Alla scoperta della ex Cava dei Camaldoli: a Genova un trekking dall'aspetto lunare tra i forti Richelieu e Monteratti

Si può arrivare qui abbastanza facilmente, sia con i mezzi pubblici, sia in macchina. Se si prende il bus basta scendere al capolinea del 67, direzione da Piazza Giusti verso Camaldoli, se si opta per la macchina è necessario impostare Google Maps in corrispondenza dell'Istituto Piccolo Cottolengo Di Don Orione (si consiglia di parcheggiare poco prima o nelle immediate vicinanze).

A questo punto si oltrepassa la catena a destra del Cottolengo Don Orione e si prosegue sempre dritti su di un sentiero ampio e comodo. Prima di arrivare alla ex Cava, poco dopo l'imbocco del sentiero, è possibile fare una piccola deviazione verso destra, per visitare Forte Richelieu. Purtroppo, come la maggior parte delle fortificazioni alle spalle della città di Genova, lo stato di abbandono è tristemente evidente, anche se, essendo vietato l'accesso al pubblico alla parte interna, il forte e il suo ponte levatoio sono piuttosto ben conservati, inoltre da qui la vista sulla città è incantevole. L'unica nota dolente è la grande antenna che svetta a pochi centimentri dalla facciata della fortificazione ma, tutto sommato, aggiunge al paesaggio un tocco industrial che non stona. Il forte si trova sulla collina di Camaldoli, è stato costruito tra il 1747 e il 1809, è intitolato al maresciallo omonimo e nella metà del diciottesimo secolo fungeva da baluardo nel periodo in cui Genova era minacciata dagli austro-piemontesi, belligeranti con Francia e Spagna e interessati agli sbocchi liguri sul mare.

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