Genova, 10/02/2023.
Da lunedì 13 a domenica 26 febbraio 2023, Genova torna a festeggiare il Carnevale, puntando sulla scoperta e la riscoperta delle nostre tradizioni e delle nostre maschere «che hanno tanto da raccontare sugli usi e i costumi della città», come sottilinea Paola Bordilli, assessore alle Tradizioni.
Da lunedì 13 febbraio a venerdì 24 febbraio, le maschere della tradizione dei gruppi Le Gratie d'Amore, Gruppo Folcloristico Amixi de Boggiasco, Gruppo Folcloristico Città di Genova, Gruppo Storico Sestrese, Gruppo Storico Sextum intrattengono con giochi, canti e balli popolari i bambini delle scuole elementari, che hanno così modo di conoscere le maschere popolari liguri: O Marcheise, A Marcheisa, Pacciugo, O Paisan, Pacciuga, A Paisann-a, O Villan, O Scio Reginn-a, Capitan Spaventa. Domenica 26 febbraio, si conclude il Carnevale a Genova con la tradizionale Pentolaccia.
Genova si veste quindi di colori e di allegria per il Carnevale, una festa sentita con origini antichissime: in città, i festeggiamenti prendono piede tra il sedicesimo e il diciassettesimo secolo, su iniziativa dell'Accademia degli Addormentati e dei Magnifici della Repubblica. Nel periodo barocco non si perdeva occasione per animare la città con trionfi, mascherate, giostre, tornei, sfilate e fuochi di gioia. Quest’anno il Comune di Genova intende riproporre alcuni tra i più interessanti aspetti del carnevale tradizionale genovese: dalle maschere tradizionali tipiche della nostra città, alla riscoperta delle veglie notturne nei saloni dei palazzi nobiliari, con danze, commedie e opere, fino a coinvolgere la città nei festeggiamenti in Strada Nuova.
«Genova si riprende il Carnevale per poter divertire i bambini con il ritorno, in trenta scuole, di iniziative volte a fare conoscere le nostre maschere genovesi. Non è solo un Carnevale dei bambini questo, perchè anche gli adulti potranno godere di eventi e feste nelle strade e nelle piazze, partendo dai palazzi nobiliari e dai musei di via Garibaldi, che saranno aperti gratuitamente alle visite. Il fulcro degli eventi sarà Palazzo Tursi che ospiterà Capitan Spaventa, una delle maschere teatrali genovesi più famose, ma anche altri palazzi nobiliari della splendida Strada Nuova apriranno le porte allo spirito del Carnevale. Un ringraziamento va a tutti i gruppi storici, senza i quali queste iniziative non avrebbe potuto concretizzarsi», commenta Federica Cavalleri, consigliera delegata ai Grandi Eventi. Di seguito il programma degli eventi del Carnevale 2023 a Genova.
Sabato 18 febbraio Genova intende riproporre la tradizione del Carnevale della Via Aurea: dalle ore 15 alle 23, via Garibaldi si anima di figuranti in costume che rallegrano il pubblico con animazione, giocoleria, spettacoli di magia, danze e musica, canti e balli popolari, mentre alcuni dei Palazzi dei Rolli aprono i loro portoni: Palazzo della Meridiana ospita le danze ottocentesche, Palazzo Rosso e Palazzo Bianco si trasformano in spettacolari scenari dove i gruppi storici interpreteranno le maschere della tradizione carnevalesca genovese e, ancora, Palazzo Nicolosio Lomellino a Palazzo Tobia Pallavicino sono inusuali background di giochi e animazione.
In occasione della giornata di festa, sabato 18 febbraio, i Musei di Strada Nuova (Palazzo Rosso - Palazzo Bianco - Palazzo Tursi) aprono le loro porte gratuitamente (dalle ore 14 alle 17), permettendo agli spettatori ammirare le opere esposte e divertirsi con le animazioni che sono dislocate nei vari edifici. I percorsi museali sono ulteriormente arricchiti da visite guidate gratuite, realizzate in collaborazione con Explora Genova: un curioso percorso attraverso Palazzo Rosso, Palazzo Bianco e Palazzo Spinola Gambaro che svela come si vestivano, cosa facevano, cosa mangiavano, e come allestivano i Palazzi i Magnifici durante questa particolare ricorrenza. Prenotazione obbligatoria (per ogni prenotazione è previsto un contributo simbolico per i soli diritti di prevendita pari a 2 euro, ultimo ingresso musei: ore 17 - è necessario il ritiro biglietti gratuiti prima dell’ingresso nei musei: presso il bookshop di strada nuova).
Sono Capitan Spaventa e la sua corte - o meglio la
Compagnia dei Comici Gelosi, attivi a Genova, in Italia e in
Francia alla fine del Cinquecento- i protagonisti dell'evento
che i gruppi storici Le Gratie d’Amore e I
Gatteschi portano a Palazzo Tursi e in Strada nuova nella
giornata del sabato 18 febbraio. È un ritorno
della maschera storica genovese della Commedia dell’Arte, inventata
nel 1577 dal capocomico ed ex soldato Francesco Andreini, a cui si
è ispirato il letterato Anton Giulio Brignole Sale per il
personaggio del Capitano che troviamo nel
Carnovale e in altri suoi testi
seicenteschi: dai Comici Schiavi agli Anelli Simili.
