Cuneo, 09/08/2019.
Periodo di vacanze e settimana di Ferragosto, nonché ultima possibilità per immergersi a 360 gradi nella cultura occitana con il Festival Occit’amo. Da lunedì 12 agosto a giovedì 15 è infatti in corso l’ultima carrellata di appuntamenti con il festival delle valli occitane. Il focus sarà questa volta in Valle Grana.
Si inizia lunedì 12 agosto 2019 con i matinè di Occit’amo al Rifugio Fauniera. Dopo l’esperienza del concerto più alto d’Europa con una ghironda sul Monviso, il festival ritorna in rifugio, in un luogo che guarda a un crocevia di tre Valli. Rocca la Meja, colle della Bandia, Colle Valcavera: tre vallate occitane si incontrano in un pianoro dalla vista mozzafiato. Appoggiandosi a rifugi alpini, il Festival Occit’amo farà suonare all’alba ghironda e cornamusa, portando gli appassionati di musica e di montagna a incontrarsi davanti a un palco naturale incredibile. Passioni a confronto: la montagna e la musica dei Lhi Destartavelà, gli “scavezza collo”. Nati nel 2008, suonano musica tradizionale occitana con qualche inserzione personale (alcuni pezzi sono di loro composizione) e usano gli strumenti della tradizione - organetto diatonico, ghironda, flauti, galobet, piva, cornamusa - miscelati con strumenti "moderni" come il basso elettrico e il cajon.
A tal proposito, martedì 13 e mercoledì 14 agosto all’ex Centrale Gallina due giorni dedicati a ghironda, organetto, cornamusa e danza, due giorni per fare e insegnare musica a grandi e piccoli, tutto in modo gratuito. Così Sergio Berardo, leader dei Lou Dalfin, ha immaginato di chiudere la lunga kermesse estiva, andando oltre la proposta di formazione musicale, offrendo partecipazione e condivisione a suon di note. Un approccio allo strumento attraverso il confronto con alcuni grandi artisti e giovani “maestri”. Con Sergio Berardo, Rosella Pellerino, Direttore Scientifico di Espaci Occitan, che introdurrà le diverse sessioni di musica raccontando tanto la storia quanto l’attualità occitane. E non mancherà un premio finale. Partecipare a un momento di musica nel grande concerto del Santuario di San Magno, un “concerto funambolico” con i componenti dei Lou Dalfin. Tra gli Strumenti: Ghironda Davide Bagnis e Simonetta Baudino; Organetto, Luca De Clementi, Gabriele Arnaudo e Loris Giraudo; Galoubet, Jean-Paul Faraut; Cornamusa, Dino Tron; Fisarmonica, Roberto Avena; Flauto, Enrica Bruna; Bodega, Maxence Camelin. Chi suona un altro strumento potrà unirsi al gruppo e partecipare alla due giorni.
Focus sulla cultura occitana martedì 13 agosto, con attenzione alle identità linguistiche e alla ricchezza delle minoranze in Europa, Italia e Piemonte, ma anche con la letteratura occitana, tra la lirica dei trovatori occitani, antenati dei giovani musicisti odierni, che ha ispirato Dante, il Dolce Stilnovo, la scuola poetica siciliana e quella tedesca. Infine Catari e camisards, Felibres e vignaioli: la lunga e tortuosa storia degli occitani e dell’occitanismo, per poi passare alle feste occitane delle valli, tra animali, piante e creature del bosco generate dalla fantasia dei montanari: dal lupo all'orso di segale, piume o ricci di castagne, sono le figure tratte dal mondo naturale, addomesticate per il tempo della festa, le vere protagoniste delle più antiche e celebri feste del Piemonte alpino occidentale, dalla Baìa ai Carnevali.
Sempre il 13 agosto si svolgerà una grande caccia al tesoro per adulti e famiglie alla scoperta della valle Grana, sulla via del Castelmagno. Degustazioni, leggende, arte e mestieri, tra prove pratiche e indovinelli. Dalla seconda tappa in poi ci si sposta autonomamente sul territorio. Ad ogni tappa si otterrà l’indizio per raggiungere la successiva. Occorrerà superare una prova legata al luogo, o cercare un indizio intorno a sé. Sono previsti diversi percorsi, finalizzati a scoprire un angolo diverso, una borgata, una grotta di stagionatura, una struttura ricettiva. Arrivo verso le 18.00 e, dopo l’aperitivo a base di prodotti tipici della valle Grana, verranno premiate le squadre vincitrici e tutti gli equipaggi riceveranno un omaggio.
La sera sarà tempo di musica occitana, il 13 agosto con Roby Avena Group, il 14 con Maxence Camelin e Bataclan, fino al grande spettacolo del Ferragosto Occitano. Si inizierà con untrekking del 15 agosto negli alpeggi di Castelmagno. Dove e come nasce il celeberrimo formaggio Castelmagno? Nella giornata in cui l’alta valle Grana risuonerà di melodie secolari grazie al concerto dei Lou Dalfin presso il Santuario di San Magno, EmotionAlp propone un itinerario che proprio intorno al Santuario, luogo sacro da secoli per i pastori e gli allevatori, tocca alcuni tra gli alpeggi più pregiati del territorio. Il trekking terminerà al Santuario per l'esibizione di Andrea Loreni, il funambolo, e il concerto dei Lou Dalfin alle 16.00 al Santuario di San Magno.
Andrea Loreni sarà protagonista di una performance imperdibile a 1800 m di quota, resa ancora più suggestiva dalla musica che da sempre racconta queste terre: sarà infatti Sergio Berardo, con la sua ghironda, ad accompagnare i suoi passi nel cielo. Come gli antichi “trovatori” erano soliti esibirsi facendo da ambasciatori delle prime culture europee, i Lou Dalfin cantano nella tradizionale lingua “d’Oc” e portano la cultura occitana in giro per il mondo. Sono più che un semplice gruppo musicale nella parte Occitana del Piemonte: la band di Sergio Berardo è diventata un fenomeno di costume che ha reso la musica occitana contemporanea, facendola uscire dai ristretti circoli di appassionati perché divenisse fenomeno di massa. All’esterno dell’area occitana Lou Dalfin è stato un anello di congiunzione tra realtà diverse: la pianura piemontese e l’Italia da una parte, le vallate e l’area transalpina dall’altra. Con Lou Dalfin le valli d’Oc non sono più l’estremo lembo di una cultura asettica ma hanno riacquistato la loro funzione storica tradizionale: l’essere ponte.