Contenuto in collaborazione con StreetFoodFest
Genova, 22/08/2022.
Celebriamo i piccoli produttori locali e le aziende agricole con la cucina di strada e la sua cultura gastronomica. Cinque giorni dedicati alla sostenibilità e al cibo di strada del nostro territorio. Street Food Fest sta arrivando al Porto Antico di Genova: giunta alla sesta edizione, la manifestazione dedicata al cibo di strada "d'autore" propone una selezione di ingredienti locali da piccoli produttori, ricette e, soprattutto, chef. La formula rimane invariata e, a oggi, innovativa quando si parla di street food: chef e piccoli produttori si cimentano nell’esperienza del market, proponendo un’offerta varia, esclusiva e gourmet.
Infatti, come ogni anno dal 2015, i ristoratori tradizionali studiano una proposta gastronomica particolare dedicata alla tradizione del cibo di strada: ricette tipiche, creazioni ad hoc e proposte uniche, dalla terra al mare, dalla tradizionale produzione regionale alla cucina fusion di ricerca. Il tutto offerto secondo lo stile street food: facile, veloce, buono - e quest'anno - vicino ai piccoli produttori e sostenibile. "Come per gli anni precedenti, abbiamo prestato particolare attenzione alla scelta dei ristoratori partecipanti, e alle aziende produttrici locali - racconta l'organizzazione - poiché è ormai evidente come la cucina di strada possa diventare sinonimo di mangiar sano e di qualità. La proposta gastronomica è incentrata su alcune ricette tipiche della tradizione ma anche per il primo anno una ricca proposta etnica e vegan, naturalmente in pieno rispetto della filosofia street".
Dal 31 agosto al 4 settembre 2022 (mercoledì, giovedì e venerdì dalle 18 alle 24; sabato e domenica dalle 12 alle 24), la Piazza delle Feste del Porto Antico di Genova si trasforma nell’ormai tradizionale food market dedicato quest'anno alla sostenibilità e ai piccoli produttori locali, con 33 proposte gastronomiche d’eccellenza in perfetto stile street food: vincente si è dimostrata essere la formula a gettone, da cambiare alla cassa, per poter così assaggiare un po' di tutto evitando le code. Tante conferme, come la collaborazione con Eataly Genova, e tante novità.
Per la sesta edizione, La cucina di strada incontra i picocli produttori locali - Un primo passo verso la sostenibilità molte realtà genovesi e liguri ma anche molti chef etnici e pasticceri, per la prima volta ospiti di questa edizione. Non soltanto ristoratori ma anche bar tender ed esperti tra i banchi del market: resident dalla prima edizione, Les Rouges con lo spritz genovese e il Gradisca Cafè con tanti ospiti dai migliori cocktail bar. Riconfermato anche Tazze Pazze per il caffè gourmet specialty e con la novità del cold brew, un caffè estratto a freddo. Poi, largo agli chef e alle loro creazioni: Eataly unita a il ristorante Il Marin con lo chef Marco Visciola e le sue creazioni innovative, Sale e Dede, Tiflis che quest’anno ci stupirà con una proposta di pesce, Rossocarne con lo street food a base di Cabannina. Presente con un’offerta 100% nostrana, Roberto Panizza e il suo Il Genovese, reduce dal Campionato del Mondo di Pesto al Mortaio e con la novità Pokè Makaja. Spazio alla pizza gourmet de Lo Scalo e di Matteo Moretti.
Lo Street Food nel 2022 è anche Vegan
Allo Street Food Fest, anche quest'anno, c'è uno stand tutto VEGAN con le ragazze di JaaNù Gastronomia Vegana e con i deliziosi burger di Groove, in collaborazione con Planted. Presenti anche tante altre proposte vegetariane e vegane in moltissimi stand, dalle pokè vegan e gluten free di Makaja, agli involtini di Ruben passando dall’ormai celebre gelato cremoso alla sacher di Viganotti.
Agri Street Food
Vicini ai produttori e vicini alle realtà Agricole non potevamo non invitare i migliori agrichef, parteciperanno Terra e Cielo, La Casa della Lucertola, Emanuele Revello tutti con una proposte genuine e gourmet.
