Cremona, 13/10/2023.
A sud della Lombardia, nel cuore della Pianura Padana a circa 85 chilometri da Milano, sorge Cremona. Fondata nell’antica Roma, durante il periodo repubblicano, la città è passata nel corso dei secoli sotto la dominazione di differenti popoli e regnanti: dai Bizantini ai Longobardi, passando per i periodi medievali delle Leghe Lombarde, del Ducato di Milano, della dominazione spagnola, di quella francese e austriaca, fino all’Unità d’Italia. Il periodo di maggiore splendore, però, Cremona lo conobbe dal 1300 fino agli ultimi anni del 1600, sotto il governo dei Visconti e degli Sforza prima e degli spagnoli poi. Durante tutti questi secoli le due famiglie nobiliari lombarde e i regnanti iberici fecero della città lombarda uno dei principali centri culturali e artistici di tutto il nord Italia, finanziando la costruzione di diversi edifici, palazzi e opere d’arte, oggi simboli del centro storico cittadino, e portando presso le proprie corti diversi intellettuali, artisti e musicisti dell’epoca.
Proprio quest’ultima categoria ha fatto di Cremona nel corso dei secoli una delle capitali della musica in Italia e in Europa. Presso la città lombarda, infatti, nacque nel 1567 Claudio Monteverdi, tra i più importanti innovatori del linguaggio musicale nel passaggio tra Rinascimento e Barocco, così come Antonio Stradivari, nato a Cremona negli anni Quaranta del 1600 e riconosciuto come uno dei migliori liutai su scala globale. Nelle sue botteghe in città produceva chitarre, arpe, viole, violoncelli, ma soprattutto violini, apportando alcuni rinforzi e modifiche strutturali allo strumento. Da tutto il mondo i migliori musicisti si recavano a Cremona presso le botteghe di Stradivari, che divenne nella seconda metà del 1600 il modello da seguire per l’assemblamento dei violini. Questa tradizione poi è andata avanti nel corso degli anni a venire, tanto da portare l’Unesco nel 2021 a inserire l’artigianato tradizionale del violino a Cremona tra i patrimoni orali e immateriali dell’umanità. Ma non sono finiti qui i legami tra la musica e la città lombarda.
A Paderno, in provincia di Cremona, nacque nel 1834 Amilcare Ponchielli, tra i migliori compositori e direttori di banda italiani, mentre nel 1943, all’età di tre anni, Mina si trasferì a Cremona e giovanissima iniziò la sua brillante carriera da cantante.
Cremona, dunque, è una città con un passato importante, custodito in molti dei suoi palazzi, monumenti, edifici religiosi e luoghi storici. Il suo centro storico si può visitare con tranquillità a piedi in una giornata. L’itinerario ideale per andare alla scoperta delle bellezze storiche e artistiche di Cremona inizia da piazza del Comune, centro nevralgico e cuore del centro cittadino. La piazza è delimitata da tre dei più importanti edifici della città, ovvero il Duomo di Santa Maria Assunta, il Battistero e il Palazzo del Comune.
La Cattedrale risale al XII secolo e presenta una struttura romanica, ornata da alcuni elementi in stile gotico. La facciata è completamente in marmo bianco di Carrara e rosso di Verona, la sua simmetria è interrotta da un grande rosone e diverse statue. Al suo interno sono visibili tantissimi affreschi di epoca rinascimentale e barocca, tra cui spicca, nella navata centrale, un ricchissimo ciclo con alcuni episodi biblici realizzato da vari artisti del XVI secolo. Una volta visitata la Cattedrale può essere una buona idea quella di dirigersi verso il Torrazzo, situato proprio accanto al Duomo: con i suoi 112,54 metri d’altezza è la torre campanaria più alta d’Europa e una volta arrivati in cima, dopo 502 gradini, si può godere di una splendida vista su tutta la città e le zone circostanti. Durante la salita verso la vetta, inoltre, è possibile realizzare delle soste per ammirare le sale del Museo Verticale, con alcune curiosità sulla costruzione e dettagli della torre e del grande orologio astronomico posto in cima.
Una volta visitato il Torrazzo è la volta del Battistero romanico a pianta ottagonale, dominato al centro da una splendida fonte battesimale e sovrastato da una grande cupola. Sempre tra gli edifici storici di piazza del Comune, di fronte al Duomo, c’è il Palazzo del Comune, che è stato costruito nel 1206, per poi subire un importante ristrutturazione durante il Rinascimento. Oggi ospita gli uffici comunali, ma ci sono alcuni interni aperti al pubblico e degni di una visita: tra questi la Sala del Consiglio e lo Scalone d’Onore, ornati da diverse opere pittoriche dall’elevata bellezza storia-artistica. Sul fianco sinistro del Comune, poi, merita un’occhiata la Loggia dei Militi, uno degli edifici più antichi della città: sotto il portico del monumento è visibile il simbolo di Cremona, formato da due figure di Ercole che sorreggono lo stemma della città.
Continuando la visita della città, a pochi passi da piazza del Comune, sorge la Chiesa di San Gerolamo. La chiesa presenta al suo interno tantissime decorazioni e affreschi di epoca barocca sia sul soffitto che sulle pareti. Camminando tra le vie del centro storico, poi, si arriva al Museo del Violino, che racconta la straordinaria tradizione cremonese legata allo strumento ormai da cinque secoli. Il museo conserva diversi esemplari di violini realizzati dai più importanti liutai della città come Stradivari, Amati e Guarnieri, ma allo stesso tempo ripercorre la storia dello strumento legata a Cremona in maniera interattiva.
A cinque minuti a piedi dal museo, poi, sorge una piazza dedicata al liutaio cremonese Antonio Stradivari, circondata da diversi edifici del XX secolo e contenente sulla sua superficie una statua proprio di Stradivari. Quest’ultimo visse dal 1667 al 1680 in una casa posta lungo una delle vie più belle e antiche di Cremona, corso Garibaldi, ancora visibile oggi dall’esterno. Davanti all’abitazione, poi, si trova una statua di Stradivari intento a lavorare un violino seduto su una panchina, su cui è possibile sedersi e scattare una foto ricordo al fianco del liutaio.
Per completare la visita della città è possibile visitare il Museo Civico Ala Ponzone, che al suo interno conserva oltre 2000 opere d’arte realizzate da artisti come Caravaggio, Arcimboldi, Bembo, Boccaccino e tanti altri, e ammirare tra le vie del centro storico alcune delle botteghe più antiche di Cremona. Tra queste le pasticcerie Lanfranchi e Ebbli, per assaggiare il tipico torrone cremonese, così come entrare in una trattoria tipica della città, per gustare un buon piatto di marubini, tortelli con zucca e amaretti o cotechini vaniglia e bolliti serviti con mostarda.