Artemisia Gentileschi: a Genova la mostra di Palazzo Ducale che celebra coraggio e passione

La quarta sezione è Le donne minacciate di Artemisia. In questa sala si possono ammirare tre marine che si stagliano dietro splendide architetture, dipinte daAgostino Tassi. Sono la prova del suo eccezionale talento, che si esprime soprattutto nella composizione di paesaggi ed edifici costruiti con una straordinaria perfezione ed un guizzo tipico del genio barocco. Purtroppo la sua abilità tecnica convive con un carattere inquieto, un’attitudine alla rissa, un’arroganza che lo fa sempre sentire al di sopra della legge. Forte dei suoi potenti protettori, Tassi commette i più turpi reati, fino ad esercitare violenza su Artemisia Gentileschi, il 6 maggio 1611. Artemisia e Agostino si conoscono grazie a Orazio, che affianca il giovane pittore alla figlia come maestro di prospettiva. L’incontro tra i due sfocerà terribilmente nello lo stupro della ragazza da parte del Tassi e condizionerà traumaticamente la vita della pittrice, provocando dramma e dolori da cui lei saprà riscattarsi soprattutto grazie alla sua arte.

Dopo lo stupro, Artemisia si troverà costretta ad accettare la prospettiva di un matrimonio riparatore,come Betsabea, che difficilmente avrebbe potuto rifiutare le attenzioni di re David, come Cleopatra, che sceglie di suicidarsi quando vede spegnersi il suo sogno d’amore e potere, come Francesca, che dovrà scontare all’inferno l’essersi abbandonata alla passione. Sono donne fragili, prigioniere di relazioni chenon hanno saputo governare, al pari di Artemisia, ingannata dalle false promesse di un uomo che dichiara di amarla, ma finirà per rovinarle la reputazione. Le donne di Artemisia riscuoteranno un tale successo di pubblico, da meritare numerose repliche nei secoli successivi, come nel caso dell’arazzo degli Uffizi, realizzato dieci anni dopo la morte della pittrice e restaurato in occasione della mostra.Il percorso prosegue attraverso una sala, dove il visitatore troverà esposti gli Atti originali del processoper stupro del 1612, eccezionalmente concessi dall’Archivio di Stato di Roma, e potrà ricostruire tuttele fasi della vicenda attraverso l’ascolto e la lettura dai fogli antichi delle parole di Artemisia, la difesa di Agostino e i racconti dei testimoni, in un ambiente dove si respirerà l’atmosfera di una città percorsa dal pettegolezzo.

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