Street Food Etnico
Abbiamo chiesto anche ai tanti ristoranti etnici che per il primo anno partecipano di utilizzare materia prima locale, non mancano proposte dal Messico con il Ristorante Veracruz e con Peyote Tacos Bar, il baccalà di O Boteco e il ceviche di Sujey del Mi Rico Perù.
L’isola dei Dolci ede l Caffè
Per concludere in bellezza, un buon gelato artigianale di Viganotti, un originale ghiacciolo alla birra di Luppola o una proposta dolce che a turno vedrà coinvolti la pasticceria 918 e Anna Ramò LAB. Proveremo poi la caffetteria gourmet di Tazze Pazze e il nuovo caffè estratto a freddo, dissetante e aromatico da bere ghiacciato: il cold brew.
Gli eventi
Tanto buon cibo ma anche tanta informazione e tanto intrattenimento durante la 5 giorni dedicata al cibo da strada di qualità. Tanti incontri con i produttori ed esperti di cucina che racconteranno la filiera produttiva locale legata alla cucina e alla ristorazione di qualità. Con i partner ONAF, ONAS e ONAV, tante degustazioni guidate di avvicinamento, per imparare a conoscere e apprezzare vini, salumi e formaggi, in collaborazione con Maninvino e Rossocarne. Andremo anche alla scoperta della mucca cabannina, con showcooking ed eventi dedicati.
Ogni giorno un evento dedicato alla mixology con il Gradisca i bartender genovesi, che presenteranno i loro cocktail creati con distillati e liquori prodotti artigianalmente. Federica di Sale e Dede ci preparerà la sua paella, Roberto Panizza pesterà il suo mortaio come da tradizione. Evento dedicato anche alla pesca sostenibile, alla salatura delle Acciughe e alla filettatura del pescato con Tiflis e Coldiretti Pesca Liguria. Tutti gli appuntamenti, eccetto dove indicato, sono gratuiti.
Elenco degli eventi di degustazione a pagamento, da prenotare (Max 15 persone)
Per prenotare visita il sito e compila il modulo Google
Mercoledì 31 Agosto
Giovedì 1 Settembre
Venerdì 2 Settembre
Sabato 3 Settembre
Domenica 4 Settembre
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Abbiamo chiesto ai ristoratori di preparare un piatto speciale in collaborazione con un’azienda produttrice che lavora sul territorio con un basso impatto ambientale, ingredienti locali e da piccoli produttori. Nasce così la possibilità di votare agli awards il proprio piatto sostenibile preferito. All’uscita del Piazzale delle Feste inseriremo un QR CODE con cui potrete votare il vostro piatto street food sostenibile preferito: eat, scan, vote!
La manifestazione nasce nel 2015 da un’idea di alcuni ideatori di eventi genovesi in merito al binomio, spesso sottovalutato, cibo da strada – qualità. L’evento mette in pratica un progetto ben preciso: portare gli chef liguri più rinomati in piazza, mettendoli alla prova con una tipologia di ristorazione spesso distante dalle loro abitudini, materializzando, de facto, un incontro e confronto aperto. Il format è un successo fin dalla primissima edizione. Con una media di 5000 presenze giornaliere, StreetFoodFest si è imposta come una delle manifestazioni di settore di maggiore interesse nazionale: non soltanto la possibilità di assaggiare proposte della gastronomia tipica in una nuova veste, bensì la sfida lanciata agli chef, sempre molto attenti e pronti a nuove esperienze. Così, dal 2016, grazie alla partnership con Eataly, StreetFoodFest apre le porte all’Italia intera con nuovi abbinamenti e nuove proposte: gli chef che aderiscono, interpretano gli ingredienti relativi alla loro tradizione a tavola o, come spesso è accaduto, osano proponendo vere e proprie offerte gourmet.
La Cucina di strada è arte di comunicare e per noi, sia il cibo che la strada, sono storie da raccontare e assaporare seriamente.
Il tema Sostenibilità e Piccoli Produttori
In questo periodo la parola -sostenibilità- è sulla bocca di tutti: nella politica, con contorni spesso differenti (ambiente, ecologia, salute sociale, inclusione), nell'economia come sinonimo di innovazione, nella pubblicità, con grandi aziende che sempre più frequentemente pongono questo termine nell'headline della propria comunicazione.
