Genova Jeans 2021: al via la manifestazione dedicata al blu di Genova. Tra eventi e mostre

Silvia Frattini

Genova, 02/09/2021.

Al via la prima edizione di GenovaJeans, l'evento - che in realtà è molto più che un evento come sottolinea la fondatrice Manuela Arata - che da giovedì 2  fino a lunedì 6 stettembre animerà e colorerà di blu le strade di Genova.

In giro per il capoluogo ligure si avrà la possibilità di visitare i luoghi di GenovaJeans, grazie a una serie di esperienze immersive come la mostra Artejeans al Metelino, con le sue trentasei opere in tela jeans donate alla città da artisti contemporanei rinomati in tutto il mondo.

«Questo è l'iniizio di un percorso che la città di Genova intraprende per portare avanti un evento che diventerà annuale come tutte le grandi manifestazioni culturali. Un punto importante di GenovaJeans è la tradizione genovese, dalla quale nasce il jeans. Una grande occasione per incrementare la visibilità della nostra città, dopo la ricostruzione del Ponte San Giorgio, con eventi culturali internazionali - interviene il Sindaco di Genova, Marco Bucci - Il jeans in quanto tessuto, disegna una blue line, ovvero una storia di tradizione che si tramanda di generazione in generazione grazie a un tessuto che viene indossato da giovani e anziani, diventando un veicolo orizzontale per la trasmissione di un messaggio, come quello partito proprio da Genova con il jeans della pace. Un aspetto da non dimenticare e sottovalutare è quello dell'ecosostenibilità. Avremo la chiara evidenza che nel campo del jeans si stanno investendo forze economiche per evitare il grosso consumo d'acqua e i coloranti non compatibili con l'ambiente. Ultimo ma non per importanza, una grande mission di GenovaJeans è il recupero del centro storico, e in particolare di alcune vie che posso diventare importanti anche attraverso la commercializzazione e il turismo del Jeans».

Il Programma di Genova Jeans

Dal 2 al 6 settembre, lungo la Via del Jeans (Via Pré, Via del Campo e Via San Luca, ma anche nel Civ Luccoli), sarà possibile visitare le mostre e le esibizioni principali dell’evento. Il percorso inizia negli spazi della Biblioteca Universitaria, che ospita il racconto delle origini genovesi del jeans e la loro evoluzione nei secoli grazie a reperti storici e postazioni multimediali. La Biblioteca è anche sede delle conferenze, dell’infopoint, della biglietteria e del merchandising.

Scendendo in Via Pré si incontrano le vetrine in cui Diesel espone la sua visione del futuro del jeans e presenta, presso l’atrio di Palazzo Cattaneo Adorno in via del Campo, DIESEL’s replica of the first jeans everLungo il percorso, che tocca botteghe storiche e showroom di vari operatori locali che hanno deciso di partecipare al grande evento, Unicef espone le sue famose Pigotte vestite in jeans.

Si prosegue verso la mostra Behind the seams. Quanto credi di sapere del tuo jeans? realizzata in collaborazione con Candiani Denim. Questa esibizione interattiva, allestita nel Mercato Comunale in Piazza dello Statuto, racconta l’impatto che la produzione del jeans ha sull’ambiente e le nuove soluzioni sostenibili.

Il percorso continua con il Museo del Risorgimento dove, accanto ai jeans dei Garibaldini, sarà esposta l’opera donata dal famoso artista inglese del jeans Ian Berry, Ritratto di Giuseppe Garibald  che rende omaggio all’eroe dei due mondi.

Nel Sottoporticato del Palazzo Ducale si trova l’esibizione DIESEL’s denim heritage. A walking in its archive dedicata ai pezzi leggendari ed iconici dell’archivio privato dell’azienda.

Tappa fondamentale della manifestazione è il Museo Diocesano che ospita i Teli della Passione, riconosciuti oggi come gli antenati del jeans.

Per concludere il percorso, l’edificio del Metelino ospita ArteJeans, un mito nelle trame dell’Arte contemporanea, una mostra che espone 36 opere donate alla città da artisti contemporanei di livello internazionale, in vista del futuro Museo del Jeans.  La Via del Jeans ospiterà inoltre una postazione di upcycling organizzata in collaborazione con Green Chic per la raccolta di capi jeans usati.

 Nel corso dell’evento la Lanterna di Genova si colora di blu per GenovaJeans: Il monumento simbolo della città, al tramonto, si illuminerà in blu per sottolineare il valore sociale e identitario del patrimonio culturale di Genova.

