Genova, 11/03/2019.
Il progetto Paganini Rockstar, mostra appena conclusa a Palazzo Ducale, chiude con 45.454 presenze. Il progetto espositivo Paganini Rockstar, dedicato al grande musicista genovese, ha chiuso i battenti domenica 10 marzo. Una mostra non per tutti, che ha portato la musica a Palazzo Ducale. «Un progetto coraggioso e un grande regalo a Genova». Così il nuovo direttore artistico del Ducale Serena Bertolucci ha commentato la mostra e l'intero progetto. Sono andati in scena molti eventi collaterali: incontri, concerti e visite guidate. Ecco tutti i numeri intorno a Paganini Rockstar:
Dai dati della customer satisfaction dei visitatori
singoli è risultato che:
La mostra ha interessato quasi indistintamente ogni fascia di età: il 19,4% dei visitatori ha un’età inferiore ai 25 anni; il 26,9% un’età compresa tra i 26 e i 45; il 30,2% tra i 46 e 60 anni; il 19,6% oltre i 60 anni. Tra i personaggi che hanno visitato Paganini Rockstar ci sono Salvatore Accardo, Morgan, Neri Marcorè, Adriano Panatta, Cesare Prandelli, Stefano Accorsi, Ara Malikian, Daniel Libeskind, Martin Chalfie.
Il confronto ideale e non scontato che ha accostato alla figura
del violinista del Diavolo uno dei più grandi
solisti del rock, Jimi Hendrix , voluto dal
principale curatore, Roberto Grisley (recentemente
scomparso), ha messo in luce attraverso un’analisi approfondita
delle tecniche, della costruzione del personaggio mito, delle
vicende pubbliche e private e non ultimo del rapporto con il
pubblico, le caratteristiche che oggi ci fanno accomunare due
grandi musicisti così lontani nel
tempo.
Entrambi miti, entrambi estremi, entrambi unici E’ stato un progetto coraggioso e innovativo, che attraverso un percorso multimediale caratterizzato dalle testimonianze video di Salvatore Accardo, Morgan, Gianna Nannini, Roberto Bolle e Ivano Fossati, ha presentato anche documenti e rari spartiti autografi di Paganini, oggetti e infine il famoso Guarneri del Gesù, l’amato violino “Cannone” a confronto con un frammento della chitarra di Hendrix nella cornice splendida e affrescata della Cappella dogale, un tempo anche Cappella musicale. Un modo emozionale e per niente facile di mettere in scena un bene immateriale:
Numerosi i laboratori per bambini e ragazzi, le iniziative collaterali e le visite guidate. In particolare il SoundLab ha permesso soprattutto ai giovani di sperimentare materialmente la musica con la possibilità di suonare la chitarra elettrica e di comporre un proprio brano. Il laboratorio del liutaio ricostruito e i 4 appuntamenti in mostra con il maestro liutaio Alberto Giordano hanno avvicinato il pubblico a un’arte antica e poco conosciuta come quella della costruzione del violino, della sua conservazione e della tecnica.