Genova, 17/12/2021.
In via di Scurreria 8 si trova lo storico negozio di abbigliamento Pescetto, emblema di una tradizione familiare forte e tramandata con amore e passione. Entrando nel negozio ci si trova davanti a prodotti eleganti, creati con materiali e stoffe che Francesca Pescetto conosce a fondo. Il suo motto è: Il classico non tramonta mai, si trasforma e ritorna. Per questo motivo - e anche perché è abituata alla curiosità di clienti e turisti - Francesca ci conduce in un tour che ripercorre la storia della sua famiglia e l'attività che oggi porta avanti, mostrandoci tutte le stanze del negozio, ricco di abiti e macchinari che si usavano una volta.
La storia di questa attività affonda le sue radici nel 1899, quando Giuseppe Niccolò Pescetto fondò la ditta G.&M.Pescetto in via San Lorenzo (esattamente davanti alla bottega storica Rivara). Pescetto è nata come una merceria, almeno secondo il Registro delle Ditte della Camera di Commercio, ma si differenziava dalle altre perché offriva sete, tessuti e intimo di lusso. Fu Mario Pescetto, nel 1922, ad aprire il negozio che ancora oggi si trova all'interno di un palazzo imperiale e a dare una svolta all’attività di famiglia. Infatti, grazie alla sua lungimiranza, il negozio cominciò a proporre anche abbigliamento firmato da prestigiosi stilisti e rinnovò il suo stile partendo dall’arredo e dall’allestimento delle vetrine.
Ancora oggi è possibile trovare lo stesso arredamento di un tempo all'interno del negozio, caratterizzato da un gusto decò che si ritrova nei cassetti rivestiti in pergamena o nel bancone realizzato con legno di tek. Chi si ferma a fare due chiacchiere con Francesca, può scoprire la collezione vintage del negozio. E sia ben chiaro, quello che vi troverete davanti è il vero vintage. Tra mutandoni e costumi di lana, marchi ormai inesistenti o completamente trasformati per stare al passo coi tempi, cappelli di ogni forma, scarpe e chi più ne ha più ne metta, senza dimenticare il reparto delle cravatte. Lì è possibile scoprire un vecchio macchinario che, nei primi tempi di produzione di Pescetto, veniva utilizzato solo ed esclusivamente per i ricami delle cravatte.
Francesca dice che lei non sa utilizzarlo, ma che suo nonno era capace e spesso si cimentava nel ricamo, mentre a lei non era permesso in tenera età, di avvicinarsi al macchinario storico. Un oggetto che, oltre ad avere un valore storico ineguagliabile, possiede anche un forte valore affettivo per le nuove generazioni che si occupano del negozio in via Scurreria e di quello più recente in via Roma.
Di Silvia Frattini