Genova, 23/06/2023.
Da giovedì 29 giugno a domenica 2 luglio 2023 torna, a Busalla, il Festival dello Spazio, in programma nelle sale di Villa Borzino. Il tema di questa settima edizione è Abitare lo Spazio, declinato non solo dal punto di vista scientifico, ma anche della speculazione filosofica e teologica, del diritto, dell'antropologia e della psicologia. Si tratta di un approccio multidisciplinare reso possibile grazie alle molteplici chiavi di lettura che verranno offerte dai relatori di eccellenza chiamati a raccolta a Villa Borzino per un lungo weekend di conferenze, confronti e presentazioni.
Tra loro anche la prossima astronauta italiana, Anthea Comellini, giovane project manager di Thales Alenia Space, selezionata tra i membri della riserva degli astronauti dell'Esa, l'Agenzia Spaziale Europea. Ospite d'onore di questa edizione, Comellini partecipa nella mattinata di domenica 2 luglio alla proclamazione del vincitore del Concorso abbinato al Festival e nel pomeriggio, a partire dalle 14.30, racconta in un talk aperto al pubblico il processo che l'ha portata a essere ammessa al programma astronautico europeo.
Rinnovando quella che è ormai una tradizione del Festival, inoltre, Anthea pianta un albero all'interno del parco di Villa Borzino, una magnolia, nel solco tracciato dal collega Paolo Nespoli. «Il Festival dello Spazio di Busalla è un’occasione unica in Italia», afferma Fabrizio Fazzari, assessore alla Cultura del Comune di Busalla, «per condividere gli esiti, i progetti e le visioni di una delle più affascinanti avventure della ricerca scientifica. Giunto al suo settimo anno di vita, frequentato e supportato da importanti istituzioni e realtà industriali legate in vario modo all’universo aerospaziale, il Festival è un evento rivolto a tutti, dove si tocca con mano la storia straordinaria dell’esplorazione del cosmo e si discute in pubblico del suo oggi e delle sue prospettive prossime venture».
Dopo l'anteprima di giovedì 29 rappresentata da Spacebook, prima iniziativa in Italia dedicata all'editoria aerospaziale, un laboratorio di idee curato da Massimo Morasso e pensato affinché gli addetti ai lavori possano raccontarsi fuori dalle righe, e dalla successiva lectio L'arte e lo Spazio del critico d'arte Sandro Ricaldone, il Festival dello Spazio 2023 è inaugurato ufficialmente nella mattinata di venerdì 30 giugno alla presenza delle maggiori autorità istituzionali locali, per poi dare spazio a un'intera giornata dedicata alla Space Economy. L'economia dello Spazio è uno dei settori di sviluppo più promettenti dei prossimi decenni, che galoppa sulle ali della conversione al digitale mettendo a disposizione reti satellitari su cui crescono nuovi servizi. L’ampia sessione che il Festival dedica al settore fa il punto dello stato dell'arte in Italia di questo importante trend tecnologico e di business, coinvolgendo agenzie, grandi e piccole industrie, startup e ricercatori attivi in tutta Italia, proponendo anche un interessante confronto tra le iniziative di sostegno e promozione del settore Spazio della nostra regione e quelle del vicino Piemonte.
Al calare del sole ci si sposta alla Big Bench recentemente installata in Contrada Olivieri, nei pressi del Santuario della Bastia, per ammirare il cielo notturno sotto la guida di Walter Riva, direttore dell'Osservatorio Astronomico del Righi.
Sabato 1° luglio è il giorno più propriamente dedicato al tema di questa edizione, Abitare lo Spazio e ha una protagonista indiscussa, la Luna, già individuata come il primo approdo dai programmi ingegneristici e scientifici che ci porteranno presto ad abitarla. Tra i massimi conoscitori del nostro satellite, il geologo planetario Gabriele Ori, professore dell'Università Gabriele D'Annunzio di Chieti, apre la serie delle conferenze della mattina, moderate dal giornalista scientifico Antonio Lo Campo, presentando la parte della superficie lunare più indicata per l'approdo umano, sia per l'interesse scientifico che per la possibilità di trovarvi preziosissime tracce di acqua. Acqua che, naturalmente, dovrà poi essere estratta dalla caratteristica sabbia lunare, la regolite: progetto al quale sta lavorando la seconda relatrice di giornata, la professoressa Michèle Lavagna del Politecnico di Milano.
