Ponte Morandi: presentato il Memoriale in ricordo delle vittime

Genova, 14/08/2021.

Un luogo di rispetto e di sosta, di memoria, di testimonianza e denuncia, di lutto e di speranza, composto da spazi privati e collettivi, per rendere omaggio alle 43 vittime di Ponte Morandi di Genova attraverso la realizzazione di una Casa delle Famiglie, di un Museo, di una Serra e di un Punto di incontro.

Questo vuole essere il Memoriale 14.8.2018 del progetto Il Parco del Polcevera e il Cerchio Rosso, un nuovo sistema di spazi pubblici ed infrastrutture per una mobilità sostenibile, simbolo e prova tangibile di una ricucitura urbana tra le sponde della Valle del Polcevera, per tenere vivo il ricordo delle 43 vittime del crollo del Ponte Morandi. Il progetto in cantiere dovrebbe essere terminato nel giro di 18 mesi.

Il Parco del Polcevera, sotto il nuovo Ponte Genova San Giorgio, si compone di spazi collettivi verdi e attrezzati. Il Cerchio Rosso è un percorso ciclo pedonale lungo un 1,5 km che connette aree ad oggi tra loro separate. Insieme elemento di rigenerazione della Valle del Polcevera e memoria della sua antica storia industriale e portuale, oltre che un nuovo landmark urbano, funge da dispositivo di raccolta e distribuzione di energia rinnovabile, prodotta da collettori solari sulle coperture dei nuovi edifici e dalle turbine eoliche presenti nella Torre del Vento.

A presentare i dettagli del progetto del Memoriale, anticipato l’anno scorso dalla Radura della Memoria, è Stefano Boeri, capogruppo del team (composto da Metrogramma di Andrea Boschetti e Inside Outside di Petra Blaisse, con Mobility in Chain, Studio Laura Gatti, Secondo Antonio Accotto, e la consulenza specialistica di H&A Associati, SCE Project, United Consulting Engineering e Transsolar Energietechnik) che, nel 2019, ha vinto il concorso bandito dal Comune di Genova, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Genova e il Consiglio Nazionale degli Architetti, per la riconversione e rifunzionalizzazione delle aree sottostanti e limitrofe al Viadotto Genova San Giorgio

«Con l’inizio dei lavori di demolizione del fabbricato ex Amiu – spiega l’architetto Stefano Boeri – ha inizio sabato 14 agosto la prima parte del nostro progetto per la Valle del Polcevera. Il Memoriale 14.08.2018, che verrà realizzato sotto l’ex pila 9 del Ponte Morandi, sarà un luogo di lutto e insieme di speranza, composto di spazi sia privati che collettivi, come la Casa delle Famiglie, dedicata ai familiari delle vittime del crollo del Ponte Morandi; il Museo della Memoria, luogo di ricordo, documentazione e denuncia pubblica; la Serra Bioclimatica, spazio botanico di rigenerazione e il bar/punto d’incontro che concluderà il percorso dei visitatori. È un onore per noi progettisti – e di questo ringraziamo le autorità pubbliche e il comitato dei parenti delle vittime – poter dar forma al ricordo pubblico di una tragedia inaccettabile perché evitabile».

«Il lavoro per il futuro Parco del Ponte e la realizzazione di un'area da dedicare al memoriale – dichiara il sindaco di Genova Marco Bucci – è partito più di due anni fa quando, dopo un incontro con i familiari delle vittime del Ponte Morandi, abbiamo deciso che cosa fare dell’ampia zona che si sviluppa sotto l’attuale Ponte Genova San Giorgio. Il Memoriale sarà un'opera vissuta dalla gente. Racchiuderà luoghi di ricordo e riflessione, spazi botanici e punti d’incontro. Sarà un luogo emozionante, che renderà perenne il ricordo di quanto accaduto e costituirà un tassello fondamentale nella realizzazione del Parco del Ponte, progetto atto a riqualificare totalmente aree importanti per tre municipi della città: Sampierdarena, Cornigliano e Certosa».

Dice Barbara Bianco, rappresentante del Comitato in ricordo delle vittime di Ponte Morandi: «Noi parenti delle vittime teniamo moltissimo al memoriale. In questo senso abbiamo avuto continui contatti con l’architetto Boeri, l’assessore Cenci e il Comune di Genova, che ci ha coinvolti tenendo conto di alcune nostre sensibilità e richieste. Il Museo, dedicato al ricordo dei nostri cari, ospiterà alcuni reperti del Ponte sequestrati dalla Magistratura e in particolare il reperto 132, che si ritiene essere all’origine del crollo. Il Memoriale sarà uno sguardo verso il passato per non dimenticare mai la tragedia che ha colpito tutti noi e, insieme, uno sguardo verso il futuro affinché non succeda mai più ciò che è accaduto ai nostri cari. Infine, ci auguriamo che il Museo venga visitato dai bambini e dai ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado, per sensibilizzarli alla sicurezza e a non commettere più gli errori del passato, perché il futuro è nelle loro mani».

Di Silvia Frattini

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