Il programma durante la settimana dedicata al jeans prevede conferenze che tratteranno temi d’attualità legati a questo capo iconico: la sua storia, il rapporto con la sostenibilità ed il legame con i grandi mutamenti sociali e l’empowerment femminile. Tutti i giorni saranno organizzati spettacoli e animazioni ai Truogoli di Santa Brigida e in Piazza del Campo.

Le mostre di Genova Jeans

Jeans. Dalle origini al mito 
Biblioteca Universitaria, Via Balbi 40
La Biblioteca, sede delle conferenze, dell’infopoint, della biglietteria e del merchandising, ospita il racconto delle origini genovesi del jeans e la loro evoluzione nei secoli. La mostra, ideata da Monica Bruzzone, Cristiano Palozzi e Davide Pantile e con il supporto scientifico di Marzia Cataldi Gallo e Clelia Firpo, presenta uno spazio narrativo in cui dialogano reperti storici, installazioni multimediali allestite da ETT SpA, video inediti, documentari dell’Archivio Luce – Cinecittà e approfondimenti didattici, per condurre i visitatori in un viaggio immersivo nel tempo, che inizia dall’origine storica del tessuto Jeans e documenta la costruzione della leggenda Blue-Jeans. Una significativa collezione storica consente di osservare da vicino le testimonianze più antiche che si conoscano di abiti Jeans. Il passaggio tra il Jeans e il Blue-Jeans è documentato da una storia planetaria identificata con rotte e traiettorie, da ripercorrere nelle installazioni multimediali e nel ricco apparato di video inediti e documentari.

Behind the Seams. Quanto credi di sapere del tuo jeans?
Mercato Comunale, Piazza dello Statuto
Candiani Denim racconta, attraverso questa esposizione, l’impatto che hanno le proprie scelte d’acquisto sull’ambiente. Due sezioni in contrapposizione vi guideranno in un percorso multisensoriale con l’intento di farvi conoscere ogni aspetto legato alla produzione del capo più amato del mondo, nonché di incoraggiare la consapevolezza agli acquisti passati e a quelli futuri.
Un primo scontro con la realtà, un contesto negativo dove vengono esposte le attuali problematiche dell’industria del jeans quali lo sfruttamento della mano d’opera, gli elevati consumi d’acqua, la seria minaccia delle microplastiche negli oceani ed il consumo e rifiuto sfrenato degli indumenti fast-fashion. Successivamente un contrasto inaspettato, una visione positiva di cambiamento e consapevolezza in cui il consumo e la produzione sostenibile sono le basi fondamentali per la rivoluzione ambientale. Un percorso in cui Candiani Denim spiega come le proprie innovazioni all'avanguardia offrono oggi soluzioni circolari per la produzione del jeans.
Scegliere un jeans veramente sostenibile è finalmente possibile: un cambiamento che inizia dalla natura e torna alla natura.

L’Opera di Ian Berry con Garibaldi: Camicie Rosse e Blue Jeans
Museo del Risorgimento, Via Lomellini 11
Presso il Museo del Risorgimento – situato nella casa natale di Giuseppe Mazzini - è esposta l'opera del famoso artista contemporaneo inglese Ian Berry “Garibaldi in jeans”, che rende omaggio all’eroe dei due mondi. Realizzata appositamente per questa occasione, trae ispirazione dal celeberrimo dipinto di Gerolamo Induno GARIBALDI A MARSALA (11 maggio 1860), olio su tela, 1861, del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino, che ne ha cortesemente autorizzato l'utilizzodell'immagine.  Oltre all’opera di Ian Berry i visitatori potranno vedere cimeli e testimonianze iconografiche relative a Giuseppe Garibaldi e alla Camicie Rosse provenienti dalle collezioni risorgimentali civiche genovesi, che testimoniano l’uso del tipico tessuto blu. Il museo conserva ed espone un ricco patrimonio storico e artistico dedicato alle vicende storiche che hanno portato all’Unità d’Italia. Tra gli oggetti più significativi della collezione permanente da ricordare il documento autografo recante la prima stesura di quello che è poi divenuto l’Inno nazionale italiano, scritto da Goffredo Mameli e lo spartito con la musica di Michele Novaro.

