Contenuto in collaborazione con Palazzo della Meridiana
Genova, 12/02/2019.
Cinque sale, un'unica opera del Caravaggio. È l'Ecce Homo a fare da fil rouge alla mostra Caravaggio e i Genovesi - Committenti, collezionisti, pittori, in scena a Palazzo della Meridiana di Genova per cinque mesi, da giovedì 14 febbraio a lunedì 24 giugno 2019. Attorno all'opera del maestro della luce, una trentina di dipinti, selezionati tra collezioni pubbliche cittadine non visibili al pubblico e collezioni private, raccontano quei pittori genovesi del Seicento che in almeno un momento della loro carriera dimostrarono una forte adesione al nuovo lessico carvaggesco.
«La mostra è incentrata sull'unico Caravaggio a noi noto in Liguria. Sul prestito dell'Ecce Homo da Palazzo Bianco di Genova ho pensato di costruire questa mostra. Si tratta di un dialogo di opere di artisti genovesi con il capolavoro di Caravaggio e la sua arte - spiega Anna Orlando, la curatrice della mostra dedicata soprattutto all'influenza del genio della luce sugli artisti genovesi - Lo stile di Caravaggio arriva in Liguria non solo perchè è lui stesso a passarci in fuga da Roma nel 1605, rimanendo nel capoluogo ligure per circa 3 settimane, ma anche perchè la novità della sua arte giunge attraverso dipinti collezionati dai genovesi e attraverso alcune copie».
Il percorso della mostra si snoda attraverso 5 sale, racconta Anna Orlando: «La mostra inizia con un capolavoro di Luca Cambiaso, il caposcuola della pittura genovese, che una generazione prima di Caravaggio sperimentò gli effetti della luce artificiale. Attraverso questo primo dialogo si apre una carrellata di una trentina di opere che illustrano il caravaggismo dei genovesi: da Domenico Fiasella, forse l'unico artista genovese ad avere incontrato davvero Caravaggio a Roma, passando da Gioacchino Assereto, da Orazio De Ferrari, fino a Bernardo Strozzi e qualche altra comparsa con pittori meno noti al pubblico».
La mostra alla Meridiana sarà poi ricca di curiosità: «Di inaspettato ci sono sicuramente le opere dell'ultima sala, ovvero Ultimi Bagliori: la sala contiene opere di artisti che vivono quasi cent'anni dopo Caravaggio e che ancora recuperano il suo stile. Troverete in chiusura un capolavoro di Bartolomeo Guidobono, un pittore che possiamo ormai definire Roccocò. Ma la grande novità è quella di poter finalmente affermare la piena autografia dell'Ecce Homo. Alcuni studiasi infatti pensano ancora che l'opera non sia di Caravaggio: io sono convinta del contrario e cerco di dimostrarlo in questa mostra».
Nella sala centrale della mostra, Il Teatro della Luce, e nell'ultima, intitolata Ultimi Bagliori, trovano spazio le opere di Domenico Fiasella, Luciano Borzone, Bernardo Strozzi, Gioacchino Assereto e Orazio De Ferrari. Intorno all'Ecce Homo di Caravaggio viene costruita l'intera seconda sala, dal titolo Maestri a confronto: una decina di dipinti entrano in dialogo, con uno spettacoloare gioco di rimandi, tra luci e ombre. Una sala, dal titolo Fari sul vero, è dedicata al tema della natura morta, con opere di Bernardo Strozzi e Giacomo Legi. Accanto ad alcune opere di figura dove sfilano splendide Eroine dal vero. Alla sala introduttiva spetta invece il compito di mostrare al visitatore, attraverso pannelli didattici illustrati, alcune incisioni ed un video prodotto appositamente per la mostra.
La mostra su Caravaggio al Palazzo della Meridiana di Genova è aperta da martedì a venerdì dalle ore 12 alle 19, sabato domenica e festivi dalle 11 alle 19 (chiusa il lunedì). Biglietti della mostra a 10 euro (intero), 8 euro (ridotto) e 4 euro (per le scuole).
«L'Ecce Homo uscirà per un periodo dalla sua sede di Palazzo Bianco per diventare il perno di una grande mostra - spiega Barbara Grosso, assessore alla cultura del Comune di Genova - Un progetto che sottolinea nuovamente la collaborazione tra pubblico e privato, in questo caso tra Comune di Genova e Palazzo della Meridiana, utile per accendere una nuova luce sulla valorizzazione del patrimonio culturale artistico di Genova».