Contenuto in collaborazione con Palazzo della Meridiana
Genova, 15/06/2021.
La ricchezza dei Genovesi, ma anche la loro parsimonia, sono proverbiali. E, senza dubbio, la storia della città è intrecciata con quella del denaro, dei commerci, dell'alta finanza. Come della solidarietà e della carità. La mostra Il Re Denaro. Le monete raccontano Genova fra arte, lusso e parsimonia, co-produzione di Comune di Genova e Associazione Amici di Palazzo della Meridiana, è innanzi tutto un'occasione pervalorizzare la ricchezza e l'ampiezza davvero enciclopedica delle collezioni d'arte e di storia del Comune, anche attraverso opere spesso non esposte per ragioni conservative; e dall’altro di consolidareuna rete di collaborazionefra i diversi soggetti impegnati nella tutela e valorizzazione del patrimonio culturale della città.
Le opere presenti in mostra a Palazzo della Meridiana (con percorso anche ai Musei di Strada Nuova), visitabili fino a domenica 12 dicembre 2021 (orari e prezzi in fondo all'articolo), provengono in gran parte dalle Civiche Collezioni, con il coinvolgimento attivo di molti Musei di Genova, oltre che da altri prestatori pubblici e privati. «L'apertura di un’altra mostra in città vuole essere un segnale positivo, di ripartenza e di ottimismo - dice l'assessore comunale alle Politiche culturali Barbara Grosso - In questo senso, con associazione Amici di Palazzo della Meridiana abbiamo organizzato questa rassegna che attraversa sette secoli di storia delle monete, dal Medioevo all'età Moderna, e nel contempo rappresenta anche la narrazione della nostra città, a partire dalla Genova mercantile. Il Re Denaro è anche un'occasione per esporre e valorizzare opere delle collezioni civiche e di privati, in un percorso virtuoso e sinergico volto a mettere sempre più in risalto il patrimonio artistico di Genova».
"Nonostante il periodo complicato abbiamo comunque voluto confermare questa importante mostra d’arte antica, con uno sguardo attento al passato della città di Genova - afferma Davide Viziano, presidente dell’Associazione Amici di Palazzo della Meridiana - La mostra, organizzata e coprodotta con il Comune di Genova, vuole essere un messaggio di ottimismo in questo periodo storico complicato; Il nostro ringraziamento va, dunque, agli studiosi che garantiscono la solidità scientifica del progetto, ai prestatori privati e pubblici per la generosa adesione all’iniziativa, e ai tanti sponsor che ci sostengono anche in questa avventura".
"Il Re Denaro alla Meridiana un'esposizione preziosa in tutti i sensi. Preziosa perché parla di monete, ma anche perché attraverso questo storico strumento di pagamento - dice l'assessore alla cultura di Regione Liguria Ilaria Cavo - ci conduce in un percorso ultracentenario di Genova: dal denaro grosso e il genovino fino alle lire della Repubblica ligure. Come Regione Liguria apprezziamo da sempre l’attività culturale dell'associazione 'Amici del Palazzo della Meridiana' e siamo lieti di sostenerla anche in questa iniziativa che integra quanto avviene al Palazzo della Meridiana con un percorso dedicato nei Musei di Strada Nuova. Significativo in questa come in altre occasioni il consolidamento di una rete di collaborazione tra diversi soggetti per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale cittadino genovese".
Nata da un'idea di Guido Rossi, conservatore responsabile delle Civiche Collezioni Numismatiche dei Musei di Genova e curata insieme ad Anna Orlando, storico dell'arte e Advisor per Arte e Patrimonio Culturale del Comune di Genova, la mostra sceglie un punto di vista particolare per raccontare questo lungo racconto. "Sono le monete, con il loro valore anche simbolico, a segnare il passare del tempo, dal Medio Evo all’Età Moderna e a indicare il percorso da seguire perché il visitatore intraprenda un viaggio di riscoperta della storia della Repubblica di Genova e della città - spiega Guido Rossi - in un arco di tempo lungo quanto l'attività della sua Zecca, dal 1138 al 1860".
