Contenuto in collaborazione con Tabarca Cucina Iberica grazie alla partnership con Timossi
La storia di Tabarca Cucina Iberica, il ristorante che a Genova (piazza Bandiera, 27) propone specialità gastronomiche provenienti direttamente dalla Spagna, nasce in realtà in Uruguay, per la precisione a Montevideo, dall'incontro di Corrado Brunelli, studente di Economia Aziendale con tanto di Master in Food and Beverage Management alla Rome Business School e dello chef Carlos Garrido, originario di Elche, città che sorge nella comunità autonoma valenciana. Si sono incontrati Oltreoceano e hanno iniziato a sognare il ristorante che sarebbe poi diventato realtà.
«Siamo aperti dal 3 giugno 2023», ci racconta Corrado, «proponiamo piatti tipici della Spagna in maniera assolutamente autentica. Tra i nostri piatti, ovviamente, non poteva mancare la Paella, quella vera, che può essere di terra o di mare, ma mai le due varianti insieme, a differenza di ciò che spesso viene servito anche in Spagna, purtroppo in maniera erronea. Il mix fra le due ricette farebbe accapponare la pelle ad ogni Valenciano tradizionalista, il nostro equivalente dell’ananas sulla pizza, per intenderci». L'ingrediente principale della paella firmata Tabarca, ossia l’arroz (riso), è preparato in modo che si formi il socarrat, la gustosa crosticina che lo rende così goloso.
Il nome Tabarca ha un significato molto particolare, legatissimo alla città di Genova: «Alla fine del Settecento alcune nobili famiglie di mercanti genovesi svilupparono una rotta commerciale che da Tabarca (in Algeria), passando per Carloforte in Sardegna, arrivava fino all'isola di Nueva Tabarca, nel sud della Comunità Valenciana, davanti alle coste di Elche e Alicante. Era la Rotta del Corallo», ci spiega Corrado. «Carlos, lo chef, è proprio di Elche, ed è per questo che abbiamo optato per il nome Tabarca, come punto d’unione fra le nostre città».
Una sezione molto importante del menù di Tabarca Cucina Iberica, che si trova in piazza Bandiera 27r a Genova, è quella nominata Compartir es vivir (condividere è vivere), tutta dedicata al tapeo, cioè lo stuzzicare in compagnia, un modo più conviviale e tipicamente spagnolo di concepire il pasto: «In mezzo al tavolo lasciamo le varie tapas, ad esempio le
croquetas, il pulpo a la Gallega e la tortilla, così che i commensali possano provare un po’ di tutto».
Immancabili i salumi iberici, direttamente dall'Extremadura come il Jamón Ibérico (il famoso Patanegra) e i salumi di mare di Barbate, preparati con tonno e bottarga. Inoltre il menù comprende anche le albóndigas (tipiche polpette) e il Cachopo, molto simile ad un enorme cordon bleu artigianale ma a base di scamone, jamón e formaggio: «Uno intero arriva a pesare anche più di un chilo!», spiega Corrado.
La lista dei vini è rigorosamente hecha en España, con etichette di tintos (rossi) e bianchi. Qui si possono sorseggiare famose denominazioni di origine come le DOP di Alicante, Rioja, Ribera del Duero e Rìas Baixas. Per quanto riguarda le birre, non poteva mancare la cerveza San Miguel fondata nel 1890 ed una selezione di Alhambra.
Tabarca Cucina Iberica è aperto dal lunedì al sabato a pranzo dalle 12 alle 15 e per aperitivo o cena dalle 18. Fino al giovedì il ristorante chiude a mezzanotte, venerdì e sabato invece alle due di notte, per bere qualcosa accompagnati da musica latina in una location piccola ma suggestiva. «La cucina da noi è aperta fino a tarda notte, proprio come nella tradizione spagnola», conclude Corrado. Il giorno di chiusura è la domenica.