Vineria del Molo: tra le etichette di cantine e cooperative sociali rinasce il centro storico di Genova

I risultati di queste attività si possono toccare con mano, o meglio gustare in un calice di vino, proprio nella vasta scelta di etichette della Vineria del Molo: «Gli esempi sono tanti. Con Stefano abbiamo selezionato una cantina che sostiene attivamente le persone con disabilità, che fanno parte dello staff e dell'organico. Lavorando la terra e grazie al ritrovato contatto con la Natura possono apprendere una professione e a loro volta aiutare la realtà in cui operano a sovvenzionare l'apertura, in questo caso, di un centro per persone in condizioni di salute cosiddette ultra gravi». 

Non è finita qui: «Altre cantine con cui collaboriamo lavorano su terreni confiscati alle organizzazioni di criminalità organizzata, che includono nel loro staff persone che soffrono di condizioni mentali particolari. Grazie al lavoro in vigna si sono evidenziati benefici tali da portare il personale sanitario che le segue a ridurre il carico farmacologico e poi ancora cantine che impiegano ex detenuti ed ex detenute».

Insomma le persone, i loro percorsi di vita e - in alcuni casi - di rinascita, al centro di tutto. E a proposito di rinascita, anche il Sestiere del Molo, la zona in cui si trova la Vineria, è anch'essa al centro di un'importante operazione di rigenerazione urbana, possibile grazie alla presenza di attività che non considerano il lucro come unico obiettivo: «La nostra realtà, come tante altre qui nei dintorni, fa parte di un progetto più grande. Facciamo infatti tutti parte del Ce.Sto, un contenitore che comprende al suo interno attività commerciali, ma anche educative, creative e culturali, con lo scopo di valorizzare il potenziale di persone e luoghi, proprio come il centro storico».

La Fioristeria del Molo, vicina di bottega della Vineria, la Falegnameria sociale in stradone sant'Agostino, Momart, spazio in vico san Bernanrdo in cui arte e laboratori per bambini e famiglie si incontrano, sono solo alcune delle realtà coinvolte in questa porzione di centro storico, per renderlo un luogo più vivo e per cancellare finalmente lo stigma che vede i caruggi come anfratti bui e pericolosi: «Un territorio più curato e più vivo diventa automaticamente più sicuro», afferma infatti Patrizia.

Ma quali sono le attività quotidiane che si svolgono nel Sestiere del Molo? Ogni giorno piazza san Donato diventa un vero e proprio salotto outdoor, sfruttando la sua naturale chiusura (solo urbanistica e architettotica!): «La Falegnameria sociale ha fabbricato comode sedie in legno, con cui arrediamo questa piazza mobile in cui tutti possono fermarsi a riposare dopo aver fatto la spesa, oppure a fare semplicemente due chiacchiere o ancora a sistemarsi per scattare qualche foto alla chiesa di san Donato».

Presso la vicinissima e colorata Fioristeria del Molo sono allestiti inoltre spazi comuni in cui si tengono presentazioni di libri, dove è possibile usufruire di un servizio di wifi gratuito per chi bisogno di una sessione di smart working e magari anche di fermarsi per consumare la proprio pausa pranzo in tranquillità, godendo della bellezza dei fiori che rendono ancora più bella la piccola piazza.

Questa visione di sussidiarietà continua ovviamente anche in Vineria, dove è allestito un corner dedicato alla divulgazione delle attività di Udi, l'Unione Donne in Italia, l'associazione che dal lontano 1945 è impegnata nella tutela delle donne nel nostro Paese: «Nella vetrietta che abbiamo allestito ci sono T-Shirt, pubblicazioni e materiale informativo per sostenere e conoscere questa importante realtà».

Non finisce qui, perchè all'interno della Vineria del Molo c'è anche un pit stop ufficiale di Unicef riservato alle mamme che possono trovare qui un luogo tranquillo e confortevole dove poter allattare o cambiare i più piccoli e le più piccole, con tanto di fasciatoio, cuscino e salviette. Non manca lo scalda biberon, a disposizione di mamme e papà che lo necessitano.

Ma torniamo a parlare di vino, nella cantina Yanua, uno scrigno fresco e nascosto, illuminato solo da tenue luci all'interno della bottega dove sono custodite alcune bottiglie del produttore di riferimento della Vineria, Andrea Bruzzone: «Qui sta riposando il metodo classico di Bianchetta e Vermentino».

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