La presenza materiale delle monete, le loro forme, i simboli che riportano scandiscono un percorso in cinque sezioni, che attraversano circa otto secoli nelle sale di Palazzo della Meridiana. Le monete, ma anche tutto ciò che "si crea" con le monete: dipinti, disegni, sculture, accessori, oggetti d’arredo e di uso quotidiano e documenti che rivelano gli aspetti economici, finanziari, politici e sociali della storia di Genova. "Le opere d'arte, manufatti preziosi, ma anche poggetti d'uso quotidiano che oggi conserviamo nei nostri musei - spiega Anna Orlando - aiutano a creare il contesto per un racconto fatto per immagini, grazie alla capacità dell’arte di essere storia che si fa figura".
Grazie a postazioni multimediali innovativee una app, le avventure del denaro genovese sono raccontate in cinque capitoli più un prologo, anche attraverso narratori d’eccezione: personaggi chiave dei diversi periodi storici che ci portano una "testimonianza diretta" del loro tempo. Ogni postazione ospita le monete originali più significative per ciascuna epoca, oltre a contenuti multimediali ricchi di aneddoti e approfondimenti. Attorno alle postazioni, opere d’arte, oggetti e documenti evocano il periodo storico trattato. Ecco, quindi, il prologo, dedicato a Santi e basilischi. Leggende e realtà delle origini della città (secoli IV - X): alle origini della Genova altomedievale, mentre la monetazione romana e poi bizantina viene sostituita da quella carolingia, riscopriamo alcuni miti fondativi della città, come il miracolo di San Siro contro il Basilisco, e l’affermarsi di devozioni che segneranno l’immaginario genovese, a partire da San Giorgio.
Il primo capitolo Genovese dunque Mercante! Genova alla conquista del Mediterraneo (secoli XI -XIV) viene raccontato da Benedetto Zaccaria, ammiraglio vincitore della battaglia della Meloria. Per Genova sono i secoli dell’espansione nel Mediterraneo iniziata con la prima Crociata, delle lotte vittoriose con Pisa e Venezia, della creazione di una rete di insediamenti commerciali, quartieri che assomigliano a “un’altra Genova” e che si ritrovano dalla Corsica alla Crimea. Compaiono le prime monete d’argento coniate a Genova, con il simbolo della Croce e l’immagine della città, e poi igrossi, e ilgenovinoin oro, perché i commerci dei genovesi sono talmente ricchi e sviluppati che hanno bisogno di denaro di grande valore.
Alla fine del Duecento, Genova raggiunge decine di migliaia di abitanti, forse più di Parigi e Londra; nel suo porto transitano merci tassabili per un valore quattro volte superiore a quello dei porti inglesi e in un anno il valore del commercio genovese è tre volte superiore alle entrate del Regno di Francia.
Con Fra Mediterraneo ed Europa (secolo XVI) entriamo nel tempo della Repubblica aristocratica: dopo la fase di occupazioni straniere che la città vive lungo il Quattrocento, nel Cinquecento la Repubblica di Genova prende la forma con cui dominerà il secolo successivo. Ma già nel 1407 troviamo un evento importantissimo per la città: nasce il Banco di San Giorgio, che possiamo considerare la prima banca del mondo. La riforma del 1528, che oltre a consolidare le forme del governo della città porta Genova nell’orbita spagnola, è il momento chiave, raccontato dal suo protagonista, Andrea Doria. Per Genova inizia una stagione di prosperità e di grande influenza su tutta Europa. A Genova si cominciano a battere ledoppie, che in multipli sempre più grandi diverranno il simbolo del nascente potere finanziario della Repubblica. E intanto l’accumulo di denaro e di ricchezza porta il fiorire delle arti, la costruzione di magnifiche ville, sontuosi palazzi affrescati, la creazione di dipinti e arredi, arazzi, suppellettili di pregio e ricchi argenti da parata, destinati a destare meraviglia.
Terzo, fondamentale capitolo: I banchieri del Re: dall’apogeo al tramonto (secoli XVII - XVIII). È il cosiddetto "Secolo dei Genovesi", quello in cui l’oro "nasce onorato nelle Indie … viene a morir in Spagna ed è seppellito a Genova". Per un centinaio d’anni tra Cinquecento e Seicento, la Repubblica domina l’Europa dal punto di vista commerciale e, ancor più, finanziario. I suoi grandi banchieri finanziano le imprese dei monarchi d’Europa e degli imperatori del Sacro Romano Impero. Prestano somme enormi, definendo di fatto il moderno concetto di finanza. In città, le arti fioriscono come non mai. Dal 1637 Genova diventa un regno, molto particolare: la Madonna è infatti la Regina di Genova. L’iconografia della Madonna Regina di Genova compare sulle monete simbolo dell'epoca, gli scudi e le grandi doppie, anche in preziosissimi multipli come i 6 scudi d'argento o le 25 doppie in oro: enormi monete di rappresentanza, veri e propri status symbol delle famiglie dei banchieri genovesi, utilizzate per le grandi transazioni economiche e finanziarie, ma anche per le doti delle più ricche fanciulle dell’aristocrazia. Con la seconda metà del Seicento per la città comincia un lento declino, ma l’oro scorre ancora per anni nelle vene della Repubblica e l'immagine di San Giorgio campeggia suireali di Genova.
