Genova, 01/04/2021.
440 chilometri di sentieri e mulattiere, percorribili tutto l'anno, che collegano le estremità della Riviera ligure da Ventimiglia a Ceparana, dalla Provincia di Imperia a quella di La Spezia. Nel mezzo, itinerari immersi nel verde collegano parchi e simboli ambientali della nostra regione. L'Alta Via dei Monti Liguri è un patrimonio assoluto, fatto di natura e tradizioni, e fa parte del Sentiero Italia del Cai. Un viaggio tra costa ed entroterra, tra Alpi ed Appennini, lungo praterie erbose che scendono raramente sotto i mille metri di quota, in un ambiente aspro e dolce allo stesso tempo dove le strade carrabili, spesso, non sono mai arrivate. Da oggi, grazie a una sinergia tra Regione Liguria, Agenzia di promozione turistica In Liguria e i 5 Gal regionali, questa ricchezza diventa anche un asset fondamentale per il comparto turistico.
Si vuole trasformare l'Alta Via dei Monti Liguri in un sistema infrastrutturale da offrire ai turisti green che sceglieranno la Liguria: collegamento tra il tracciato principale e i borghi montani, nascita di punti tappa con servizi come quelli sulla via di Compostela o la via Francigena. È questo, l'obiettivo di 'AV 2020', un progetto di cooperazione regionale, finanziato per 1 mln e 330 mila euro con Fondi Psr.
"L'Alta Via da sentiero di crinale diventa rete di persone - spiega Alessandro Piana, vice presidente della Regione con delega al marketing territoriale - tramite la ricerca di experience sempre più accessibili e curate, a partire dall'ascolto delle comunità locali che presidiano le specificità del territorio. Non solo straordinaria bellezza paesaggistica, ma itinerari di interesse regionale, frutto di analisi sul campo, visioni multidisciplinari che abbraccino la passione per l'outdoor e quel sapore wilderness della Liguria verticale". "È un brand molto importante e molto apprezzato a livello internazionale - dice l'assessore regionale al Turismo Giovanni Berrino - oltre che un'occasione per rafforzare l'appeal che ha il nostro entroterra. L'obiettivo è trasformare l'Alta Via in un percorso più accessibile a tutti, che ricalchi l'itinerario classico, ma con passaggi più semplici. Il tutto collegato con i piaceri della buona tavola attraverso i nostri prodotti tipici".
Ciascun Gal (in Liguria sono 5) concorre alla valorizzazione del percorso dell’Alta Via con interventi di comunicazione che coinvolgeranno le comunità locali e con interventi strutturali lungo il sentiero di crinale e i principali raccordi: «Io credo fortemente nella forza dell’Alta Via come prodotto turistico, anche grazie alla facilità di collegamento con la Riviera - dice Alessandra Ferrara, presidente dell’Agenzia di Sviluppo del GAL Genovese, che è capofila del progetto di cooperazione AV 2020 - l'Alta Via può essere un volano per tutta la Liguria Particolare attenzione sarà rivolta a facilitare l’accessibilità alla partenza e alla fine delle tappe, migliorando la comunicazione delle informazioni logistiche e valorizzando i servizi di trasporto pubblici e privati. Nei territori montani della provincia di Imperia e in quelli del genovesato saranno realizzati anche interventi di supporto volti al miglioramento dell'ospitalità».
All'Agenzia In Liguria, che da tempo promuove l'Alta Via dei Monti Liguri, spetta il compito di lanciarla sui mercati Italiano e Internazionale: "Stiamo impostando un nuovo lavoro di proposta ai tour operator nazionali ed internazionali, anche di alta gamma, del prodotto Alta Via e delle experience delle aree collegate - spiega il commissario Roberto Moreno - poiché stiamo rilevando un elevato interesse in questa offerta integrata e autentica". I Gal in Liguria sono: Agenzia di sviluppo Gal Genovese, capofila, Gal Riviera dei Fiori, Gal Valli Savonesi, Gal Verdemare Liguria, Gal Provincia della Spezia.