Genova, 24/04/2024.
Per non dimenticare. Giovedì 25 aprile 2024, il Comune di Genova celebra il 79° Anniversario della Liberazione. Anche quest'anno, le celebrazioni si aprono alle ore 8 nel cimitero monumentale di Staglieno con la formazione di un corteo e la deposizione di corone al campo israelitico, ai monumenti dedicati agli internati e ai deportati nei lager nazisti, al sacrario Trento e Trieste e, alle 8.50, al campo dei Caduti Partigiani dove è celebrata una Santa Messa in suffragio.
Le commemorazioni proseguono alle 10 con un raduno in piazza della Vittoria (lato via Cadorna) da dove, alle ore 10.15, un corteo accompagnato da esecuzioni della Filarmonica Sestrese parte per raggiungere, alle 10.30, il ponte Monumentale dove sono deposte corone al sacrario dei Caduti Partigiani e si tiene la lettura della motivazione della Medaglia d'Oro al Valor Militare alla Città di Genova e dell'Atto di Resa delle truppe tedesche. Il corteo del 25 Aprile arriva poi in largo Pertini per deporre altre corone e infine raggiunge piazza Matteotti dove, alle 11.15, il sindaco di Genova Marco Bucci e il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti portano i loro saluti. L'orazione commemorativa è tenuta da Sergio Cofferati. Gli interventi istituzionali e l'orazione commemorativa da Matteotti sono trasmessi in diretta streaming sulla pagina Facebook Comune di Genova - Genoa Municipality. Inoltre, sono previste tante altre deposizioni di corone in centro città consultabili sulla pagina facebook Anpi Genova.
Come lo scorso anno, il Comune di Genova ha attivato un servizio navetta dal cimitero di Staglieno a piazza della Vittoria, messo a disposizione da Amt Genova, per consentire lo spostamento nei tempi opportuni a chi vuole partecipare all’intero programma delle celebrazioni. Inoltre, sono molti i musei aperti a Genova il 25 aprile, per una passeggiata in città all'insegna della cultura.
Con l'organizzazione de La Piuma Onlus, Anpi Genova dà appuntamento il 25 aprile al Forte Tenaglie - in via al Forte Tenaglia 24, sulle alture di Sampierdarena -, dove interviene Massimo Bisca, presidente provinciale. Alle 14.30 apertura cancelli, mentre alle 15 inizia la visita del Forte nella sua parte in superficie. Alle 15.45 è previsto l'intervento dell'Anpi. Al termine, merenda per tutti. Non è necessaria alcuna prenotazione, e sono gradite donazioni libere per l'ingresso al Forte.
Inoltre, giovedì 25 aprile, apertura straordinaria dalle 9 alle 19 dell'Istituto Mazziniano-Museo del Risorgimento con ingresso gratuito. Per ricordare l'Anniversario della Liberazione, il Museo espone l'originale Atto di Resa delle truppe tedesche, firmato a Genova il 25 aprile 1945. Sono previste due visite guidate alle 11 e alle 15, con prenotazione obbligatoria: tel 010-5576431 o via e-mail museorisorgimento@comune.genova.it.
Momento di commemorazione anche sulle alture genovesi con Porta un tricolore in Antola, la manifestazione che raduna coloro che amano l’Appennino e vogliono celebrare l’Anniversario della Liberazione con un'escursione, piena di significato, su una delle montagne simbolo della Resistenza, lungo i sentieri calcati 79 anni fa dai Partigiani e dalle popolazioni delle valli Scrivia, Trebbia e Borbera che li aiutarono nella lotta contro i nazifascisti al prezzo di grandi sacrifici. Si arriva sul Monte Antola, per un momento commemorativo e di convivialità. Festa del 25 Aprile anche ai Giardini Luzzati con Vinicio Capossela - evento sold out -. Celebrazione anche al Teatro Duse, dove Benedetta Tobagi porta in scena La resistenza delle donne insieme ad Anna Bonaiuto e alla musicista Giulia Bertasi per un racconto-testimonianza.
79° Anniversario della Liberazione - Comitato permanente della Resistenza
''Senza memoria non c'è futuro''. Nella notte tra il 23 e il 24 aprile 1945, il Comitato di Liberazione Nazionale della Liguria e il Comando Militare Regionale, riuniti congiuntamente, decisero l'inizio dell'insurrezione. Le operazioni militari per la liberazione della città iniziarono la mattina successiva e il CLN regionale assunse di fatto le funzioni di governo. Onde evitare un bagno di sangue furono contemporaneamente avviate trattative tra il comando tedesco della piazza di Genova e i vertici locali della Resistenza, e nella sera del 25 aprile, presso Villa Migone, il generale Meinhold firmò l’atto di resa. Si tratta dell’unico caso europeo in cui un corpo di armata tedesco si sia arreso a formazioni partigiane.
Quando due giorni dopo arrivarono a Genova, le truppe alleate trovarono la città non solo già liberata, ma anche in condizioni di vita quasi normali, con i tram che circolavano e le case illuminate. L'insurrezione di Genova venne giustamente definita ''insurrezione modello'', ma alto era stato comunque il prezzo pagato dai patrioti genovesi, con 300 morti e 3000 feriti.