I piani di abitazione per la Luna e, successivamente, per Marte, sono illustrati da Maria Antonietta Perino, direttrice della Space Economy Exploration and International Network a Thales Alenia Space Italia: l'azienda sta lavorando al Lunar Gateway, la stazione spaziale che servirà da punto di appoggio agli astronauti delle prossime Missioni Artemis, che riporteranno l'uomo sulla Luna dopo oltre mezzo secolo e, questa volta, non per delle brevi passeggiate, ma per restarci. Una permanenza prolungata che, naturalmente, necessiterà di un addestramento specifico degli astronauti, che tenga in conto non solo gli aspetti tecnici della missione, ma anche quelli psicologici: di tutto questo parla Liliana Ravagnolo, Mission Operations & Training Manager di Altec, a chiusura della sessione mattutina.
Una volta tornato sulla Luna, l'uomo dovrà dunque attrezzarsi per viverci. Una sfida al centro degli interventi del pomeriggio, a cominciare da quello di Fabio Magrassi, project manager di Stam, e Patrizia Bagnerini, docente dell'Università di Genova, che parlano della serra adattiva spaziale che Space V sta progettando e di un bioreattore riciclatore, di cui Stam ha la tecnologia, capace di convertire gli scarti alimentari ed organici in gelatine fertilizzanti. In effetti, l'astronauta del futuro in territorio extraterrestre dovrà dunque essere anche agricoltore, come spiegherà la professoressa dell'Università di Napoli Stefania De Pascale, soffermandosi sull'esigenza della coltivazione in loco e aggiornandoci sulle ricerche in ambito nutraceutico che stanno individuando gli alimenti alla base della dieta degli astronauti, destinata a svincolarsi dai rifornimenti provenienti dalla Terra.
Risolti i problemi di natura pratica, la permanenza dell'uomo in mondi altri rispetto alla Terra porterà con sé anche delle implicazioni più profonde. Abbiamo diritto di impadronirci di mondi extra-terrestri? Fino a dove arriva la nostra capacità di adattamento? Siamo centro o periferia dell'universo? La giurista Maria Elena De Maestri, dell'Università di Genova, prova a rispondere alla domanda se sia legittimo abitare sulla Luna, mentre l'antropologo Marco Aime, dello stesso ateneo genovese, si chiede se davvero siamo fatti per andare oltre i confini della Terra. Don Giuseppe Tanzella-Nitti, della Pontificia Università della Santa Croce di Roma, si interroga infine su quale sia il posto dell'Uomo nel cosmo. In serata, lo spettacoloVergine Madre di e con Lucilla Giagnoni, in scena alle 21 alla chiesa parrocchiale di San Giorgio nella frazione di Sarissola, accompagna in un viaggio verso un altro tipo di Cielo, quello popolato da alcuni dei personaggi più noti della Divina Commedia, fino all'incontro con il Divino.
Ancora Tanzella-Nitti apre l'ultima giornata del Festival, nella mattinata di domenica 2 luglio, celebrando la santa messa presso la chiesa parrocchiale di Busalla. A Villa Borzino ci si ritrova, invece, alle ore 11 con la cerimonia di premiazione del Concorso indetto dal Festival. Maestra di cerimonia del premio è Anthea Comellini che apre la busta con il nome del vincitore designato dalla giuria e consegna il premio alla presenza della signora delle comete, Amalia Ercoli Finzi, membro della commissione giudicatrice. Seguono la "cerimonia" del piantamento dell'albero nel parco e l'aperilunch. Alle 14.30, Anthea Comellini racconta la lunga selezione che l'ha vista eccellere e risponde alle domande dei presenti.
Nel seguito del programma del Festival dello Spazio di Busalla 2023, alle 15.30, una perorazione di Franco Malerba affinché l'Esa si doti di un proprio mezzo per il trasporto dell'uomo nello Spazio, strumento necessario per emancipare l'Europa dal regime di monopolio attualmente detenuto dalla SpaceX, organizzazione commerciale privata di Elon Musk, una volta perso l'accesso ai sistemi Soyuz in seguito all'invasione russa dell'Ucraina. «A novembre», spiega Malerba, «si terrà a Siviglia lo Space Summit dei capi di stato dei paesi membri ESA per decidere quale via intraprendere. Poiché una tale decisione appartiene ad una visione politica piuttosto che ad una scelta tecnologica, ed è sul piano culturale che si deciderà il futuro del volo abitato europeo, il Festival dello Spazio di Busalla e i suoi follower tifano per una decisione coraggiosa».
