Sabato 29 marzo inaugura a Monforte d’Alba (CN) la mostra "Echi del ‘900", dedicata all’universo creativo di Mario Lattes attraverso la sua collezione personale. L’esposizione, ospitata dalla Fondazione Bottari Lattes fino all’11 maggio 2025, presenta una selezione di oltre quaranta opere, offrendo uno sguardo sulla passione collezionistica dell’artista.
Curata da Armando Audoli, la mostra valorizza il patrimonio della Fondazione, che raccoglie non solo i lavori collezionati da Lattes, ma anche le opere acquisite successivamente da Caterina Bottari Lattes, che ha proseguito e arricchito la raccolta con sensibilità personale.
Per Mario Lattes, il collezionismo non era solo una ricerca estetica, ma un’estensione del proprio percorso artistico e intellettuale. L’incisione, il disegno e la pittura, le tecniche che più lo appassionavano, costituiscono i fulcri di questa esposizione.
Secondo il curatore Armando Audoli, la collezione di Lattes riflette il suo spirito irregolare e visionario: un insieme di opere che accosta con naturalezza artisti eccentrici e simbolisti ai grandi nomi del Novecento italiano ed europeo. Il suo approccio al collezionismo era istintivo, rapsodico e mai sistematico, un’ulteriore chiave di lettura della sua complessa personalità.
Tra i pezzi più significativi, spicca un dipinto del 1963 di Pinot Gallizio, in dialogo con opere di protagonisti dell’Informale torinese come Piero Ruggeri, Sergio Saroni e Giacomo Soffiantino. Presenti anche tele di Ennio Morlotti e Albino Galvano, oltre a una selezione di incisioni di Luigi Bartolini, Mario Calandri, Jean-Pierre Velly e Jiří Anderle.
La mostra include inoltre opere di artisti dal respiro internazionale, tra cui Georges Braque, Maurice Utrillo e Amedeo Modigliani, rappresentato da un delicato disegno di un fumatore di pipa. A fianco di questi, trovano spazio il lunare Osvaldo Licini e la Sphinx in Pharaon di Ernst Fuchs, testimoniando l’interesse di Lattes per il Simbolismo e il Surrealismo mitteleuropeo.
Completano il percorso opere di Italo Cremona, Gianfranco Ferroni, Lucio Fontana, Virgilio Guidi, Fausto Melotti, Mario Sironi, Francesco Tabusso, Carlo Terzolo e Renzo Vespignani, a testimonianza della varietà e ricchezza della collezione.
L’iniziativa si inserisce nel programma culturale della Fiera Internazionale dei vini del Piemonte - Vinum Alba 2025, rinnovando la collaborazione tra la Fondazione Bottari Lattes e l’Ente Fiera di Alba.
Ad aprile sono previsti laboratori didattici e visite guidate per le scuole, offrendo ai giovani un’esperienza interattiva per avvicinarsi all’arte del Novecento. Bambini e ragazzi potranno sperimentare la tecnica dell’incisione, pratica prediletta da Lattes e centrale nell’espressività di molti artisti del secolo scorso.
Orari di apertura e informazioni
La mostra è realizzata con il sostegno di Regione Piemonte, Banca d’Alba, Fondazione CRC, Vinum Alba - Fiera Internazionale dei vini del Piemonte, Unipol - Ellevi Assicurazioni Srl, e con il patrocinio di Comune di Monforte, Unione dei Comuni Colline di Langa e del Barolo, Confindustria Cuneo.