Genova, 14/11/2023.
Da venerdì 17 a domenica 19 novembre torna a Genova Maledetti Architetti, l’evento organizzato dal Comune e da Fondazione Ordine Architetti di Genova che prende scherzosamente spunto dal pamphlet di Tom Wolfe e descrive bene l’approccio dei genovesi verso la produzione architettonica del ventesimo secolo: un rapporto spesso conflittuale, fatto di incomprensioni, insofferenza, polemiche e rancori. Una relazione difficile, un secolo di amore e odio, che deve essere conosciuta e compresa fino in fondo.
L’iniziativa, quest’anno alla sua terza edizione, si articola in un weekend di visite guidate, eventi ed esplorazioni urbane gratuite, con l’obiettivo di raccontare la città attraverso uno sguardo tra gli edifici più iconici del ‘900: nove luoghi per un racconto organico che, grazie a una squadra di cultori della materia, porterà alla luce peculiarità, segreti, bellezze, storie e storia di un vasto repertorio di edifici firmati da progettisti di chiara fama.
«Un percorso attraverso nove luoghi tra i più rappresentativi dell’architettura genovese del secolo scorso: una corrente controversa e non compresa per lunghi anni. In questo contesto è nato Maledetti Architetti, oggi alla sua terza edizione, che si propone di ricostituire un rapporto tra Genova e l’architettura contemporanea, meno conosciuta ma di grande valore urbanistico e architettonico, per una nuova narrazione della città attuale» commenta l’assessore all’Urbanistica Mario Mascia.
«Dopo il successo delle edizioni precedenti, anche quest’anno Maledetti Architetti torna per farci scoprire gli edifici del ‘900 genovese. Genova è una città straordinaria, che racchiude secoli di storia e stili variegati tra passato e presente: in centro ci muoviamo tra i palazzi cinquecenteschi e le costruzioni del secolo scorso, che ci narrano la storia di una Genova moderna, al passo con i tempi, una città del XX secolo, che ha molto da raccontare» osserva la consigliera Barbara Grosso.
Genova è nota soprattutto per la sua monumentalità - dai Palazzi dei Rolli alle chiese barocche, alla particolarità del centro storico - mentre sono meno conosciute le numerose testimonianze che hanno reso inconfondibile il suo panorama e lo skyline più recente. Edifici di altissimo pregio costellano i quartieri e il centro cittadino e i più importanti architetti italiani hanno lasciato il segno sul tessuto urbanistico genovese.
Questo esuberante lascito è ancora poco valorizzato e molti genovesi, pur imbattendosi ogni giorno in queste costruzioni, non ne conoscono l’origine e le caratteristiche. Maledetti Architetti si pone appunto l’obiettivo di mettere in luce gli edifici novecenteschi di altissimo pregio e di offrire ogni anno ai genovesi e ai turisti una mappa visiva delle più pregiate architetture novecentesche cittadine, attraverso di filmati monografici che verranno diffusi sul web e i canali social del Comune di Genova, visite guidate gratuite e mostre, per costituire una sorta di mappa ideale delle più pregiate architetture del secolo scorso.
Maledetti Architetti è un appuntamento annuale, di volta in volta dedicato a una fase storica, a un movimento estetico o a un singolo architetto. Direttore scientifico, lo studioso di storia dell'architettura e della città Jacopo Baccani con la consulenza del comitato scientifico della Fondazione dell'Ordine Architetti di Genova, che è anche partner unico dell’evento.La direzione organizzativa è affidata a Maurizio Gregorini, ideatore dell’evento e cultural manager del Comune di Genova.
«L’architettura del ‘900 è stata una corrente rivoluzionaria e incompresa: da qui è nata l’idea di Maledetti Architetti, che si propone di ristabilire un rapporto di orgoglio tra la nostra città e l’architettura del proprio tempo. Genova è una delle città con le testimonianze più marcate dell’architettura novecentesca: nella nostra città hanno lavorato i maggiori architetti italiani, lasciando importanti tracce delle loro opere e della storia dell’architettura italiana», spiega Maurizio Gregorini.
«Anche per questa edizione la Fondazione ha scelto di collaborare con il Comune di Genova all’organizzazione di Maledetti Architetti, un’esplorazione nella città del Novecento accompagnata da guide d’eccezione, architetti e ricercatori universitari, ma anche un pretesto per conoscere, apprezzare e, in un certo senso, vivere alcuni dei capolavori dell’architettura del ‘900 che è alla base del nostro lavoro e punto di partenza per l’evoluzione dell’abitare nella città che verrà. Un’esperienza che vedrà coinvolti, non solo gli addetti ai lavori, ma, anche e soprattutto, i cittadini che sono invitati a guardare con nuovo interesse quegli edifici che fanno da sfondo alla nostra vita di tutti i giorni. Un sentito ringraziamento va a Jacopo Baccani e a tutto il comitato scientifico, che assieme alla Fondazione hanno elaborato i contenuti dell’iniziativa e organizzato le visite», sottolinea Pierluigi Feltri, presidente della Fondazione Ordine Architetti di Genova.
Quest’anno, oltre a confermare alcune mete particolarmente care ai genovesi e accogliere l’entusiastica richiesta di adesione da parte di nuovi supporter, che si vanno ad aggiungere a presenze ormai consolidate, nella composizione del programma sono stati tenuti in debita considerazione alcuni avvenimenti di rilievo, quali il centenario della nascita di Piero Gambacciani, il trentennale della morte di Robaldo Morozzo della Rocca, il decennale della morte di Angelo Sibilla e la riapertura del Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone.
Ecco il programma:
EVENTI COLLATERALI