Venerdì 8 marzo 2024, Giornata Internazionale della Donna, è anche una giornata di sciopero nazionale generale, oltre che di cortei e manifestazioni per i diritti delle donne. A Genova è in programma il corteo organizzato da Non Una di Meno, che sfila per le strade della città. Appuntamento con lo sciopero transfemminista a Genova alle ore 18 in piazza Caricamento.
Comunicato di Non Una di Meno
Per l'ottavo anno l’8 marzo sarà sciopero transfemminista. Dopo un 25 novembre potentissimo con più di mezzo milione di persone in piazza, l’8 marzo scioperiamo contro la violenza patriarcale in tutte le sue forme.
Scioperiamo dal lavoro dentro e fuori casa, contro il carovita e i contratti indecenti, perché la lotta alla violenza patriarcale è lotta per l’autonomia, per il salario minimo e per il reddito di autodeterminazione, per un welfare universale, inclusivo e garantito, perché la cura non sia carico esclusivo del nostro lavoro gratuito o mal pagato, non sia più motivo di sfruttamento e violenza.
Scioperiamo contro la guerra che uccide e impegna tutte le risorse nel riarmo, ci rende più poverə e cancella diritti e libertà. Scioperiamo per la Palestina libera, per un immediato cessate il fuoco contro il genocidio in atto.
Scioperiamo contro un governo che criminalizza la nostra libertà e ogni forma di dissenso. Contro la volontà di militarizzare la società, rendendo più forte la violenza patriarcale.
Scioperiamo perché ci vogliamo vivə e liberə nelle strade, nelle case, sui posti di lavoro, attraverso i confini, per organizzare insieme la nostra rabbia, i nostri bisogni e desideri.
Lo sciopero sarà di tutta la giornata. Ci saranno azioni diverse di avvicinamento e durante la giornata dell’8M per confluire tuttə in corteo alle 18, piazza Caricamento, Genova.
L'8M SCIOPERIAMO INSIEME CONTRO LA VIOLENZA PATRIARCALE.
La mobilitazione dell'8 marzo 2024 è stata indetta da numerose sigle sindacali italiane, e aderiscono la Flc CGIL, Slai Cobas, Adl Cobas, Cobas Usb, Cobas Sub, Osp Faisa Cisal, Usi Cit, Clap, Si Cobas, Cub Trasporti, Uitrasporti, Usi 1912 e Uiltec Uil. Diversi dunque i settori coinvolti nella protesta e nell’astensione, dalla scuola alla sanità passando per università, ricerca e formazione professionale.