Il Premio Nobel Orhan Pamuk arriva a Genova per la presentazione del libro Ricordi di montagne lontane (Giulio Einaudi Editore, in uscita il prossimo 14 novembre). L'evento si svolge giovedì 16 novembre 2023, alle ore 18, nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale. Pamuk è in dialogo con Marco Ansaldo e Andrea Canobbio. Un incontro per approfondire l'opera dello scrittore turco, Premio Nobel per la letteratura nel 2006, che parla del suo nuovo romanzo. Ingresso libero fino a esaurimento posti in sala. L'evento rientra nell’ambito delle iniziative di Genova Capitale Italiana del Libro 2023.
Pamuk è tra i maggiori protagonisti della letteratura mondiale contemporanea, ha ambientato molti dei suoi libri nella città natale, luogo di conflitti e di sincretismi culturali. «Non pubblicare cose troppo personali… scrivi sul paesaggio!» annota Orhan Pamuk nel 2019 tra i suoi appunti. È un consiglio per il suo nuovo progetto editoriale di pubblicare una selezione delle pagine dei taccuini su cui, da oltre dieci anni, scrive e disegna quotidianamente. Ai fogli di questi piccoli quaderni personali, l'autore affida il racconto degli avvenimenti della giornata, consegna le riflessioni più sincere su attualità e politica, restituisce le emozioni e le sensazioni che il mondo offre con i suoi paesaggi, quando agli occhi si mostra «il nostro vero posto nell'universo».
Una notte insonne in preda alle preoccupazioni per
l'allestimento del Museo dell'innocenza, i
soggiorni in India, le passeggiate in una Istanbul familiare che è
però inesauribile fonte di meraviglia, l’insegnamento negli Stati
Uniti, o ancora la fascinazione per l’Italia. E poi lo sgomento nel
leggere certe notizie che arrivano dalla Turchia, le tensioni
politiche, le minacce, il desiderio di esprimersi liberamente
accompagnato dai timori sul destino della propria patria. Ma anche
la gioia di nuotare nell’immensità del mare fantasticando sulle
storie da scrivere, o la felicità nel contemplare le montagne
lontane da una finestra, un aereo, in un dipinto, dagli abissi di
un sogno. Qui, attraverso le magnifiche illustrazioni che
accompagnano le parole, Pamuk rivela il suo eccezionale talento
artistico. Da giovane, infatti, voleva diventare un pittore,
passione che ha messo da parte per dedicarsi alla forte vocazione
per la scrittura. Il filo conduttore che, ora sotterraneo ora
cristallino, si snoda tra testi e immagini e attraversa gli eventi,
gli incontri, i pensieri è sempre il processo, delicato eppure
inarrestabile, della creazione letteraria. I taccuini
rappresentano così un vero e proprio laboratorio in cui
immaginare trame e studiarne l’architettura, in un dialogo perpetuo
con i personaggi dei libri che verranno.
Nel corso degli anni l’autore continua a riprendere, completare,
riempire di schizzi le pagine rimaste in bianco, dando vita a uno
straordinario intreccio in cui sfumano spazi e tempi nella dolce,
onirica malinconia dell’esperienza vissuta che diventa ricordo.
Orhan Pamuk è nato nel 1952 a Istanbul. Nel 2006 è stato insignito del Premio Nobel per la Letteratura. Tra i suoi libri, tutti pubblicati da Einaudi, ricordiamo: Il castello bianco, La nuova vita, Il mio nome è rosso, Neve, La casa del silenzio, Istanbul (anche in edizione illustrata nel 2017), Il libro nero, La valigia di mio padre, Il Museo dell’innocenza, Altri colori, Il signor Cevdet e i suoi figli, Romanzieri ingenui e sentimentali, L’innocenza degli oggetti, La stranezza che ho nella testa, La donna dai capelli rossi e Le notti della peste.
L'incontro è realizzato in collaborazione con Giulio Einaudi Editore e con il giornalista Marco Ansaldo.