Genova, 01/11/2020.
"I dati che sono stati diffusi oggi (sabato 31 ottobre 2020, ndr) ci portano a dire che è importante rimanere in casa, evitare di uscire e muoversi il meno possibile, ne va della salute di tutti e del lavoro dei nostri sanitari. Dipenderà dal nostro comportamento i provvedimenti che dovremo assumere". Lo ha ribadito il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti nel corso della diretta di aggiornamento sulla progressione della pandemia da Sars-Cov 2.
"In Liguria, ha ricordato Toti, i valori dell’indice RT variano da 1,3% e 1,5%, rispetto ad altre regioni che viaggiano su un indice Rt che è intorno al 2%. Ma anche se i numeri del contagio appaiono inferiori, e ci sono situazioni ospedaliere molto più complicate della nostra, dobbiamo comunque rimboccarci le maniche". "Il nostro sistema di tracciamento sta funzionando a pieno regime: oggi abbiamo fatto 6389 tamponi molecolari a cui si aggiungono gli antigenici che sono intorno al migliaio. È Genova a subire l’urto maggiore del virus, con Spezia che era stata l’ultima provincia a rimettersi in moto, che oggi subisce una pressione potente".
L’appello che il presidente di Regione Toti ha lanciato, soprattutto agli anziani, è quello di "andare al pronto soccorso solo se strettamente indispensabile, e soprattutto non per fare un tampone, in modo da evitare intasamenti". L’invito dunque è quello di evitare assolutamente i luoghi affollati, i mezzi pubblici soprattutto per le persone più anziane. Vogliamo ragionare con il governo sulle misure che riguardano i nostri territori per abbattere il contagio nelle nostre città, attraverso provvedimenti mirati”. Poche ore dopo è arrivato un tweet di Toti, poi rimosso, che ha fatto molto discutere: «Per quanto ci addolori ogni singola vittima del #Covid19, dobbiamo tenere conto di questo dato: solo ieri tra i 25 decessi della #Liguria, 22 erano pazienti molto anziani. Persone per lo più in pensione, non indispensabili allo sforzo produttivo del Paese che vanno però tutelate».
"Crescono anche gli ospedalizzati - continua Toti - che arrivano a 1093, più 93 rispetto a ieri. Per questo stiamo lavorando, sia attraverso i Covid hospital, cioè strutture del territorio per ricoverare pazienti meno gravi, sia attraverso i medici di medicina generale e i pediatri per organizzare al meglio la rete territoriale in modo da non occupare letti in ospedale. Per questo continueranno anche lunedì le riunioni all’ospedale San Martino tra i nostri epidemiologi e i medici di medicina generale, per dare loro indicazioni. Abbiamo già riconvertito il nosocomio di Albenga a Covid Hospital e abbiamo aperto a Imperia una nuova unità di terapia intensiva".