Genova, 31/03/2019.
Com'è la qualità dell'aria a Genova? È l’incrocio tra corso Europa e via Timavo tra la zone della città dove l’inquinamento atmosferico è più alto per lo smog prodotto dalle auto: alle 18.08 del 4 febbraio scorso, attraverso una centralina mobile, i volontari di Legambiente hanno registrato un “picco” orario di Pm10 di 55 microgrammi per metro cubo (il limite di legge rispetto alla media annuale è di 40 mg per metro cubo).
Le rilevazioni sono state comunicate durante la tappa del Treno Verde a Genova Principe, campagna di Legambiente e del gruppo Fs, in sosta nella Superba fino a giovedì 28 marzo. Questo monitoraggio della qualità dell'aria si pone l'obiettivo di scattare una fotografia dell'inquinamento atmosferico presente nell'area monitorata, facendo particolare attenzione ai picchi di polveri sottili registrati.
Il 4 e 5 febbraio 2019, i volontari di Legambiente hanno effettuato misurazioni della durata di un’ora dei livelli di polveri sottili (Pm10) in 7 punti sensibili della Superba, scelti in base alle segnalazioni dei cittadini e dei circoli di Legambiente. Il monitoraggio è stato realizzato grazie al progetto di Citizen Science di Legambiente Volontari per Natura.
I valori registrati di polveri sottili (Pm10) a Genova oscillano tra 8,35 e 29,77 µg/mc (come media oraria). I punti monitorati sono stati la stazione Cornigliano (media oraria di 11,48 µg/mc), Bolzaneto (13,63 µg/mc), via Timavo (23,87 µg/mc), via Caprera (21,78 µg/mc), Corso Sardegna (25,78 µg/mc), largo della Zecca (28,68 µg/mc) e via Milano (29,77 µg/mc).
Tutti i valori medi non destano preoccupazione, ma colpiscono particolarmente picchi registrati durante l’ora di monitoraggio in alcuni punti. Il picco più elevato si è registrato presso via Timavo, dove alle 18.08 si è raggiunto il valore di 55 µg/mc. In Corso Sardegna il picco più elevato si è riscontrato alle 8.23 con 47 µg/mc, mentre nei pressi di via Caprera il valore massimo registrato è stato di 42 µg/mc alle ore 19.30. Nei pressi di Largo della Zecca e vicino la stazione di Cornigliano, invece, il valore più elevato si è registrato rispettivamente alle ore 9.44 e alle 8.28 con 38 µg/mc. Nell'insieme, questi numeri sottolineano come, nell'arco della giornata, i cittadini possono respirare ripetutamente ed inconsapevolmente aria inquinata, anche se solamente per pochi minuti.
L’obiettivo del Treno Verde è sensibilizzare la cittadinanza e valutare l'esposizione all’inquinamento atmosferico, spesso inconsapevole, a cui i cittadini sono sottoposti quotidianamente. In questi punti sono state fatte misurazioni della durata di un’ora delle polveri sottili con l’obiettivo di scattare una fotografia dell’inquinamento atmosferico presente nell’area monitorata, facendo particolare attenzione ai picchi di polveri sottili registrati. Traffico, ingorghi, soste selvagge, orari da bollino rosso e altre fonti di emissioni, sono spesso queste le condizioni in cui ogni giorno i cittadini si devono muovere tra mille problemi ma che ormai non sono più sostenibili.
«I dati sulle polveri sottili monitorate confermano le preoccupazioni per la salute dei cittadini e la necessità di intervenire urgentemente sui principali fattori di emissioni inquinanti che riguardano il porto, il traffico e il riscaldamento e raffrescamento domestico - dice Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria - È necessario attuare quanto definito nel piano di azione per il miglioramento della qualità dell'aria della Regione, che il Comune dovrà applicare, anche per uscire dalla procedura d'infrazione europea che interessa la nostra città per gli ossidi di azoto. Chiediamo, inoltre, che Arpal avvii i monitoraggi nelle zone più delicate che abbiamo individuato, in particolare per Lungomare Canepa».
«Anche a Genova i dati di Treno Verde dimostrano che la situazione dell'inquinamento atmosferico è preoccupante e va affrontata in maniera decisa a livello locale e nazionale, a partire dalle politiche per la mobilità - racconta Davide Sabbadin, portavoce del Treno Verde - L'accoglienza positiva e la curiosità che i genovesi hanno riservato alle nuove forme di mobilità elettrica presenti a bordo hanno ribadito che è maturo il tempo per una svolta sostenibile delle politiche del trasporto: gli spostamenti a zero emissioni locali a Genova superano già oggi il 40%. Un dato da cui partire per arrivare al 2030 con una città e una regione dove si respira aria di futuro».