Alla scoperta della ex Cava dei Camaldoli: a Genova un trekking dall'aspetto lunare tra i forti Richelieu e Monteratti

Per raggiungere la ex Cava, da qui, è meglio tornare indietro verso il sentiero principale, comodo e praticamente privo di difficoltà o esposizioni. Nel caso si volesse costeggiare Forte Richelieu, lasciandolo alla propria destra, si percorrerebbe un tratto molto affascinante, disseminato di batterie risalenti alla Seconda Guerra Mondiale, ma sarebbe comunque necessario tornare sul sentiero principale, questa volta in maniera però non troppo agevole, quindi meglio scendere nuovamente e raggiungere la Cava senza troppe deviazioni.

Dopo circa un quarto d'ora di cammino ecco la ex Cava, con il suo fascino lunare. Se si capita da queste parti in una giornata di meteo variabile i giochi di luce sono veramente affascinanti, soprattuto se il grande lago, in realtà un grosso avvallamento del terreno che normalmente è secco, si riempie di acqua piovana. A sinistra del lago sono visibili ancora strutture di servizio in cemento, oggi ricoperte di graffiti, a destra un grande arco nella roccia. Se lo si attraversa non si giunge su nessun sentiero secondario, ma è il luogo perfetto per degli scatti fotografici. Di fronte al lago, invece, si staglia una grossa parete, che spesso viene utilizzata come palestra di roccia, mentre tutto attorno è possibile incontrare ciclisti impegnati in acrobazione. Insomma, ce n'è per tutti i gusti!

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