Genovesi in crisi tra rivolte e cospirazioni (secoli XVIII-XIX). Il quarto capitolo della storia racconta della fine della Repubblica, che continuerà a celebrare se stessa nelle monete fino alla fine del Settecento, ma che dovrà poi seguire il corso della storia europea. Sono anche gli anni in cui a Genova agiscono grandi “ribelli” e innovatori, da Balilla a Mazzini, da Mameli a Corvetto e Rubattino. Sulle monete battute in città dopo il 1798, anno di inizio della "Repubblica Ligure" di ispirazione francese, troviamo simboli come il berretto frigio; e nel 1805 compare l’effigie di Napoleone. Tutto il sistema di monetazione cambia, fondandosi sul valore da 20 franchi: nasce il marengo, coniato a simbolo della vittoria di Napoleone Buonaparte in Italia. Con la fine dell’avventura napoleonica, Genova entra a far parte del Regno di Sardegna; la Zecca continuerà a battere moneta con l'effigie dei sovrani Savoia, le monete prodotte in città si distinguono perché sono "firmate" con una piccola àncora.
La fine dell’indipendenza politica di Genova non coincide con la fine della sua importanza economica. È la storia che viene raccontata nell’ultimo capitolo, Finanzieri & mecenati. Dall’Unità d’Italia alla Prima Guerra Mondiale (secoli XIX-XX). Fra la seconda metà dell'Ottocento e la Prima Guerra mondiale, infatti, Genova è al centro dei più importanti fenomeni economici dell'Italia unita, come l'industrializzazione, mentre il porto conosce un notevole sviluppo e ingrandimento, grazie anche al ricchissimo intervento di Raffaele De Ferrari. Sono proprio i duchi di Galliera, Raffaele De Ferrari e sua moglie Maria Brignole-Sale, ad accompagnarci in questo ultimo atto, con le storie della loro straordinaria generosità verso la città. Intanto, con l'unità d'Italia si chiude la storia della Zecca di Genova, che ha battuto moneta per più di 7 secoli.
Le sezioni di Palazzo della Meridiana si integrano con un percorso dedicato nei Musei di Strada Nuova, a Palazzo Bianco e Palazzo Tursi, dove elementi grafici e visivi permetteranno al visitatore di ritrovare fra le opere del percorso espositivo permanente le tematiche della mostra, di fare accostamenti, di approfondire alcuni aspetti rilevanti.
Palazzo della Meridiana di Genova è aperto da mercoledì a domenica e festivi, con il seguente orario: 12-19 (lunedì e martedì chiuso). I Musei di Strada Nuova sono aperti da martedì a venerdì 9-19: sabato e domenica 10-19.30 (lunedì chiuso) . Biglietto d'ingresso a Palazzo della Meridiana: 10 euro (intero), 8 euro (ridotto), 4 euro (scuole).
Catalogo Sagep 35 euro (25 euro in mostra). Postazioni multimediali: ideazione di Elio Micco; app a cura di Liguria Digitali; contenuti scientifici a cura di Guido Rossi. Con il patrocinio di Ministero della Cultura. Con il contributo e il patrocinio di Regione Liguria. Con il sostegno di Fondazione Compagnai San Paolo. Sponsor istituzionale Comune di Genova Banca Carige. Sponsor: As do Mar - Giglio Group - Gruppo Viziano - IN’s Mercato - IW Bank. Sponsor tecnici: Martino Oberto Studio opere d’arte - Pitto P.Zeta - Sagep Editore -Tecno Arte Genova - Unipol Sai Assicurazioni (Agenzia Filippo Gaslini Alberti). Media Partner: Radio Babboleo - IGP Decaux - Il Secolo XIX - Mentelocale. Maggiori informazioni su modalità di visita nel rispetto della normativa di sicurezza Covid, sui siti di Palazzo della Meridiana e dei Musei di Genova.