L’Agenda ONU 2030 presenta i 17 obiettivi di questo processo verso un cambiamento necessario al pianeta per sopravvivere: non solo ambiente e clima, ma sostenibilità sociale ed umana.
Le domande che sorgono sono almeno due:
1. É chiaro a tutti il significato di questo termine?
2. É sufficiente dichiarare che si è sostenibili senza spiegare il perché?
La sostenibilità è una consapevolezza acquisita di recente che tiene conto del fatto che le risorse disponibili sulla Terra, come aria, acqua potabile, suolo non sono illimitate: è necessario lavorare alla possibilità di crescere economicamente proteggendo il nostro ecosistema e preservando risorse da destinare alle generazioni future.
L’economia circolare sta diventando sempre più il paradigma della sostenibilità in quanto si pone come obiettivo di riuscire a superare l’attuale modello economico lineare, quello dell’usa e getta. Quindi non solo riduzione dei rifiuti, bensì valorizzazione dei rifiuti stessi e del loro impiego nella produzione di nuovi prodotti e di energia.
L’attuale impostazione dei sistemi di produzione alimentare causa danni all’ambiente. In questo senso il passaggio da un’economia lineare a una circolare implica un vero e proprio cambio di approccio: ogni prodotto in ogni sua fase di vita dovrà ridurre le risorse impegnate nella produzione e diminuire gli scarti di prodotti ed i rifiuti a fine ciclo.
Nella ristorazione sostenibile l'elemento cardine è l'attenzione al cibo, sempre e comunque. Non basta, infatti, assicurarsi che le materie prime utilizzate siano fresche e gustose, ma anche che siano prodotte in una maniera quanto più possibile sostenibile. Sì, perché a volte anche i prodotti più freschi possono essere coltivati utilizzando sostanze chimiche o essere trasportati su mezzi altamente inquinanti.
Gli elementi fondamentali sono: ritorno del chilometro zero in contrapposizione alla globalizzazione dello scorso decennio, menù a basso impatto di CO2, economia circolare, gestione oculata delle materie prime.
Quando cerchiamo sul web la definizione di progetto sostenibile, troviamo: un progetto che è in grado di soddisfare i bisogni della generazione presente, senza compromettere la possibilità che le generazioni future riescano a soddisfare i propri.
Sono nati, recentemente, regolamenti in diversi contesti, che mirano a contrastare il fenomeno del greenwashing e a favorire l’afflusso di investimenti verso la sostenibilità, creando uno standard, imponendo a tutti gli attori coinvolti di adottare la stessa terminologia (che diviene, difatti, standardizzata) e di introdurre gli stessi parametri per dichiarare in che modo si è sostenibili.
Ancora troppo spesso quando si parla di green marketing, di sostenibilità e di comunicazione ambientale ci si può trovare di fronte a chi ritiene di essere sostenibile solo perché ha installato dei pannelli fotovoltaici sul tetto o perché ha sviluppato una bella campagna ‘patinata’ per la raccolta differenziata. Ancora troppo spesso certe organizzazioni pensano di aver attivato un percorso virtuoso perché sponsorizzano la squadra di calcio locale, perché dirottano le spese per i regali di Natale ai clienti verso il sostegno a un’associazione umanitaria o perché organizzano una cena di beneficenza. Spesso la sostenibilità resta schiacciata sui concetti di risparmio energetico, sulla gestione dei rifiuti o, più in generale, sull’eco-compatibilità, restando così confinata nell’ambito ambientale. Abbracciare la sostenibilità è un processo che richiede investimenti, partecipazione, tempo. Isolo dopo tutto questo avrà senso una misurazione, una validazione e, alla fine, a una comunicazione degli impatti e dei risultati.
In occasione della nuova edizione dello Street Food Fest, abbiamo chiesto ai nostri colleghi e amici di condividere con noi questo sforzo, questo approccio che proponiamo anche a chi deciderà di partecipare a questa manifestazione.
È un'occasione per tutti di verificare quanto siamo capaci e disponibili al cambiamento, alla ripartenza.