È Palazzo Doria Spinola, sede della Città Metropolitana e della Prefettura di Genova, il cuore della trentunesima edizione delle Giornate Fai di Primavera a Genova, che si svolgono sabato 25 e domenica 26 marzo 2023. Grazie ai volontari della Delegazione FAI Genova e del FAI Giovani Genova, lo storico palazzo dei Rolli, situato in largo Eros Lanfranco - normalmente non aperto al pubblico, se non in particolari occasioni e solo parzialmente - è visitabile nelle sue parti monumentali e di rappresentanza e in alcuni ambienti abitualmente inaccessibili perché in uso privato del Prefetto, del suo staff e della Città Metropolitana di Genova.
Solo per gli iscritti FAI - e per chi si iscrive in loco - c'è l'opportunità di visitare l'alloggio di rappresentanza della Prefettura e di salire sul terrazzo a tetto, da cui si potrà godere di una visuale inedita di una parte importante del centro città, ma anche l'occasione straordinaria di ammirare la splendida Cappella, unica traccia rimasta della perduta Chiesa di Santa Caterina e dell'importante convento ad essa annesso. Saranno inoltre esposti per la prima volta alcuni argenti dei Savoia, probabilmente commissionati dalla famiglia reale per dotare le loro residenze genovesi di oggetti per i ricevimenti: commissionati in momenti diversi, a partire dall’annessione di Genova al Regno (1814) e fino agli anni ’60, sono opera di manifatture torinesi e francesi (Christofles).
Il percorso di visita a Palazzo Doria Spinola permette di ricostruire idealmente una parte importante della storia della Superba: dalla costruzione intorno alla metà del Cinquecento per l'ammiraglio Antonio Doria, marchese di Santo Stefano d'Aveto imparentato con Andrea Doria, passando per l’inserimento nella celebre edizione dei Palazzi di Genova incisa da Rubens nel 1624, anno in cui il palazzo perviene agli Spinola che lo terranno sino al XIX secolo, fino al 1876 quando lo acquista il Comune di Genova, per cederlo poi alla Provincia, oggi Città Metropolitana. Da qui la struttura dell’edificio subisce molti cambiamenti, per la sistemazione degli uffici pubblici e per adattarsi al nuovo sviluppo urbanistico della città.
Dopo aver apprezzato gli affreschi cinquecenteschi della facciata, opera di Lazzaro e Pantaleo Calvi (1541-43), si entra nell'atrio-cortile rinascimentale, a pianta quadrata e doppio ordine di logge, con una raffinata decorazione a stucchi con telamoni alternati a maschere femminili. Percorrendo il doppio scalone laterale a due rampe si accede poi alla galleria loggiata del primo piano, affrescata da Aurelio e Felice Calvi, con vedute di città in gran parte estratte dall'atlante Civitates Orbis Terrarum. Si trovano qui i principali saloni di rappresentanza, decorati con affreschi di Luca Cambiaso, in collaborazione con il padre Giovanni. Orario: dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso ore 17.30). Per partecipare è necessaria la prenotazione sul sito del Fai. Per sostenere la missione della Fondazione, è richiesto un contributo minimo suggerito a partire da 3 euro per gli iscritti al FAI, da 5 euro per i non iscritti.