervi della zona.
Proseguendo nel cammino, si giunge così al punto più alto dell’itinerario: l’Alpe Pessina (1217 metri). A questo punto, arrivati in cima, non resta che procedere in discesa fino all’Alpe Serte, dove ci si ricongiunge al primo tratto del sentiero e dopo pochi chilometri nuovamente all’ingresso della Riserva Naturale Valsolda.
Di Simone Caravano