Genova, 16/01/2018.
Qual è il miglior ristorante nei caruggi a Genova? La prima puntata della nuova stagione di Alessandro Borghese 4 ristoranti (andata in onda su Sky Uno la sera di martedì 16 gennaio 2018 alle 21.15) ha visto protagonisti 4 ristoranti del centro storico genovese. Tra sapori liguri e stretti vicoli, ha trionfato la trattoria C'era una volta di Francesca (in Vico Casana), incoranta dallo chef Alessandro Borghese e dai voti degli altri 3 ristoratori in gara. Il locale ha totalizzato 105 punti, aggiudicandosi 5mila euro da investire nella propria attività.
Il C'era una volta, della vulcanica cuoca Francesca (proprietaria insieme a Federica) ha conquistato chef Borghese e gli altri ristoratori con trofie al pesto, pansoti, stoccafisso accomodato, frisceu e acciughe fritte, e ravioli au tuccu altri piatti tipici del nostro territorio. Un piatto curioso e da provare? Le trippe al pesto. Come dolci: panna cotta e torta di mele "della nonna". Il locale pieno di ricordi e oggetti della nonna di Francesca, e la cucina tradizionale, potremmo dire genovese al 100%. Giudicato positivamente anche il rapporto qualità-prezzo.
Dopo pesto, ravioli, attente ispezioni e qualche frecciatina, il C'era una volta, con i suoi sapori antichi e una cucina fatta di ricordi, ha sbaragliato la concorrenza superando Moa Cashmere & Lobster (Salita Santa Caterina 2r, piazza Fontane Marose); il 20 Tre (via David Chiossone, 20r) e Le Cantine Squarciafico (Piazzetta dell'Amico, in via Canneto il Lungo). Ciascun ristoratore ha giudicato gli altri tre per quanto riguarda location, menu, servizio e conto, dando per ciascuna voce un punteggio da 0 a 10. Poi è arrivato il voto finale di Borghese, che ha cambiato la situazione.
Questi i punteggi ottenuti dai ristoranti dopo il voto di Chef Borghese: C'era una volta 105 punti; Moa Cashmere & Lobster 103; il 20 Tre 100 e Le Cantine Squarciafico appena 89 punti. Novità di quest'anno è stato il Bonus di 5 punti per il pesto migliore, che è andato al 20 Tre di Barbara, considerato quello più equilibrato.
Il Moa Cashmere & Lobster di Andrea ha chiuso al secondo posto, servendo taglierini ai ricci di mare, le immancabili trofie al pesto e la carne, che occupa buona parte del menù. Il locale unisce la moda al cibo, i panini e gli hamburger alla battuta di fassona con il pesto come condimento, fino a primi piatti e...l'astice. Dessert? Cannolo siciliano e Cheesecake. Ma non è bastato per vincere.
Al terzo posto il 20 Tre, con il suo design moderno negli antichi vicoli genovesi. Una cucina moderna fatta di tradizione portata ai giorni nostri: polpo al marsala, tartare di tonno, ravioli con le vongole, tagliatelle di pane, trenette con i gamberi viola di Santa Margherita Ligure come fuori menù.
Quarto e ultimo posto per Le Cantine Squarciafico di Maurizio. Il suo locale, in una vera e propria cantina, si caratterizza anche per il dehor esterno, un vero e proprio lusso nei vicoli. Non sono bastati per vincere i tipici Mandilli al pesto, il sugo di noce scomposto, astice caramellato alla crema, i ravioli di pesce o il cappon magro reinterpretato. Evidentemente, gli altri ristoratori non hanno gradito abbastanza.
Ecco le caratteristiche dei locali che hanno partecipato alla prima puntata della nuova stagione di 4 Ristoranti:
Il proprietario è Andrea, persona molto curiosa: il suo appassionarsi a tutto lo ha portato ad essere stilista e ristoratore. Le sue passioni sono confluite due anni fa in questo locale, il Moa. Moa è il suo brand che parte dal prodotto che ha brevettato lui stesso, unendo i suoi tre mondi: moda, cibo, caffè.
Andrea ha voluto creare una location divertente, che dia la possibilità di fare tante cose nello stesso momento, permettendo così di ideare un diverso modo di concepire il periodo di cena e pranzo. Lui afferma che nel suo ristorante si può sia passare del tempo lavorando, si può fare shopping nello shop, si può cenare in maniera elegante e formale. I caruggi sono simbolo della storia di Genova, il Moa è una proposta differente rispetto all’80% dei ristoranti tradizionali e storici del centro.
Francesca è la vulcanica proprietaria di questo ristorante, insieme a Federica. Divertente e alla mano, varcata la soglia della cucina si trasforma in una cuoca pignola, attenta ai particolari e alla scelta delle materie prime. Francesca ha le mani in pasta da sempre, dato che sua zia le ha insegnato a preparate i ravioli e la pasta fatta in casa quando era solo una bambina. Mezza genovese e mezza siciliana, Francesca è una genovese lontana dagli stereotipi regionali.
Nell’arredamento del locale tutto è stato recuperato. Tutto viene dalle case delle nonne e delle zie di Francesca e Federica. Le due proprietarie hanno arredato il “C’era una volta” con grande attenzione, per far sentire i clienti a loro agio in un ambiente di casa. Per Francesca il Caruggio di Genova è un posto magico, labirintico, dove tutti si conoscono e dove puoi andare a comprare quello che ti serve grazie alla presenza di diverse botteghe storiche, come ad esempio la trippa dal “tripparolo” e lo stoccafisso dal negoziante.
La proprietaria è Barbara, una donna vulcanica e piena di risorse. Definisce il suo ristorante friendly, tanto da arredare la prima sala con dei tavoli rotondi, simboli di convivialità e un tavolo rettangolare molto grande definito tavolo dell’amicizia. La seconda sala rappresenta l’anima del vero genovese, sempre chiuso in sé stesso, per questo la titolare ha inserito nell’arredo dei ricci di mare. Infine a completare il locale c’è una terza sala, quella dedicata alla cattedrale di San Lorenzo, simbolo di Genova. Il locale si trova proprio al centro dei caruggi, nel centro storico.
Il proprietario è Maurizio, di origini sarde, una persona senz’altro sopra le righe. La location è molto particolare, infatti si tratta di una vera cantina, al cui interno si sta sempre al fresco, infatti la temperatura è di 17°. Una particolarità di questo tipo di ristorante è che i vini che si degustano in questo locale sono proprio a temperatura di cantina. Il pavimento del ristorante è a scacchi con colonne romane, apparecchiatura minimal e vini in bella vista. Maurizio è innamorato del centro storico di Genova, tanto da essersi impegnato con il suo ristorante a valorizzarlo e riqualificarlo.
Di Andrea Sessarego