Il programma della giornata presso Palazzo Tursi
prevede un pomeriggio dedicato a famiglie e bambini, organizzato
nell’atrio del palazzo: si inizia alle ore 15 con lo spettacolo
teatrale tratto dalla tradizione italiana L'orto
delle fate: Prezzemolino, della compagnia Temps Clar,
proseguendo con attività, percorsi a premi e spettacoli di
giocoleria a cura dell’associazione Iannà Tampé e supervisionati da
Capitan Spaventa.
In serata lo spettacolo si sposta nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi dove si va a rievocare una delle Veglie genovesi del Carnevale di via Aurea: nobili e dame percorrono la Via, con senatori e doge ospiti d'onore, la musica e le danze dell’epoca con Gatteschi e Gratie d’Amore, la partecipazione straordinaria di Gian Enrico Cortese, il teatro storico con Pier Luigi Curci che riporta in vita l'Accademia degli Addormentati, i giochi di fuoco degli Iannà Tampé in via Garibaldi a chiudere in bellezza.
Partecipano: associazione culturale Egofuéke, associazione Iannà Tampé, associazione Musicamica, associazione nazionale Maestri di Ballo, associazione storico culturale Corte Fieschi, Casa Magica Giocaluccoli, club Lanterna Magica, D&E Animation, Fondazione Amon, Gian Enrico Cortese, I Gatteschi, I Soin de Zena, Le Gratie d'Amore, Los Duendes, gruppo artistico I Malandrini, gruppo folcloristico Amixi de Boggiasco, gruppo folcloristico Città di Genova, gruppo storico Sestrese, gruppo storico Sextum, Mabel Malena, Pier Luigi Curci, Steampunk Italia, Temps Clar.
Genova saluta la fine del Carnevale domenica 26 febbraio 2023, con un'iniziativa che vuole riprendere l'antica usanza medievale delle Navi dei Folli, citata anche da Sebastian Brant nel suo testo omonimo di fine Quattrocento: il centro storico cittadino sarà percorso da un trenino carico di maschere della tradizione genovese, e non solo, pronte a portare allegria - e un pizzico di follia - per le vie della Superba.
Alle ore 15.30 questo simpatico trenino parte da Piazza Caricamento, per percorrere Largo Zecca, Piazza Portello, Piazza delle Fontane Marose, Piazza De Ferrari, Piazza Dante, Piazza di Carignano, Spianata dell'Acquasola, Piazza Corvetto, Via Balbi, Stazione Marittima, con ritorno in Piazza Caricamento. Piazza Caricamento è la location per l’ultimo evento dedicato al carnevale: alle ore 16.30 Genova saluta la festività più spensierata dell’anno con una simpatica pentolaccia, pronta a ricevere gli scossoni di tutti i bimbi della città. Coriandoli e caramelle per tutti, con il piacevole sottofondo musicale della Filarmonica Sestrese che farà da colonna sonora all’iniziativa. La pentolaccia sarà realizzata in collaborazione con i Vigili del Fuoco di Genova.
«In tema di tradizioni», spiega l’assessore alle Tradizioni Paola Bordilli «dopo tanti anni abbiamo voluto iniziare il 2023 con la ripresa dell’evento che da febbraio ci conduce all’inizio della quaresima, ovvero il Carnevale. Ci sono tante maschere e tante storie nella tradizione carnevalesca di Genova e abbiamo lavorato col duplice obiettivo di farlo scoprire per la prima volta alle giovani generazioni e, al contempo, per far vivere questa esperienza che da secoli ha animato la città ai genovesi e ai non genovesi. Vogliamo che il 2023 sia il punto di partenza di un percorso di valorizzazione del Carnevale genovese, un Carnevale che puntiamo ad arricchire sempre di più anno dopo anno. Invito tutti i Genovesi a partecipare alle iniziative immergendosi sempre nelle tradizioni della nostra città scoprendo chi erano A Marcheisa, Pacciugo, Capitan Spaventa e tante altre maschere assieme alla bellezza dei loro costumi e delle loro storie. Ringrazio infine tutti coloro che hanno partecipato a questa serie di iniziative, dai gruppi storici ai vigili del fuoco, e a tutti coloro che hanno aperto le porte dei palazzi di via Garibaldi».
Le origini del Carnevale in Europa si perdono nella notte dei tempi, già all'epoca degli antichi egizi, attraversando l'Impero Romano, per giungere all'epoca medievale. «In quei tempi oscuri come quelli era l'occasione per un'inversione delle parti: i ricchi si vestivano da poveri e viceversa fino all'ultimo giorno di Carnevale, il mercoledì delle ceneri. Era un periodi bagordi, di pienezza, che si allentava con la rottura della Pentolaccia, la domenica successiva. Dopodichè si ritornava ad un regime di austerità, anche in vista della Quaresima», come spiega Marco Pepè, esperto di miti e leggende.
Partecipano: Le Gratie d'Amore, gruppo folcloristico Amixi de Boggiasco, gruppo folcloristico città di Genova, gruppo storico Sestrese. Si ringraziano anche i Municipi, CIV, pro-loco e le tante realtà sul territorio che offriranno momenti di animazione cittadina che sono reperibili nei giorni precedenti all'inzio delle inziative anche su Visitgenoa.
Di Paola Popa