Genova, 21/04/2023.
Nella classifica delle buone abitudini legate al riciclo del vetro, Genova non raggiunge le altissime posizioni di Venezia e Milano, ma si può considerare comunque una città virtuosa. Con l'aiuto della nuova campagna di comunicazione ambientale, proprio dedicata al riciclo del vetro, Genova punta a migliorare sempre di più e a raggiungere città di media posizione come Bologna, Verona e Torino.
Vetro da Riciciclare, Genova da Conservare, questo è il messaggio della campagna di comunicazione che vede coinvolti il Comune di Genova, Amiu, CoReVe e Re.Vetro. Il messaggio della campagna di comunicazione ambientale mira a informare i cittadini di Genova su come muoversi al meglio in tutte quelle azioni che fanno parte della nostra quotidianità, come quella di andare a gettare la spazzatura e che possono implementare e supportare la catena del riciclo del vetro. Attraverso un mix di iniziative comunicative si potranno conoscere a fondo tutti i segreti, i trucchi e le migliori pratiche per realizzare una semplice e corretta raccolta differenziata.
«Con questa campagna vogliamo sollecitare il cittadino a fare più attenzione. Attualmente troviamo ancora cinque o seimila tonnellate di vetro nell'indifferenziata», afferma Giovanni Battista Raggi, presidente Amiu Genova, «questo è un grande spreco dal punto di vista ecologico perchè, sebbene il vetro sia un materiale inerte, e quindi poco inquinante, la sua parte nobile, ossia il silicio può essere riciclata infinite volte».
Come media pro capite, in riferimento alla raccolta degli imballaggi di vetro, Genova ha registrato nel 2021 il dato pari a 27 kg/abitante/anno. Secondo i dati Ispra, la media del Nord Italia si aggira attorno ai 45 kg/abitante/anno, mentre la media italiana registra in totale pari a 38 kg/abitante/anno. Ci sono quindi margini di miglioramento.
«Genova è una città virtuosa per quanto riguarda il riciclo non solo del vetro, ma della raccolta differenziata in generale», afferma l’assessore all’Ambiente Matteo Campora. «Questi numeri però possono essere ancora migliorati. Abbiamo una percentuale altissima di differenziazione e un numero di campane che, da ponente a levante, non lascia scoperta nemmeno una delegazione. Tuttavia campagne di comunicazione come questa sono fondamentali proprio per quel miglioramento ulteriore che la città e i suoi cittadini possono fare e che porterà Genova a essere una città sempre più green e sostenibile».
La campagna prevede l'utilizzo di diversi strumenti comunicativi con target diretti non solo ai cittadini di varie fasce di età, ma anche alle piccole imprese. Ci saranno pubblicità sui giornali cartacei e on line, campagne social con il coinvolgimento di alcuni influencer, l’invio di newsletter, diffusione di infografiche, di podcast e specifici incontri con le scuole per spiegare le regole della corretta e perfetta raccolta e promuovendo così comportamenti eco-sostenibili a tutti i livelli. Oltre allo slogan Vetro da riciclare, Genova da conservare è stato creato l’hashtag #vetroriciclatomugugnoazzerato.
In aggiunta ai benefici ambientali, in termini di diminuzione di emissioni di CO2 e di risparmio energetico, il riciclo del vetro rappresenta anche un potenziale ritorno economico di importante entità. Vediamo i numeri: i corrispettivi pagati ai comuni raggiungono la cifra di centoduemilioni di euro, mentre il risparmio sugli oneri di smaltimento in discarica raggiunge i quatrocentomilioni di euro.
Un ruolo centrale nell'avvio della nuova campagna di comunicazione è ricoperto da CoreVe, il consorzio senza fini di lucro, responsabile del raggiungimento degli obiettivi di riciclo e recupero dei rifiuti di imballaggio in vetro. Fanno parte di CoreVe ventiquattro produttori di vetro cavo, quaranta importatori commerciali, trentotto importatori industriali e sette recuperatori.
«Parlare con la gente è fondamentale, per questo la campagna di comunicazione quest'anno vuole avere un taglio più diretto e chiaro, rispetto a quelle del passato. Vogliamo continuare a spiegare alle diverse generazioni, partendo già dalle scuole, per illustrare ai bambini l'importanza del riciclo, augurandoci che trasmettano queste informazioni anche in famiglia», afferma Gianni Scotti, presidente di Coreve, «per far passare questo messaggio in maniera il più trasversale possibile utilizziamo la tv, le radio, le campagne sui bus, ma ci muoviamo anche sui social, da Facebook, passando per Instagram e Linkedin. Tutto ciò per testimoniare in più modi diversi l'importanza del vetro, che dona un senso di luce, di leggerezza e soprattutto è un materiale la cui vita è potenzialmente infinita. Per questo siamo soddisfatti di contribuire con un finanziamento di settantamila euro, pari al 70% dell’intero importo del progetto di comunicazione e siamo certi che grazie a questa forte azione di sensibilizzazione anche Genova potrà diminuire il gap che la separa dalla media nazionale di raccolta annuale per abitante, perchè oggi il peggiore nemico di una corretta raccolta differenziata non è la scarsa propensione degli italiani a riciclare, ma la bassa conoscenza delle regole e una certa confusione nel differenziare i materiali».
Anche Re.vetro, azienda attiva nel mondo del riciclo in Liguria, Piemonte, Toscana ed Emilia con circa cinquemila campane stradali, è coinvolta nelle operazioni che danno nuova vita a questo materiale. Secondo l'amministratore delegato Luigi Orlando: «Grazie all’apporto fondamentale della società Ecolvetro di Cairo Montenotte, controllata da ReVetro, si può chiudere in Liguria il ciclo del vetro. Si parte dalla raccolta, curata da ReVetro, alla lavorazione del vetro da parte di Ecolvetro fino alla rifusione dello stesso nelle vetrerie del comparto savonese: uno dei pochi casi in Italia di economia circolare a catena corta».
A Genova le campane per la raccolta differenziata del vetro sono duemiladuecento a cui si affiancano quattromiladuecento bidoni; nel 2022, secondo i dati ReVetro, in un anno i genovesi hanno conferito un totale di oltre quindicilmila tonnellate di vetro. Un buon dato, ma che può migliorare, come afferma, concludendo, Luigi Attanasio, presidente Camera di Commercio:«Siamo ancora nella media bassa delle città del Nord Italia, ma puntiamo ad aumentare dai tre ai cinque chili ad abintante, per raggiungere città come Bologna, Verona e Torino».
Di Paola Popa