Ultima conferenza del Festival 2023, alle ore 16, è infine quella dedicata alla missione scientifica Juice, la sonda che l'Esa ha appena lanciato per studiare i satelliti medicei di Giove - Ganimede, Europa e Callisto - alla ricerca della vita: Europa, in particolare, al di sotto della superficie ghiacciata presenta un substrato di acqua allo stato liquido che plausibilmente potrebbe ospitare degli organismi viventi. A parlarci di tutto questo sono Federico Tosi, ricercatore dell'Istituto Nazionale di Astrofisica, e Lorenzo Bruzzone, professore dell'Università di Trento.
Accanto al ricco programma di conferenze, come ogni anno, i visitatori del Festival dello Spazio trovano ad attenderli a Villa Borzino anche mostre ed installazioni, a cominciare da quella, interattiva, allestita dall'Istituto Italiano di Tecnologia che consente all'utente, attraverso un joystick, di guidare una navicella nella delicata operazione di attracco alla Stazione Spaziale Internazionale. Sempre l'IIT porta a Busalla anche un piccolo robot cingolato progettato per l'esplorazione di ambienti ostili o comunque non altrimenti raggiungibili dall'uomo, grazie ad un sistema di adesione magnetica che gli consente di muoversi anche su superfici verticali o in condizioni di microgravità.
Aggirandosi tra le sale della Villa è inoltre possibile visitare la mostra fotografica sulla Terra vista dallo Spazio curata dall'Associazione Festival dello Spazio e imbattersi nel grande tavolo sabbioso lunare creato come ambientazione dei quattro set spaziali LEGO® proposti quest'anno: il Rover e la Stazione spaziale lunare, la Base di ricerca e il Centro spaziale. Un'altra mostra a metà fra arte e scienza è poi Cosmogonie, una rassegna itinerante a cura di Michele Caldarelli che porta a Busalla i lasergrammi di Paolo Barlusconi, un omaggio allo spirito dell’esplorazione del cosmo.
Non avendo i problemi degli astronauti, costretti a cimentarsi in coltivazioni idroponiche per il loro sostentamento lontano dalla Terra, i visitatori del Festival possono invece godere delle prelibatezze offerte nella piazza antistante la Villa Borzino durante le pause pranzo: la farinata del forno Guggiari, le delizie gastronomiche della maison Barattino e il gelato della pasticceria Vicario.
Tutti gli eventi sono a ingresso libero. Il programma completo e tutte le informazioni sulla manifestazione sono disponibili sul sito ufficiale del Festival dello Spazio, su Facebook e su LinkedIn.
«Il Festival dello Spazio è ormai uno degli appuntamenti irrinunciabili dell’estate della Liguria», commenta il presidente e assessore alla Cultura della Regione Liguria, Giovanni Toti, «un evento capace di affascinare, di porre domande e questioni, di dare suggestioni e risposte, e soprattutto capace di portare nel nostro entroterra alcune delle figure più rilevanti del panorama culturale e scientifico di questo settore, coinvolgendo anno dopo anno un numero sempre maggiore di appassionati. Un programma denso per un festival che rende ancora più ricco il panorama degli eventi che la Liguria è capace di offrire, per una terra davvero in grado di soddisfare le esigenze di ogni tipo di visitatore e di dare tanto ai propri residenti, non solo sulla costa».
Il Festival dello Spazio è organizzato da Associazione Festival dello Spazio e Comune di Busalla, con il patrocinio di Agenzia Spaziale Italiana, Regione Liguria, Città Metropolitana di Genova, Università di Genova e Rai Liguria-Rai Radio 3. Si ringraziano i partner sostenitori del Festival Fondazione Carige, ThalesAlenia Space, Leonardo e FDS, gli sponsor Camera di Commercio di Genova, Confindustria Genova, SIIT e Cosmic, nonchétutti i partner tecnici e scientifici.