Domenica 15 e lunedì 16 dicembre il comune di Morozzo ospita l’Antica Fiera del Cappone, un evento che celebra il legame tra tradizione, cultura e gastronomia. Al centro della manifestazione c’è il Cappone di Morozzo, protagonista di esposizioni, degustazioni, mercati, e momenti culturali, che ne valorizzano il ruolo storico e culinario.
Le origini della Fiera risalgono ai primi del Novecento, ma fu negli anni ’50 che la manifestazione venne rilanciata grazie all’impegno di esponenti della borghesia locale. Oggi rappresenta una sintesi perfetta tra zootecnia, commercio, gastronomia e arte, celebrando non solo il cappone, ma anche un ricco patrimonio di tradizioni locali.
Curiosamente, il cappone è citato anche nei Promessi Sposi di Manzoni, dove viene offerto da Renzo all’Avvocato Azzeccagarbugli, sottolineando il suo valore simbolico e gastronomico.
Il Cappone di Morozzo non è solo un prodotto tipico, ma una vera eccellenza locale. Allevato in 16 comuni della zona, rientra in un progetto di valorizzazione delle produzioni agricole tradizionali. La carne del cappone è una prelibatezza apprezzata durante le feste natalizie, conquistando il palato non solo a livello locale, ma anche nazionale e internazionale.
La Fiera è supportata dai Consorzi di Tutela e dalle Associazioni di valorizzazione delle produzioni tipiche, che contribuiscono a promuovere questa eccellenza.
Il Cappone di Morozzo: un Presidio Slow Food
Il Cappone di Morozzo è il primo Presidio Slow Food e gode di una rintracciabilità certificata grazie a un sistema di inanellamento numerato eseguito dai veterinari aziendali. Appartenente alla razza nostrana di Morozzo, il cappone si distingue per:
Con circa 40 allevatori, molti dei quali donne, la produzione mantiene un forte legame con il territorio e le sue tradizioni.