Gabriele Piterà e l'arte della liuteria: «A Sampierdarena costruisco chitarre e il sogno di un brand tutto mio»

Genova, 23/02/2024.

Il mestiere di liutaio non è certo uno dei più comuni che si possono trovare, esercitarlo a Sampierdarena aggiunge un tocco in più di originalità e particolarità al tutto: «Ho deciso di aprire in questa zona la mia attività perchè mi sono trasferito in questo quartiere da piccolo, quindi si può dire che io ci sia cresciuto. Inoltre qui ci sono tantissime scuole di musica e parecchi musicisti che ci abitano. I liutai a Genova si trovano quasi tutti nel centro storico di Genova, un luogo sicuramente più turistico e comodo da ragigungere, ma anche qui ci possono essere buone opportunità di crescita»,  comincia così il nostro incontro con Gabriele Piterà di Clima, giovane liutaio che ha aperto in via Vincenzo Gioberti 64 r la sua attività.

Siamo qui a Sampierdarena, alla Liuteria Piterà, alla scoperta di un mondo antico, un'arte che affonda le sue radici in epoca barocca, di cui ancora oggi fa parte un numero relativamente ristretto di artigiani/artisti, proprio come Gabriele. Ma chi è il liutaio? È chi costruisce e ripara strumenti musicali a corda, ad arco e a pizzico. «Io personalmente sono specializzato in strumenti a pizzico tra cui chitarre, mandolini e tutti gli strumenti che ne derivano».

La formazione di Gabriele è solidissima, basti pensare che proviene dalla Scuola Internazionale di Liuteria Antonio Stradivari di Cremona, che si potrebbe definire la Oxford University della liuteria: «Ho iniziato a suonare la chitarra e già da subito ho incominciato a sistemare, montare e smontare, quando avevo qualche dubbio mi rivolgevo ai liutai in cerca di consigli, insomma ho sempre sempre voluto capire come si faceva. È stato mio padre a suggerirmi l'istituto di Cremona e da lì è iniziato tutto!»

Attualmente Gabriele sta lavorando ad una chitarra ad 8 corde fanned multiscala. Non proprio un argomento facilissimo, per chi non mastica la lingua dei musicisti: «È semplicemente una chitarra con una tastiera raggiera, che migliora l'intonazione e con una forma molto confortevole per la posizione delle mani».

Mentre ci racconta la sua arte sistema una viola d'amore: «Si chiama così perchè le sue corde, vibrando, danno l'idea che in realtà ci siano due strumenti che suonano in coppia, invece che uno solo».

«Il mio sogno è quello di avere un brand tutto mio», continua Gabriele, mentre nel frattempo si sposta e prende una sua chitarra. E con sua si intende proprio da lui ideata: «È un prototipo di cui ho ideato la forma, vorrei che diventasse una chitarra Piterà, so che è un grande progetto, ma sto lavorando perchè si realizzi».

Un sogno che parte della periferia, da un quartiere, quello di Sampierdarena, che non è solo degrado, ma che vuole anche essere fucina di idee e di opportunità.

Di Paola Popa

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