Genova, 07/05/2018.
Ad un giorno di distanza dalla chiusura di Euroflora 2018 ai Parchi di Nervi, che ha fatto registrare quasi 250mila visitatori, Comune di Genova e Regione Liguria pensano già al dopo-Euroflora. Ed ecco sbocciare a sorpresa le prime notizie sul futuro della manifestazione floreare: la prossima edizione della kermesse floreale si terrà dal 24 aprile al 9 maggio 2021. Farà parte di un ciclo triennale che vedrà, nel 2019, il Festival del balletto, nel 2020 il teatro e la musica, e poi di nuovo Euroflora nel 2021, sempre a Nervi ma cercando di coinvolgere altre aree cittadine.
Questo il destino di piante e fiori ammirati ai Parchi dal 21 aprile al 6 maggio 2018: parte di essi tornano nei rispettivi vivai (o in alcuni casi saranno direttamente consegnati agli acquirenti che li hanno prenotati durante l'evento); mentre diverse piante saranno ricollocate nei parchi e nei giardini di Genova: in particolare le 45mila piante esposte nella collettiva della Regione Liguria, che vengono donate alla città e distribuite nelle aiuole e nelle ville storiche con l’aiuto delle associazioni e dei volontari.
A guardare avanti è Paolo Fanghella, assessore ai lavori pubblici del Comune: «Euroflora 2018 è stata un'edizione diversa dalle altre e realizzata in tempo record. Immaginate quello che potrà essere la prossima edizione del 2021 avendo a disposizione tutto il tempo disponibile. Sulla location di Euroflora 2021 c'è ancora da discutere: non è semplice trovare a Genova spazi ampi delle stesse caratteristiche dei parchi di Nervi».
Fanghella, per adesso, preferisce guardare al presente: «Nei Parchi di Nervi è stato fatto un grande lavoro, in cui l'impatto sul territorio è stato paraticamente nullo; anzi, i nerviesi hanno apprezzato la pedonalizzazione di via Oberdan e ora la richiedono a tempo pieno. Ora viene la parte più divertente: quella in cui si penserà a spargere un po' di Euroflora 2018 in tutta la città di Genova. Un esempio? Nella prima settimana di giugno avremo a Pra' la grande manifestazione delle Regate Storiche: molte piante e fiori di Euroflora 2018 che avete visto a Nervi serviranno proprio ad abbellire e ad arricchire questo nuovo evento».
Che fine faranno fiori ed ombrelli? Se lo stanno chiedendo un po' tutti i genovesi in queste ore. Il Sindaco di Genova Marco Bucci li rassicura: «Stiamo cominciando a ridistribuire tutti i fiori di Euroflora in città, fra giardini e parchi, secondo un piano stabilito. Quella degli ombrelli non è stata un'iniziativa del Comune ma del Civ, che donerà gli ombrelli con una richiesta di offerta e il ricavato andrà in benificenza». Tante luci su questa edizione di Euroflora, mentre le uniche ombre derivano da alcune obiezioni di chi ha ritenuto le precedenti edizioni alla Fiera di Genova più ricche di scenografie e di specie floreali. Bucci risponde: «È un'obiezione corretta. Infatti, questa, è stata un'Euroflora diversa da tutte le altre, un nuovo modo di fare Euroflora. Ora abbiamo tempo per cercare di ricreare ambientazioni diverse, variegate e più sofisticate in vista del 2021».
Il tempo c'è ed è giusto per ora tirare le somme di un'Euroflora 2018 ai parchi di Nervi dove i numeri sono stati protagonisti insieme ai fiori e alla natura. 246.095 sono stati i biglietti complessivamente venduti nei 16 giorni della manifestazione. Se però si tiene anche il conto degli ingressi gratuiti per i bambini fino a 8 anni, il numero delle presenze sale a 285mila. Cinque le giornate di sold-out: domenica 22, mercoledì 25, sabato 28 aprile, domenica 29 e lunedì 30 aprile. Grandi numeri dai musei: 92.335 le presenze complessive mentre la giornata top è stata lunedì 30 aprile con 7.581 ingressi.
Numeri importanti derivano anche dalla mobilità. Il treno è stato il mezzo di trasporto più usato per raggiungere i Parchi, con 110 treni impegnati sulla tratta Brignole-Nervi tra andata e ritorno. 1071 bus turistici hanno trovato parcheggio lungo Corso Europa, 6066 auto hanno stazionato in Piazzale Kennedy e 343 persone hanno scelto di raggiungere i parchi in volo con l'elicottero. Senza dimenticare materiali e allestimenti: 15mila metri quadrati di tappeto erboso, 14mila margherite rosse per il Red Wave, 430 photiniae per il labirinto, 10mila tra solanumjasminoides e lithodora blu, 1500 metri di juta, 1440 metri quadrati di tappeto rosso. E infine 21 peperoncini in resina e bronzo realizzati dallo scultore sardo Giuseppe Carta e 23 Coquelicotssospendus, i papaveri di Alain Micquiaux.
Di Fabio Liguori