LangaPonica: coltivazione fuori suolo sostenibile tra Langhe e Roero

Cuneo, 15/11/2024.

Da fine settembre è stata presentata al pubblico una società che, tra Langhe e Roero, ha per obiettivo la sostenibilità dei processi produttivi coltivando interamente fuori suolo ortaggi e microgreens. 

Si tratta di LangaPonica, una startup agricola dall'impianto all'avanguardia: una grande vasca da 75mila litri d'acqua al servizio di 10.000 braghe, disposte su 500 torri verticali, sfruttando la concessione di un brevetto innovativo.

LangaPonica adotta due tecniche innovative di coltivazione senza suolo per produrre ortaggi: l'idroponica e l'acquaponica. Quest'ultima si differenzia dalla prima perché unisce a questa coltivazione senza terra l'allevamento ittico: nel sistema acquaponico di Bra, all'interno di due serre, vengono allevate circa cento carpe koi giapponesi, le quali generano un fertilizzante naturale che viene impiegato per la crescita di verdure, microverdure e fiori commestibili coltivati da LangaPonica.

Un progetto nato dalla passione e cresciuto con l’innovazione

I fondatori di LangaPonica sono Antonio Mucci, chef langarolo con il debole per le nuove tendenze culinarie, ed Emanuele Negro, imprenditore con un forte interesse per la nutrizione e Pietro Ramunno, esperto di comunicazione e innovazione nonché responsabile marketing.

«Tutto è partito dalla sperimentazione a casa di Antonio. Poi abbiamo visto che funzionava e quindi abbiamo messo l'occhio su queste due serre - ci racconta Pietro - dove inizialmente venivano coltivati fiori a terra. Abbiamo detto "proviamo!" e siamo partiti!»

Sono loro che hanno dato il via a un progetto basato su pratiche agricole innotivative e soprattutto sostenibili che, grazie alla passione per la pesca, i due hanno fatto il salto di qualità durante il lockdown, trasformando questo semplice esperimento in una vera e propria azienda agricola strutturata grazie all'ingresso di un terzo socio, Pietro Ramunno, esperto di comunicazione e innovazione, ora responsabile marketing.

Nel 2023, con il supporto del PSR 2021-2027, LangaPonica ha realizzato un impianto innovativo a Bra, progettato per essere replicato in contesti con scarsità d’acqua o suoli inquinati. Basato sulla coltivazione fuori suolo in serre, l’impianto rappresenta un modello pionieristico per diffondere la cultura dell’acquaponica e attrarre investitori nel settore della Green Economy.

Come detto precedentemente, il cuore dell'impianto è una vasca da 90 mq che ospita carpe koi, il cui materiale organico di scarto diventa fertilizzante naturale per le piante. Il processo segue un ciclo chiuso:

  1. Gli scarti dei pesci vengono filtrati e trasformati in nitrati attraverso un sistema biologico.
  2. L’acqua arricchita di nutrienti irriga le piante tramite torri idroponiche verticali, dove le radici assorbono i nutrienti.
  3. L’acqua ritorna pulita alla vasca, completando il ciclo.

L’impianto riduce il consumo di acqua del 90-95% rispetto all’agricoltura tradizionale, grazie al ricircolo continuo. La coltivazione verticale riduce l’uso del suolo, decuplicando la resa per metro cubo e eliminando fertilizzanti chimici, contrastando così l’inquinamento e la perdita di biodiversità. La protezione delle coltivazioni avviene attraverso metodi naturali, come l’uso di coccinelle e di piante carnivore per il controllo biologico dei parassiti e insetti infestanti.

Attualmente LangaPonica si rivolge principalmente al settore della ristorazione, dai ristoranti stellati alle trattorie. I prodotti, coltivati da semenze biologiche, sono fresche e di qualità grazie a una filiera corta che assicura la consegna entro 24-36 ore dalla raccolta.

Nonostante non siano certificati come biologici a causa delle normative attuali, i prodotti rispettano standard di qualità superiori, in attesa di un aggiornamento legislativo. Inoltre LangaPonica sta attualmente collaborando con l'Università di Torino per una certificazione volontaria per tenere sotto controllo tutti i processi e per capire che tipo di prodotto finale si riuscirà a ottenere nel lungo termine.

Per il futuro, LangaPonica punta a implementare tecnologie avanzate per automatizzare i processi produttivi: il progetto rende possibile l'installazione di impianti simili in aree urbane, zone con scarsità di acqua o terreni non produttivi.

Di Giulia De Sanctis

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