Un viaggio nel mondo del jeans, dal passato al futuro
Palazzo Ducale, Sottoporticato
Diesel onora la nascita del jeans e celebra il Made in Italy con una serie di esperienze immersive e informative. La mostra allestita presso il Sottoporticato del Palazzo Ducale è dedicata ai pezzi leggendari ed iconici dell’archivio privato del marchio, per arrivare al jeans sostenibile del futuro (“Diesel for responsible living | A Journey towards a sustainable future”, Via di Prè). Segue un’esposizione per far riflettere su come i jeans siano stati utilizzati per trasformare il mondo dell’advertising (“Diesel for successful living | The history of advertising”, Via di Prè). Lungo la Via del Jeans, si potrà infine ammirare una riproduzione del primo tessuto jeans mai documentato nella storia. Una replica di un capo originale di 300 anni fa, ricreata utilizzando tessuti e lavorazioni fatte a mano e totalmente Made in Italy (“Diesel’s replica of the first jeans ever”, Via Del Campo).

I Teli della Passione
Museo Diocesano, Via Tommaso Reggio 20r
All’interno del Museo Diocesano, allestito nel Chiostro della Cattedrale di San Lorenzo, è conservata una straordinaria collezione chiamata Blu di Genova e costituita da teli considerati a pieno titolo antenati del «jeans». Si tratta infatti di quattordici teli di lino, tinti con indaco e dipinti a biacca che raccontano le varie tappe della Passione di Cristo. Sono stati realizzati tra il 1538 e la fine del XVII secolo per l’abbazia benedettina di San Nicolò del Boschetto, in val Polcevera, e furono commissionati ad alcuni maestri genovesi, tra cui Teramo Piaggio e suoi collaboratori che trassero ispirazione dalle incisioni di Dürer e da Raffaello. Questi grandi teli sagomati dovevano forse costituire una sorta di piccola cappella allestita durante la Settimana Santa per coinvolgere i fedeli nei misteri e nella rievocazione del Calvario di Gesù. Finiti in mani private, sono stati acquistati dal Ministero della Cultura nel 2001 e collocati in deposito presso il Museo Diocesano.

ArteJeans, un mito nelle trame dell’Arte contemporanea
Edificio Metelino, Via Marino Boccanegra 15
La mostra costituisce la prima edizione di un’esclusiva raccolta di opere realizzate appositamente da artisti contemporanei con il jeans offerto dall’azienda Candiani Denim partner della più ampia manifestazione GenovaJeans, ideata da Manuela Arata: lavori generosamente donati alla Città di Genova su invito dell’Associazione ArteJeans per sottolineare l’appartenenza di questo straordinario, versatile tessuto alla sua Città marinara, dalla quale nei secoli si è diffuso in tutto il mondo, eccellenza del made in Italy e laboratorio di creatività e ingegno.
Gli artisti coinvolti in questo progetto unico al mondo, come il tessuto che ne è al cuore, sono tutti italiani e di fama internazionale; a partire dalla primavera del 2020, quando dal pensiero illuminato di Ursula Casamonti e Francesca Centurione
Scotto è nato il progetto ArteJeans, gli artisti selezionati dal comitato curatoriale formato da Ilaria Bignotti, Luciano Caprile e Laura Garbarino hanno accolto nei loro atelier il jeans e lo hanno trasformato in opera pittorica, scultorea, ma anche partecipata e relazionale.
Oggi, in mostra negli spazi moderni e industriali del Metelino, luogo proposto per diventare anche sede del futuro museo del jeans, sono presentate 35 opere tra quelle realizzate nel 2020 dal primo nucleo dei ventisei artisti italiani coinvolti e quelle scaturite dagli undici artisti coinvolti nel 2021.
Gli artisti: Alberto Biasi, Tomaso Binga, Henrik Blomqvist, Enzo Cacciola, Pierluigi Calignano, Letizia Cariello, Roberto Coda Zabetta, Maurizio Donzelli, Ulrich Egger, Giovanni Gaggia, Goldschmied&Chiari, Riccardo Guarneri, Emilio Isgrò, Ugo La Pietra, Marco Lodola e Giovanna Fra, Claudia Losi, Carolina Mazzolari, Ugo Nespolo, Giovanni Ozzola, Valentina Palazzari, Gioni David Parra, Francesca Pasquali, Gabriele Picco, Pino Pinelli, Fabrizio Plessi, Gianni Politi, Laura Renna, Marta Spagnoli; Vedovamazzei, Serena Vestrucci, Cesare Viel, Gianfranco Zappettini.

Di Silvia Frattini

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